La storia degli Aura Christian Music tra Spiritualità e Pop-Rock

Gli Aura Christian Music sono una band che ha scelto di esprimere la propria fede attraverso la musica pop-rock, portando un messaggio di spiritualità e speranza a un pubblico giovane e moderno. Con il singolo “Un salto verso il cielo”, ispirato alla vita di Chiara Corbella, il gruppo racconta una storia di fede profonda e coraggiosa, che tocca i temi dell’amore, della bellezza e della sofferenza. La loro musica, con sonorità attuali e testi di ispirazione cristiana, nasce dal desiderio di coniugare la propria esperienza spirituale con un linguaggio musicale più vicino ai gusti delle nuove generazioni.

Qual è stato il percorso spirituale che ha portato alla creazione della band e come si intreccia con la vostra vita musicale?
Spinto dalla fede e dalla passione per la musica, ognuno di noi ha iniziato il proprio percorso in chiesa. Ci siamo incontrati, chi prima, chi in un secondo momento, nelle diverse parrocchie di appartenenza dove ciascun componente della band prestava, e presta servizio, nell’animazione della liturgia.

Come riuscite a coniugare l’aspetto spirituale con l’arte e la musica pop-rock, un genere considerato spesso distante dalla fede?
In alcuni di noi è nata l’idea di portare fuori dalle chiese la musica cristiana, con un genere musicale più attuale e non propriamente liturgico ma con testi di ispirazione cristiana. Possiamo dire che è stata una naturale evoluzione di quello che già facevamo.

Quali messaggi sperate che i giovani possano cogliere attraverso i vostri brani, in un mondo spesso frenetico e disconnesso dalla spiritualità.
Un messaggio di fede attualizzato ai nostri giorni che possa essere da stimolo di riflessione sui veri valori della vita, accompagnato da un linguaggio musicale più vicino ai gusti delle nuove generazioni. “Chiamatemi Carlo” ne è un esempio.

“Un salto verso il cielo” è un brano ispirato alla vita di Chiara Corbella. Qual è stato l’aspetto della sua storia che vi ha toccato di più e come lo avete tradotto in musica?
La bellezza di Chiara, fisica e nel suo valore più alto come riflesso dell’amore di Dio. La grande fede che l’ha portata ad affrontare con disarmante serenità le difficoltà della vita. Nel brano si alternano momenti musicali più dolci e rilassati a momenti in cui il ritmo e le sonorità diventano più incalzanti. Questo a sottolineare i due aspetti della vita di Chiara, la bellezza la dolcezza l’amore ma anche la sofferenza e le difficoltà.

Quali sono i temi che vorreste esplorare nei vostri prossimi lavori? Continuerete a concentrarvi su storie di fede personale o pensate di trattare argomenti più legati alla comunità e alla spiritualità?
Le storie personali di fede sono solo una piccola parentesi del nostro cammino musicale. Stiamo già lavorando ad un nuovo brano “Siamo noi”, ispirato alla parabola “voi siete il sale della terra e la luce del mondo”, con un testo che ci interroga su come siamo e come potremmo, dovremmo essere.

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