L’Angelo Mai di Roma presenta Oasi di Muna Mussie – L’Angelo Mai ha riaperto il 13 settembre con una chiamata diffusa per riflettere su alcune domande poste da Hélène Cixous e dal Théâtre du Soleil sulle ferite del nostro tempo.
I prossimi mesi, ancora, saranno costellati di quelli e di altri interrogativi. A declinarli artisti/e che scelgono la scena come luogo scomodo di riflessione, inquietudine e posizionamento. Chi siamo? Chi possiamo essere? Come possiamo vivere con tutto questo attorno? Domande rivolte al presente con sguardo performativo, soggettivo e mai paradigmatico.
3, 4 ottobre 2019 h 21
OASI
di Muna Mussie
L’oasi è un richiamo, un rifugio, un’apparizione, una possibile salvezza. Nell’ immaginario di Muna Mussie è una bolla trasparente, un fragile microcosmo, un luogo chiuso e raccolto ma visibile all’occhio esterno, presentato nel 2018 a Santarcangelo nel suggestivo Orto dei Cappuccini. L’artista eritrea, residente a Bologna, parte in questa nuova ricerca dal finale del suo precedente lavoro, Milite Ignoto, in cui la nonna, di nome Milite, riflette sulla figura del fantasma che, come gli animali, non sa più dove nascondersi con l’avvento delle città. Esiste la fobia dei pesci, dell’aria, delle inondazioni, dei gatti, di un’oca che ci guarda, dell’infinito: forse i fantasmi e gli animali si nascondono nelle nostre paure e fantasie. Oasi è il luogo per accoglierle e liberarle.
MUNA MUSSIE
Il suo lavoro, tra gesto, visione e parola, ricerca accordi precari su ipotesi di s-confino. Inizia il suo percorso artistico nel 1998 formandosi come attrice performer con il Teatrino Clandestino e con il Teatro Valdoca. Dal 2001 al 2005 è parte attiva nel gruppo di ricerca Open, progetto con il quale inizia a maturare il desiderio di indagare altre possibilità dello stare in scena. Dal 2006 crea lavori pienamente autoriali, di cui cura concezione, messa in scena e interpretazione: Madrepatria (2006), Più che piccola, media (2007), Con Permesso (2008), 1PER1 (2009), Ti ho sognato, ma non eri il protagonista (2009) e Primavera 2009. Trasferitasi a Bruxelles realizza Monkey See, Monkey Do (2012) per due performer gemelle, cui seguono l’installazione e performance Milite Ignoto (2015) e la performance Oasi (2018) che indagano le apparizioni fantasmatiche e la storia minore. Tra gli interventi oggettuali si segnala il progetto Punteggiatura (2018) basato sulla pratica del cucito, che vede la lingua come spazio politico-affettivo. Ha collaborato continuativamente con il filmmaker Luca Mattei e con gli artisti Flavio Favelli, Riccardo Benassi, Sonia Brunelli, Gaetano Liberti, Irena Radmanovic, Dominique Vaccaro, Massimo Carozzi, Brett Bailey, Mette Edvardsen, Invernomuto. Il suo lavoro è stato presentato ad Art Fall/PAC Ferrara, Raum e Live Arts Week Bologna, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo Torino, Museo Marino Marini Firenze, Workspace Brussels, MAMbo Bologna, Màntica Cesena, Santarcangelo Festival,Viafarini Milano, Ipercorpo Festival, Museion Bolzano, Festival Pergine Spettacolo, Sale Docks Venezia, ERT Bologna.
ANGELO MAI Viale delle Terme di Caracalla 55 00153 Roma
INFO E PRENOTAZIONI
Ingresso con tessera Arci + 10 euro di contributo all’attività
tesseramento 2019/2020 (6 euro) prenotazioni@angelomai.org
LA STAGIONE
24, 25 settembre 2019 h 21
PICCOLI FUNERALI
di e con Maurizio Rippa
3, 4 ottobre 2019 h 21
OASI
di Muna Mussie
24, 25, 26 ottobre 2019 h 21
STANNO TUTTI MALE
di e con Stefano Cenci, Colapesce, Riccardo Goretti
7, 8 novembre 2019 h 21
CONCERTO FISICO PER AZIONI
15 Anni Di Storia Di Balletto Civile
di Michela Lucenti | Balletto Civile
13, 14 novembre 2019 h 21
PROJECT MERCURY di OHT
21 novembre 2019 h 21
i (to be defined)
di Benno Steinegger
17, 18 dicembre 2019 h 21
DE.LETE
di Malombra