Quando sulle spalle porti il pesante fardello della sofferenza che, spesso, conduce nel tuo piccolo mondo, isolata dagli altri, da chi quel fardello non lo comprende, devi trovare una via d’uscita e permettere al tuo cuore di trovare ancora “calore e un abbraccio d’amore”. E’ ciò che ha fatto Laura Pellegrini mettendo a nudo la propria anima nell’opera “La solitudine del cuore”, pubblicata nella collana “I Diamanti” dell’Aletti editore, in parte la continuazione del suo primo libro “Il silenzio delle parole”.
E anche il titolo è pregno di questa sofferenza. «E’ legato alle mancanze affettive che ho vissuto sin da bambina – spiega l’autrice di origine romana, insegnante di sostegno che attualmente vive a Belluno – e che hanno continuato a persistere durante il mio percorso di vita. Gli argomenti ricorrenti sono dettati da episodi di delusione, sconforto e sofferenza».
La scrittura diventa, così, un modo per alleggerire l’animo, quando il dolore pietrifica. Una scrittura d’impulso a cui, però, segue un attento lavoro di revisione. E su questo aspetto si sofferma anche Hafez Haidar nella sua Prefazione. «La poesia è un balsamo del cuore e dell’anima, una sorgente di luce, fascino e bellezza, un crogiolo di sentimenti, emozioni e passioni; è un atto d’amore, un dono ancestrale, un fiore che sboccia con la musica, la gioia e le lacrime. I versi nascono dai sentimenti, infiammano la nostra anima, accendono sogni, brame e nostalgie».
Nella raccolta di liriche tutto è pregno di realtà e stati d’animo, espresso con un linguaggio chiaro e diretto. Le poesie sono scritte in versi sciolti, proprio come un flusso di emozioni che scorrono nel cuore e nella mente, anche se, comunque, sono presenti figure retoriche. Un tema centrale è quello dell’amicizia, inteso come dono, valore, comprensione reciproca, e mai come possesso o qualcosa che snatura. «Gli affetti nella vita sono fondamentali. Se si viene deprivati dell’affetto e dell’amore – afferma la poetessa – nello sviluppo psichico e caratteriale si creeranno dei problemi seri. Bisogna sentirsi amati e amare per combattere la solitudine e le difficoltà della vita».
Ed è proprio questo che l’autrice vuole trasmettere al lettore con i suoi versi. «Scrivo di me e della mia vita: passato e presente. Comunico emozioni, sensazioni, paure, fragilità… che sono presenti nell’intimo, che hanno fatto e fanno male al mio vivere. La poesia – racconta l’autrice – mi ha aiutato a liberare la sfera emozionale e sentimentale “chiusa” in me e che non riuscivo ad esprimere. “Camminare per trovare la mia strada, vedere il sole e il mare, per non sentirmi più ULTIMA“. Ma non ha eliminato il mio sentire… devo, ancora, continuare il mio viaggio per trovare il giusto cammino».
Federica Grisolia