Dal 17 gennaio eventi in streaming e in presenza su prenotazione. In programma teatro, musica e testimonianze
Un festival dedicato ai temi della memoria e della cittadinanza attiva, con l’obiettivo di superare il rischio che l’occasione del 27 gennaio, Giorno della Memoria in ricordo delle vittime dell’Olocausto, non cada nel formalismo ripetitivo e riporti memoria e storia ad essere “maestre di vita” per i cittadini di oggi. È nato con questi intenti lo scorso anno, nell’incertezza di un evento in piena pandemia quando altri appuntamenti venivano annullati, il festival Living Memory.
Organizzato dall’associazione Terra del Fuoco Trentino, sostenuto dalla Provincia autonoma di Trento con il supporto del Servizio attività e produzione culturale e in collaborazione con la fondazione Museo Storico del Trentino, Living Memory andrà di nuovo in scena a Trento dal 17 al 27 gennaio 2022, con la possibilità di seguire gli eventi in presenza al Teatro Sociale e in altre sedi istituzionali – previa prenotazione – e anche in streaming.
La presentazione del programma è avvenuta oggi nella Sala Belli del palazzo di Piazza Dante nel corso della conferenza stampa post Giunta, presieduta dal presidente Maurizio Fugatti, che ha ricordato la volontà del Trentino di continuare a tenere viva la memoria: “Crediamo che questo serva ai nostri giovani, perché con il tempo si rischia che certi eventi possano essere dimenticati. Ho avuto l’occasione di andare ad Auschwitz assieme a tanti giovani trentini con il Treno della memoria nel 2019 e ho potuto vedere da vicino l’importanza di queste iniziative”. Alla conferenza ha partecipato anche il direttore della Fondazione Museo Storico del Trentino Giuseppe Ferrandi, che ha ricordato come sia importante che attorno al 27 gennaio, oltre ai dispositivi commemorativi e di ricordo ufficiale, siano sviluppate altre iniziative e soprattutto consolidato il rapporto tra il patrimonio di memoria e di storia e una formazione permanente per tutta la cittadinanza su questi temi.
L’edizione di quest’anno è dedicata a quel legame indissolubile fra la conoscenza del passato e l’essere cittadini oggi. La curatrice della manifestazione Denise Rocca ha presentato in un breve videomessaggio il programma, svelandone il filo conduttore. Il festival, dopo l’edizione 2021, nella quale si è concentrato sulla necessità di diventare ‘Testimoni di testimoni’ nell’epoca in cui i superstiti dell’Olocausto stanno scomparendo, in questa nuova edizione vuole riflettere sulla scelta e il ruolo individuale con ‘La forza dell’impegno’: un modo per costruire il proprio essere cittadini attivi, consapevoli del ruolo che ciascuno ha nella propria comunità.
Cuore e momento di grande suggestione ed emozione del festival sono le cinque testimonianze di altrettanti sopravvissuti che interverranno alla manifestazione: Oleg Mandiç, bambino ad Auschwitz, che uno scatto fotografico ha catapultato nei libri di storia alla Liberazione quando si chiuse alle spalle il cancello del campo; Regina Sluszny, una dei 6mila bambini nascosti da famiglie non ebree durante la seconda Guerra mondiale per salvarli dalla deportazione, a testimonianza che le scelte di ciascuno possono fare la differenza, anche fra la vita e la morte; Halina Birenbaum, la cui famiglia è stata sterminata durante l’Olocausto, sopravvissuta dopo essere stata nei campi di Majdanek, Auschwitz, Ravensbrück e Neustadt-Glewe; Bogdan Bartnikowski, sopravvissuto ad Auschwitz; Liliana Manfredi, condannata a morte con la famiglia nell’eccidio della Bettola e miracolosamente sopravvissuta grazie all’intervento di un nazista.
Accanto alle testimonianze, il festival propone un programma ricco di spettacoli, lezioni e tavole rotonde. Tra queste, il 27 gennaio alle ore 10.00 la tavola rotonda nazionale “Living Memory reloaded: nuovi strumenti per la memoria”, con Giuseppe Ferrandi direttore della Fondazione Museo Storico del Trentino, Ugo Rufino direttore dell’Istituto di Cultura di Cracovia, Wojciech Soczewica direttore della Fondazione Auschwitz-Birkenau.
Tra il parterre di ospiti del festival anche la direttrice delle pubblicazioni del Museo Statale di Auschwitz Jadwiga Pinderska-Lech, le guide del museo di Auschwitz Diego Audero e Michele Andreolla che affronteranno, fra gli altri, anche il tema della resistenza e dei tentativi di fuga dal campo, l’attore Marco Alotto, il maestro Andrea Vigliocco.
Non solo incontri, ma anche libri, musica e arte caratterizzano Living Memory. Fra gli appuntamenti dedicati alle arti, sul palco del Sociale il citato attore, regista e sceneggiatore Marco Alotto porterà la prima nazionale dello spettacolo “La via del cielo” di Juan Mayorga: il testo teatrale racconta la grande bugia nazista sul ghetto di Terezin, presentato, durante una visita di sei ore della Croce Rossa nel 1944, come un ghetto modello, un’immagine del tutto finta, con gente sana, vitto abbondante e alloggi puliti, tutt’altro che sovraffollati.
Il programma completo è disponibile su https://www.terradelfuocotrentino.org/living-memory-2022
La partecipazione agli eventi è gratuita. Per partecipare in presenza è necessaria la prenotazione attraverso la piattaforma Go.Prismi.Io del Centro Servizi Culturali Santa Chiara (in allegato i link diretti a ciascun evento prenotabile).
Il calendario degli appuntamenti sarà visibile anche sul sito www.centrosantachiara.it e su https://www.cultura.trentino.it/
Tutti gli eventi potranno essere seguiti in streaming sul sito di Terra del Fuoco Trentino: https://www.terradelfuocotrentino.org/living-memory-on-air
Sul sito della Provincia autonoma di Trento sarà disponibile lo streaming per gli eventi in Sala Depero (inaugurazione del 17 gennaio ore 18.30), nella Sala delle Marangonerie del Castello del Buonconsiglio (tavola rotonda del 27 gennaio ore 10.00) e degli appuntamenti con i cinque testimoni dell’Olocausto (19 gennaio ore 10.00 con Bodgan Bartnikowski e ore 20.30 con Regina Sluszny; 21 gennaio ore 20.30 con Oleg Mandiç; 24 gennaio ore 20.30 con Liliana Manfredi e 26 gennaio ore 10.00 con Halina Birenbaum).