Laika, l’ultima opera: ristoranti, cinema, teatri e palestre, tutte le chiusure del nuovo DPCM
Nella notte tra il 26 e il 27 ottobre, in via della Minerva a Roma, la Street Artist Laika ha attaccato tre nuovi poster riguardanti il DPCM firmato pochi giorni fa.
I poster sono ispirati a tre delle categorie più colpite dalle nuove misure: i lavoratori dello sport, dello spettacolo e della ristorazione.
“Gli oltre 5 miliardi messi in campo oggi dal Governo non saranno sufficienti a salvare i lavoratori e le tantissime attività già in sofferenza, molte delle quali rischiano di non riaprire. Prima si obbligano le persone ad investire per rendere sicuro il ristorante o la palestra, il cinema, il teatro o i locali in cui si suona dal vivo e, dopo poco, li si affossa nuovamente, mentre le criticità gigantesche sul trasporto pubblico o la scuola non vengono, di fatto, affrontate“, ha dichiarato Laika.
Un manifesto ritrae dei camerieri che servono fumogeni a due operai sospesi sopra il cielo di Roma (intervento sulla foto di Charles Clyde Ebbets – GE Building, Rockefeller Center, 1932); un altro una compagnia teatrale armata di fucili e bottiglie da cui fuoriescono fiori, nella rappresentazione de “I Miserabili”, e il terzo un uomo in palestra che cerca di tener sollevato il peso insostenibile del nuovo DPCM.