L’anima non vola, la nuova raccolta di poesie di Laura Mancini è nelle librerie online

Ci eravamo lasciati tre anni fa con la notizia della pubblicazione della silloge poetica di Laura Mancini intitolata “Brucia” ed ecco che ci ritroviamo con l’autrice romana a parlare della sua nuova opera “L’anima non vola”, pubblicata con Cose Note Edizioni e in vendita negli store online dal 7 giugno 2024.

Auguri per questa nuova avventura: dove avremo modo di incontrare “L’anima non vola” di persona?

Grazie. La distribuzione delle copie fisiche presso le librerie d’Italia inizierà quest’estate e non vedo l’ora di poter incontrare di persona i lettori in qualche città a cui sono particolarmente legata! Il libro ha fatto un debutto “di lusso”, infatti le pirmissime copie stampate sono state presentate in anteprima al Salone Internazionale del Libro dal mio editore Cose Note. A fine luglio c’è stato il primo firma copie in una libreria di Anzio, sulla costa del Lazio e lo scorso 10 ottobre la presentazione ufficiale a Roma, da Gialloimmaginavo. Non mancherò di riportare i dettagli in merito ad altri eventi sul mio sito lauramancini.it!

Ogni opera è una storia a sé, ma c’è qualche legame con “Brucia”?

Le emozioni legate ai rapporti umani sono sempre al centro del mio scrivere e indubbiamente queste si trovano nella precedente silloge come nella nuova. Personalmente però sento più forti le differenze che i punti in comune: il mio stile compositivo è cambiato tanto, è divenuto più essenziale e intimo e in questo caso l’ispirazione è partita spesso dagli elementi della natura.

C’è qualcosa di cui sei particolarmente entusiasta per quanto riguarda il lavoro di preparazione di “L’anima non vola”?

Innanzitutto la nuova raccolta segna anche la nascita del sodalizio con Cose Note Edizioni, che sta lavorando davvero con grande professionalità e impegno. Sono particolarmente entusiasta, poi, della prefazione del libro che ha curato l’autrice Marilde Trinchero e che vi riporto di seguito: “Non è proprio questa la sfida da porsi? Tollerare l’incompiuto e osservare che si sono rotte tante cose io non le so riaggiustare. Accettare che alcune persone le perdiamo per strada, che i sogni si polverizzano, che le cicatrici non sono solo carne scorticata, ma sigillano i ricordi. Non è forse uno dei compiti principali della nostra esistenza imparare a convivere con le speranze tradite, con il senso del limite, la vulnerabilità e l’imperfezione Con quest’opera in cui risuona potente la natura transitoria dell’amore, Laura Mancini ce lo ricorda”.

Quindi si tratta di poesie d’amore?

Molti lettori stanno interpretando il libro in questo modo, ma io ti risponderei: non solo. Un componimento, ad esempio, intitolato “Nero” è dedicato alla scomparsa di uno dei miei più cari amici. In generale direi che il filo conduttore sono le illusioni, le aspettative, l’attesa di qualcosa che in molti casi non si realizza.

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