Le vie dell’amicizia 2018: Ravenna – Kiev arriva su rai 1 – Lunedì 16 luglio in onda alle 23.15 il concerto di Riccardo Muti con artisti italiani e ucraini
Il ponte di fratellanza de Le vie dell’amicizia arriva anche quest’anno sugli schermi di RAI 1, con la trasmissione in esclusiva di lunedì 16 luglio, alle ore 23.15. Fin dal 1997 il progetto, curato da Ravenna Festival, visita luoghi simbolo della storia antica e contemporanea, con concerti diretti da Riccardo Muti e orchestre e cori italiani che accolgono fra le proprie fila musicisti delle città meta del viaggio. Quest’anno Le vie dell’amicizia hanno raggiunto Kiev, dove i musicisti dell’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini” hanno incontrato quelli dell’Orchestra e del Coro dell’Opera Nazionale d’Ucraina, nonché giovani artisti della lontana Mariupol’, teatro di incomprensioni e conflitti. Dopo il concerto dell’1 luglio nella piazza Sofiyska, dominata dalla Cattedrale di Santa Sofia, il 3 luglio artisti italiani e ucraini sono stati di nuovo uniti – questa volta sul palco del Palazzo Mauro De André di Ravenna – dalla musica di Giuseppe Verdi, da Stabat Mater e Te Deum fino alNabucco, e di Aaron Copland, nel Lincoln Portrait con John Malkovich come narratore. Proprio il concerto di Ravenna, impreziosito da filmati e immagini da Kiev, sarà trasmesso lunedì sera, rinnovando una collaborazione con RAI che accompagna da sempre il Festival nei viaggi dell’Amicizia. La replica su RAI 5 è in programma sabato 28 luglio, alle 8.00 e alle 18.25.
Lo spirito delle Vie dell’amicizia trova perfetta eco nel titolo della XXIX edizione del Festival, quel We Have a Dream che nel ricordo di Martin Luther King – ancora oggi simbolo del desiderio di costruire una società migliore – celebra il grande sogno della musica e delle arti. Sin dall’ormai storico primo concerto a Sarajevo, il progetto rappresenta il culmine del progetto culturale della manifestazione ravennate. Tra gli indimenticabili appuntamenti – sempre con la guida di Riccardo Muti, ambasciatore di cultura nel mondo – vale la pena ricordare Beirut, Gerusalemme, Mosca, Erevan e Istanbul, New York, Il Cairo, Damasco, Nairobi, Redipuglia, Tokyo e, nel 2017, Teheran.