La Tempesta Gentile: l’intervista per il singolo “Esplorazione”

La band, nata nel 2021, si propone con un‘essenziale formula a duo, con l’idea di dare una propria rilettura personale del genere chitarristicamente stratificato per eccellenza, lo shoegaze, con i soli utilizzi del basso, supportato dall’effettistica, e della batteria, affiancata da uno strumento denso di risonanze e riverberi come l’handpan.

“Esplorazione” è il singolo d’esordio della band emiliana La Tempesta Gentile pubblicato da Overdub Recordings, disponibile sulle piattaforme digitali dal 16 gennaio 2024 e in rotazione radiofonica da venerdì 19 gennaio, che anticipa l’uscita del primo album “LTG”.

Come è iniziata la vostra avventura nel mondo della musica?

Con il vantaggio di provenire da famiglie dove la musica era di casa, abbiamo iniziato a suonare fin da ragazzini, entrando nelle prime band e facendoci le ossa con i primi concerti.

Quindi abbiamo avuto un percorso comune a tante band, ci siamo fatti le nostre esperienze, siamo cresciuti come musicisti, e ci siamo ritrovati con entusiasmo in questo progetto.

C’è stato un momento decisivo in cui avete detto “questa è la nostra strada”?

Con La Tempesta Gentile siamo all’esordio, ancora non abbiamo fatto nulla, anche se ci piacerebbe farne di strada ovviamente!

Come avete superato le sfide che avete incontrato e cosa avete imparato da esse?

La sfida più importante sicuramente è stata quella di avere lo stesso impatto di una rock band “tradizionale”, partendo dalla nostra particolare formula, a duo.  Nella nostra band infatti accanto alla batteria c’è il solo basso, e per ottenere il muro di suono che volevamo, il suono del basso deve essere sdoppiato in due diversi canali, per suonare contemporaneamente sia da basso che da chitarra.

Questo comporta la necessità di una conoscenza profonda dell’effettistica, e inoltre cambia anche il modo in cui devi suonare il basso, ti trovi ad avere a che fare con arpeggi e accordi, su uno strumento che normalmente si suona nota per nota, e devi saper gestire alla perfezione i due canali di uscita.

Gli arrangiamenti vanno quindi studiati nei minimi particolari per far rendere al meglio allo stesso tempo i suoni di basso e chitarra.

Questa è stata forse la parte più difficile, abbiamo impiegato un po’ per trovare il setup ideale.

Come avete visto evolversi il vostro stile musicale e artistico nel corso degli anni?

Suoniamo da un paio di anni con questa formazione e siamo partiti da subito con coordinate precise, ovvero reinterpretare a modo nostro un certo tipo di sonorità, caratteristiche dei primi anni 90, in particolar modo la scena shoegaze delle origini, ovvero quello che più ci stimola e ci appassiona. Quindi essendo una band così “fresca”, è ancora presto per parlare di evoluzione, anche se sicuramente siamo solo ad una tappa di un percorso musicale in continuo movimento.

Quali consigli dareste a chi sta iniziando la sua carriera artistica?

Di mettere sempre al primo posto il divertimento e la passione in quello che si fa, di passare tante ore in sala prove a suonare insieme e a migliorare come musicisti, di tenersi sempre vivi con nuovi obiettivi, magari alzando pian piano l’asticella.

C’è un messaggio o un’emozione che sperate di trasmettere attraverso questo nuovo singolo?

“Esplorazione” è un viaggio, e la sensazione che abbiamo voluto trasmettere è quella di un viaggio necessario ma non facile, tutt’altro. È fuori dalla nostra comfort-zone, ci sono momenti caotici dove è impossibile trovare una meta o vedere uno spiraglio, squarci di luce, pause improvvise che però si rivelano un’illusione, e si deve ripartire di nuovo. E’ tutto difficile ma allo stesso tempo molto vitale, anche per questo crediamo che ognuno se la possa cucire addosso e darle un proprio significato.

Avete intenzione di esplorare nuovi generi musicali nei vostri prossimi progetti?

Per noi la musica è un bellissimo paesaggio che passa fuori dal finestrino, perchè no?

Articolo precedenteAmore Psiche: intervista per “Umano troppo umano”
Articolo successivoL’artista rivelazione dell’indie italiano Udi torna con “Sushi misto”, una delizia per anima e palato