Le 100 percussioni: Officina del Ritmo conexión Buenos Aires – Mercoledì 12 giugno, alle 21 alla Darsena PopUp l’esperienza in dialogo con La Bomba de Tiempo
Si può catturare lo spirito di una città in un ritmo? La Bomba de Tiempo, ormai un fenomeno musicale, è stata creata nel 2006 da Santiago Vázquez con l’obiettivo di produrre una musica potente e ballabile che potesse genuinamente rappresentare, anche attraverso l’improvvisazione, tutte le influenze della sfaccettata e vivace cultura di Buenos Aires. E mercoledì 12 giugno, alle 21, i codici gestuali della conduction elaborati nella capitale argentina sbarcano alla Darsena PopUp, con Officina del Ritmo: conexión Buenos Aires, nuovo appuntamento della rassegna Le 100 percussioni di Ravenna Festival. Alejandro Oliva, uno dei fondatori e direttori de La Bomba de Tiempo, dirigerà uno speciale gruppo di 15 percussionisti, composto da professionisti provenienti da diversi contesti musicali e raccolti attorno a Officina del Ritmo, laboratorio di musica creativa del percussionista ravennate Marco Zanotti. Pronti a scoprire il ritmo di Ravenna?
“Il gruppo nasce con l’idea di creare un luogo di incontro intorno alle percussioni,” sottolinea Alejandro Oliva, descrivendo l’esperienza e il significato de La Bomba de Tiempo. Una filosofia che si sposa perfettamente a quella che anima le giornate della rassegna Le 100 percussioni, che fino al 15 giugno, in collaborazione con Accademia Chigiana, trasforma Ravenna in capitale del ritmo, spazio ideale e concreto del dialogo fra strumenti, artisti, culture, sonorità. Scelta ancora più significativa per questa XXX edizione che celebra, con il titolo “per l’alto mare aperto” anche la vocazione della città a farsi “porto” e luogo di scambio. E proprio negli spazi duttili della Darsena PopUp – uno dei cardini del sempre più fitto dialogo fra comunità, cultura e il porto di Ravenna – “un esempio di lavoro di gruppo e di creatività orizzontale”, sempre nelle parole di Oliva, viene applicato al fertile humus ravennate, con il coinvolgimento di Officina del Ritmo.
Guidati da Oliva e coordinati da Zanotti, i percussionisti di Officina del Ritmo hanno lavorato per giorni per assorbire tanto i codici gestuali quanto le tecniche improvvisative. La musica della Bomba è infatti improvvisata e ogni concerto è differente, ma al contempo esiste quello che può essere identificato come un “linguaggio Bomba”, un suono particolare del gruppo che deriva dall’uso di certi strumenti piuttosto che altri, nonché della ripetizione di archetipi sonori che compongono la storia di questo fenomeno (e rivelano l’impronta di Buenos Aires). Da ormai tredici anni, tutti i lunedì, i percussionisti della Bomba si incontrano infatti nella Ciudad Cultural Konex, una ex fabbrica recuperata nel pieno cuore del quartiere Abasto. L’ispirazione è arrivata dal musicista afroamericano Butch Morris, ideatore della pratica improvvisativa strutturata della conduction, ma anche dalle scuole di samba brasiliane, dagli ensemble dei percussioni africani e afro-latin, dal free-jazz…il risultato è l’intreccio di un’infinità di linguaggi che sfugge ai generi “puri”. E, a Ravenna, uno spettacolo unico e in prima assoluta.
La rassegna Le 100 percussioni continua giovedì 13 giugno a Forlì: nella chiesa di S. Giacomo sarà eseguito un altro capolavoro della musica contemporanea (e della scrittura per percussioni), Kathinkas Gesang als Luzifers Requiem di Karlheinz Stockhausen.
Biglietto: intero 12 Euro, ridotto 10 Euro
I giovani al Festival (under 18 e universitari under 30): 5 Euro
Info e prenotazioni: tel. 0544 249244 – www.ravennafestival.org