Lo Studio dell’Artista, sulle tracce di Liszt – All’interno di Santa Croce effetto notte doppio appuntamento con Franco Zennaro: l’11 luglio con un concerto dall’emblematico titolo di Studia sempre!, un excursus fra i grandi classici del pianismo internazionale, da Listz a Mozart, da Chopin a Rachmaninov; il 12 con l’anteprima nazionale de Lo Studio dell’Artista: sulle tracce di Listz, un docu- film frutto di due anni di studio e di lavoro dedicati a ripercorrere, attraverso le suggestioni della storia dell’arte oltre che della musica, vita morte e miracolose note del grandissimo compositore magiaro.
“Ascoltare la musica con gli occhi, guardare un quadro con le orecchie, degustare un libro e magari masticare una scultura!” Questa è la chiave interpretativa de “Lo Studio dell’Artista: sulle tracce di Liszt” una docu-fiction in due parti [della durata complessiva di 105 minuti] in cui il pianista Franco Zennaro, parlando di Franz Liszt, ci racconta il mondo del musicista ungherese, la sua vita intrecciata con le arti del suo tempo. La storia si svolge dentro virtuali ma autentici quadri, stampe, acquerelli che fungono da “scenografie” per il viaggio, cui partecipano prestigiosi ospiti e attori. La musica è l’asse portante intorno al quale prende vita il racconto, arricchito anche dalla presenza di opere d’arte dell’epoca. Il film è ideato e interpretato da Franco Zennaro, autore della sceneggiatura e delle musiche, mentre Andrea Donato ha curato la regia e il montaggio e Andrea Lalle direttore della fotografia. (“Santa Croce effetto notte” 12 luglio sala Rocca ore 19/21).
Franco Zennaro
Romano, classe 1961, ha scoperto il pianoforte a diciotto anni dopo averlo odiato per poco meno. Sotto la guida dello scomparso Gino Diamanti, ha debuttato nel 1982. Poi fu travolto dai Festival: nel 1983 fondò quello di Sarteano e l’anno successivo “Erice: musica per un atomo”. Nel 1988 ha lasciato tutto e si è fatto legare al pianoforte. Nel 1992 è tornato a suonare in pubblico. Nel corso della varie stagioni (a Milano, Roma, Ferrara, Perugia, Firenze, Montepulciano, L’Aquila e Viterbo) si è creato un repertorio di particolare ricchezza e complessità. Si dedica esclusivamente a tre grandi affreschi musicali che cercano di racchiudere storicamente esperienze musicali di vasto respiro, tutti sviluppati in forma di lezione concerto: “Prospettive Beethoven” “Une recherche sur Chopin” e il “Ciclo Studi” quest’ultimo prodotto, tra i primi, avvalendosi anche delle nuove tecnologie di comunicazione. E’ stato testimonial di uno spot televisivo per il settimanale l’Espresso e docente presso l’Upter. Non ho mai trascurato le attività a carattere sociale e per questo ha ricevuto riconoscimenti dall’Auser (Associazione Nazionale per l’autogestione dei Servizi e della Solidarietà), dall’Unicef, dai Se.Te.m. (Servizi Terzo Mondo) e anche da vari Lyons Clubs.