L’ordine della Concordia in Vaticano – L’Ordine Capitolare dei Cavalieri della Concordia, lo scorso 26 febbraio 2011, nella splendida cornice della Pontificia Parrocchia di Sant’Anna in Vaticano, ha proceduto al riconoscimento di un certo numero di gentiluomini. La cerimonia ha fatto seguito alla celebrazione eucaristica, officiata da Mons. Bruno Silvestrini e allietata dalla partecipazione della Schola Cantorum.
Ma cos’è questo Ordine e come si inserisce nel novero della miriade di istituzioni cavalleresche italiane ed europee tra le quali, frequentemente, vanno dolosamente registrate formazioni spurie, di discutibile tradizione e prive di autentica fons honorum?
L’Ordine Capitolare dei Cavalieri della Concordia, fondato nel 1246 dal Re spagnolo Ferdinando III di Castiglia y León (santificato nel 1671 da Papa Clemente X), nei secoli ha portato avanti l’ideale di vita laico-cattolico occidentale. Infatti l’Ordine, a differenza di altre antiche e prestigiose istituzioni cavalleresche che si sono distinte nei secoli, non nacque per volontà di monaci guerrieri, ma di un sovrano profondamente legato al papato e dei suoi nobili cavalieri, con caratteristiche squisitamente laiche al servizio della fede nel Cristo.
Nel corso del tempo l’Ordine ebbe varie vicissitudini, mantenendo però sempre ferma e incontaminata l’assoluta fedeltà alla Santa Romana Chiesa e diffondendo la propria opera principalmente nei territori di influenza dell’impero spagnolo. Tanto per citare due emblematici esempi, nell’America Latina sono sorte e sviluppatesi a opera dell’Ordine due cittadine tuttora fiorenti, Concordia in Argentina presso il fiume Paraguay e Concordia in Messico nelle vicinanze del Golfo di California.
Transitato per alterne vicende nel patrimonio nobiliare Scaligero e quindi in quello dei principi Petricca Giordani, nel 2009 presso il Castello Barberini in Montelibretti, un gruppo di persone, profondamente convinte che i valori cavallereschi di questo nobile Ordine meritassero a tutt’oggi di essere coltivati e diffusi al servizio della fede operativa, si sono raccolte a ripristinare gli antichi fasti di questa Istituzione cavalleresca: commercialisti, dirigenti dello Stato, professionisti del foro giudiziario civile e canonico, industriali, uniti nella finalità di favorire le attività imprenditoriali nelle varie nazioni, coniugando la ferrea logica dell’economia con la duttilità della carità cristiana. Ciò, non limitandosi a raccogliere iniziative spontanee da parte dei confratelli che, man mano si sono aggiunti al nucleo iniziale, ma lavorando alacremente per sviluppare progetti atti a interessare gruppi di imprese e finanziari per favorire il miglioramento economico e sociale nella tradizione della cultura occidentale.
La cerimonia in Vaticano dello scorso 26 febbraio – ove hanno accettato di condividere il percorso dell’Ordine importanti personaggi della vita pubblica italiana e del corpo diplomatico, tra cui l’Ambasciatore di Cuba presso la Santa Sede S.E. Eduardo Delgado Bermudez, il giudice dott. Ferdinando Imposimato – ha sancito la benevolenza che la Santa Sede ha sempre dimostrato e continua a dimostrare nei confronti dell’Ordine Capitolare dei Cavalieri della Concordia, pur nella reciproca e perfetta autonomia.