La Trilogia d¹Autunno 2017 debutta con Cavalleria rusticana

La Trilogia d¹Autunno 2017 debutta con Cavalleria rusticana. Venerdì 17 novembre, alle 20.30, Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni apre la Trilogia d’Autunno 2017 (repliche 21 e 24, sempre alle 20.30), conclusione della XXVIII edizione di Ravenna Festival e maratona lirica del teatro in musica “sull’orlo del Novecento”. Fino al 26 novembre la Trilogia alternerà tre opere, tutte composte a cavallo fra i due secoli, sul palcoscenico del Teatro Alighieri: il trittico si completa, sera dopo sera, con Pagliacci (18, 22, 25 novembre) e Tosca (19, 23, 26). Inoltre Cavalleria e Pagliacci remix apriranno le serate delle opere di Mascagni e Leoncavallo con un racconto originale e inaspettato, frutto dell’incontro fra ragazzi dagli 8 ai 18 anni e opere in grado di catturare l’immaginazione anche delle generazioni più giovani. Nelle performance che precederanno l’opera vera e propria, i due capolavori rivivranno nell’interpretazione di giovani che si affacciano per la prima volta al mondo del teatro in musica con una curiosità pronta a trasformarsi in passione.

In Cavalleria rusticana, in una Sicilia visionaria ricostruita dalle proiezioni, la vicenda di passione e tradimento divampa rapida e mortale il giorno di Pasqua, nello spazio chiuso tra la chiesa e l’osteria. Con quest’opera, ispirata a una novella di Verga e a cui la fama di Pietro Mascagni fu da allora indissolubilmente legata, il compositore vinse il concorso dell’editore Sonzogno del 1888 per un’opera in unico atto. “Una pagina scritta in fretta e furia, ma con la furbizia di un musicista in grado di tradurre il gusto corrente,” nota Cristina Mazzavillani Muti, che cura regia e ideazione dell’intero progetto. Cavalleria diventa quindi la prima tappa di questo viaggio nel Verismo, dove il rito collettivo della processione viene rovesciato in una celebrazione di morte: un corto circuito in cui Turiddu paga la seduzione di Santuzza quanto la passione per Lola e che lo trasforma nel povero Cristo ammazzato fuori scena. Turiddu è Aleandro Mariani, al proprio esordio da protagonista dopo una carriera agonistica come slalomista nello sci alpino. Anna Malavasi e Antonella Carpenito sono rispettivamente Lola Mamma Lucia, mentre Santuzza ha la voce di Chiara Mogini, vincitrice del 69° Concorso Comunità Europea per giovani cantanti lirici “Adriano Belli” di Spoleto. I panni di Alfio li veste Oleksandr Melnychuk, solista dell’Opera nazionale ucraina al proprio debutto italiano.

E se per l’impresa titanica della Trilogia l’Alighieri è palestra e trampolino per giovani interpreti, le sperimentazioni dell’affiatato team creativo contribuiscono all’atmosfera da laboratorio: al fianco di Cristina Muti Vincent Longuemare light design, David Loom visual design, Davide Broccoli video e Alessandro Lai costumi. Sul podio dell’Orchestra Giovanile Cherubini Vladimir Ovodok: il giovane direttore si è formato all’Italian Opera Academy di Riccardo Muti e guida l’Orchestra della Radiotelevisione Bielorussa. Il coro è quello del Teatro Municipale di Piacenza, preparato da Corrado Casati, mentre le voci bianche del coro Ludus Vocalis sono dirette da Elisabetta Agostini.

L’appuntamento a teatro si impreziosisce inoltre di Cavalleria rusticana remix, libera rilettura attraverso le invenzioni delle Giovani Energie Creative, un gruppo di ragazzi fra gli 8 e i 18 anni chiamati a misurarsi con il capolavoro di Mascagni. A guidare gli spettatori nei panni del narratore è Enrico Brusi, autore anche dei testi. Al pianoforte si alterneranno Marco Pierfederici, Domenico Bevilacqua e Margherita Saviotti, fra arrangiamenti e improvvisazioni, ma c’è spazio anche per le note del sax di Alessandro Salaroli, per il ritmo della batteria di Matteo Rosetti Stoppa e per i passi di danza di Maria Ancherani e Anna Cenzuales. L’interpretazione di Sofia Ponzi e il canto di Sveva Pia Laterza completeranno l’originale racconto. Il piccolo “coro” che accompagna e commenta gli eventi è composto invece da Rachele Cagnoni, Lucia Gardelli, Matilde Liotta, Thu Thuy Romoli, Giulia Sanasi, Gjoka Lucrezia Noa Venturi, Andrea Zannini.

Un’altra importante novità di questa Trilogia è rappresentata da Lyri Live, l’app gratuita e multilingue (italiano, inglese, francese) che sarà a disposizione di tutti gli spettatori, sostituendo i sovratitoli con la sincronizzazione in tempo reale del libretto d’opera sul proprio smartphone o tablet. L’app ha debuttato nel 2015 proprio al Teatro Alighieri e da allora è stata scelta da vari teatri in Italia e in Europa. A Ravenna Lyri torna in occasione di una Trilogia che si conferma sempre più motivo d’attrazione per l’incoming fuori stagione: numerosi gruppi da Francia, Gran Bretagna, Finlandia, Israele, Olanda e Germania hanno scelto il Teatro Alighieri e la città di Ravenna per una tre giorni all’insegna dell’opera lirica.

Alla sensibilità nei confronti delle nuove tecnologie e dei flussi turistici, la Trilogia coniuga come sempre la sensibilità nei confronti delle risorse e del patrimonio del territorio: questa celebrazione del genio operistico italiano si arricchisce infatti dell’esposizione nel foyer del Teatro di alcuni degli oggetti più significativi della collezione del Museo Storico “Pietro Mascagni” di Bagnara di Romagna, fondato grazie alla donazione di Anna Lolli, musa ispiratrice e confidente del compositore livornese. Così l’opera italiana, popolare e universale, è un appuntamento per tutti e di tutti, grazie anche al contributo degli sponsor: la prima diCavalleria è realizzata con il sostegno di BPER Banca.

Info e prevendite: 0544 249244 – www.ravennafestival.org
Biglietteria serale al Teatro Alighieri dalle ore 19.30
Biglietti: 
da 15 euro a 55 euro
I giovani al festival’: fino a 14 anni, 5 euro; da 14 a 18 anni e universitari, 50% tariffe ridotte.

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