PRATO – Gli Arditi, un nome che suscita entusiasmi e simpatie nell’immaginario popolare. Se ne parlerà mercoledì 21 settembre, alle ore 17, presso la Biblioteca Roncioniana, in occasione della presentazione del volume che lo storico militare Niccolò Lucarelli ha dedicato a questo corpo speciale, nato nel 1916 da un’intuizione del Maggiore Bassi, e che portò sensibili miglioramenti alla condotta della guerra italiana, tanto che la battaglia della Bainsizza fu vinta anche grazie al loro apporto. E si trattò della vittoria più importante sul fronte dell’Intesa in tutto il 1917. Superata dal Regio Esercito la disfatta di Caporetto, anche gli Arditi tornarono pienamente operativi, affiancando la fanteria nelle battaglie del Solstizio e di Vittorio Veneto nel 1918. Arditi! (Delta Editrice), traccia quindi la storia delle truppe speciali italiane negli anni della Grande Guerra, documentando anche l’impegno sui fronti francese e albanese.
Lo studio di Lucarelli prosegue però anche nella Seconda Guerra Mondiale, perché anche Mussolini volle le sue truppe speciali, per le quali investì parecchie risorse, salvo farlo in un momento in cui le sorti del conflitto erano ormai quasi del tutto compromesse: i nuovi reparti d’assalto furono infatti costituiti nel maggio del ’42, e impiegati in Nordafrica e in Sicilia. Con l’Armistizio dell’8 settembre, anche gli Arditi si divisero fra coloro che si arruolarono sotto il Regno del Sud, e coloro che preferirono mantenere fedeltà alla Repubblica Sociale, combattendo sia in Italia sia, con i tedeschi, in Ucraina e in Francia. Pagine ancora non troppo note, e che si inseriscono nel quadro tragico e controverso della guerra civile italiana, con il Paese spaccato a metà e occupato dall’esercito tedesco.
Per gli Arditi si trattò di una situazione ancora più paradossale, e a mortificare il profondo senso dell’onore che li contraddistingueva non fu tanto la ritirata in Africa prima e in Sicilia poi, quanto, appunto, l’Armistizio e il modo in cui vi si giunse: ai loro occhi si trattava di un tradimento che ledeva l’onore militare dell’Italia, e in quest’ottica si può forse comprendere la scelta di molti di loro di continuare a combattere al fianco dei tedeschi. Sapevano di scegliere una posizione scomoda, che la storia avrebbe poi condannato, ma non può essere messo in discussione il loro valore di soldati. Con altrettanto coraggio e altrettanta rispettabilità hanno combattuto quegli Arditi che decisero di unirsi agli Alleati, per costruire una nuova Italia libera dal nazifascismo.
Il volume di Lucarelli è arricchito da un apparato di oltre 120 immagini d’epoca, che accompagnano la narrazione dei fatti storici. Alla presentazione, moderata dalla Professoressa Chiara Recchia (presidente dell’associazione culturale Il Castello), interverrà anche il Professor Luciano Bozzo dell’Università di Firenze,.
L’evento inaugura la stagione della Biblioteca Roncioniana, che proseguirà poi con gli appuntamenti della rassegna Un autunno da sfogliare, ed è fruibile anche in diretta streaming al link https://meet.jit.si/PresentazioneinBibliotecaRoncioniana.