“La vita nel Cosmo” è l’esordio discografico di Pocodigiorgio

Esce oggi, per Boc Music Group, “La vita nel Cosmo” l’album d’esordio di Pocodigiorgio. Anticipato dai singoli “Formica” e “La strada” “La vita nel Cosmo” è un lavoro che racconta un’esperienza fatta di proporzioni.

Tutto parte dall’incertezza, dalle paure, dall’immensamente piccolo per poi arrivare alla comprensione di una visione d’insieme, cosmica che restituisce una temporanea pace interiore, a volte così difficile da trovare; una breve parentesi in cui rallentare il tempo e smettere così di affrettarsi.

Pocodigiorgio oltre alla produzione si è occupato degli arrangiamenti e dell’esecuzione di tutti gli strumenti, fatta eccezione della batteria realizzata da Vincenzo Messina sulle prime sette tracce, e da Francesco Benizio sull’ottava traccia title track dell’album.

Il mix ed mastering sono invece stati curati da Davide BombanellaInBuonaFede ha curato le copertine.

Le canzoni raccontano i dubbi legati a quell’individualismo di cui tutti – poco o tanto – siamo impregnati; cantano la necessità di identificarsi, nuovamente, in una dimensione umana fatta di spiritualità e di lentezza: un modo per affrontare le circostanze che ci stanno disarmando e ci rendono sempre più assuefatti ed impotenti.

Quelli di “La vita nel Cosmo” vogliono essere brani intrisi di suggestioni, esistenzialismo ed incomunicabilità, il tutto trattato un con pizzico di sarcasmo e ironia.

Ci sono fotografie di momenti vissuti, ci sono suggestioni sempre presenti e storie che prendono forma sull’inquietudine di un futuro globale precario, immaginato provocatoriamente in uno scenario distopico. Pocodigiorgio punta a canzoni dal sapore amaro e pungente che evochino il disagio di sentimenti disillusi e vacillanti, che questo momento della storia sembra mettere sempre di più in discussione, come se le questioni umane avessero una scadenza irrevocabile anche per coloro che se ne fanno carico volendole illuminare di speranza.

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Pocodigiorgio nasce e cresce nella provincia tirrenica calabrese, a Paola.
Inizia, molto presto, a suonare in alcune band locali come chitarrista. A diciotto anni decide che la musica lo accompagnerà per sempre e inizia a studiare in conservatorio dedicandosi al Jazz. Negli stessi anni inizia a fare esperienza in giro per l’Italia suonando in diversi su diversi palchi e festival italiani insieme a Federico Cimini con il quale collabora anche ai suoi primi due dischi: L’importanza Di Chiamarsi Michele e Pereira (Mkrecords).

Nel 2017 porta avanti il progetto strumentale Anomalisa, un quartetto Nu-Jazz, con il quale incide Unexpected (Alfa Music 2019), un concept album negli storici Abbey Road Studios a Londra cui seguono due tours europei ed un tour promozionale nelle principali città italiane.

Nel 2018, suonando il basso, collabora con gli Aquarama con i quali intraprende un tour europeo o e per i quali registra alcune chitarre nel loro secondo album “Teleskop” (2019).
Dopo un periodo vissuto tra Firenze e Perugia, Pocodigiorgio si trasferisce a Bologna. Nel capoluogo emiliano inizia a sentire la necessità di scrivere canzoni sue per prendersi cura si sé e per non lasciarsi schiacciare dalla solitudine di un tempo che divide le persone.

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