Il Maca, la pianta che usavano gli Incas. La pianta conosciuta come Maca, in realtà è il Lepidium meyenii Walp (sinonimo Lepidium peruvian) appartenente alla famiglia delle Brassicaceae. Essa è un tubero che cresce solo nelle Ande del Sud America tra i 2.500 e 5.000 m, in condizioni impossibili: venti molto forti, temperature sotto zero e luce solare molto intensa, terreni molto poveri e rocciosi. Nonostante ciò il Maca è cresciuto e si è evoluto per adattarsi a questi climi. E’di piccole dimensioni, produce piccoli fiori grigiastri tipici della famiglia della Senape a cui appartiene. La parte utilizzata è la radice (tubero), di forma arrotondata, del diametro di circa 8 cm., conosciuto per il suo elevato potere nutritivo, può essere consumato sia fresco che cotto, mentre la sua farina si utilizza per la preparazione di vini e dolci. Infatti, nel sud America la pianta di Maca è conosciuta anche con il nome di “Peruvian ginseng”, nonostante non sia della stessa famiglia del comune ginseng che conosciamo. Pur essendo una pianta annuale, in coltivazione, si comporta come biennale, con periodi molto distinti: una fase vegetativa che dura circa 9 mesi nella quale produce il tubero; una fase riproduttiva di circa 5 mesi, dedicata alla produzione dei semi, ed una fase di riposo vegetativo di 2 – 2,5 mesi.
Il Maca era utilizzato già 2.000 anni fa dagli Incas, come hanno dimostrato i numerosi ritrovamenti archeologici, dai quali era considerato divino e destinato a nutrire nobili e soldati per la ricchezza di vitamine, proteine, zuccheri e sali minerali.
Esso è, ovviamente, molto diffuso in Perù, Bolivia e Argentina. Per gli andini ed, in particolare, per i peruviani, il Maca è un componente essenziale della alimentazione e viene coltivato e commercializzato normalmente. Dalla sua radice si ottiene una farina, ottima per minestre e bevande alcoliche mentre, le foglie, sono favolose per fare infusi. Il tubero può essere utilizzato sia fresco che secco, potendo mantenere inalterate le sue proprietà, per diversi anni. Oggi il Maca si sta diffondendo in tutto il mondo, soprattutto in America, dove viene venduto, in particolare, per aumentare la fertilità, come equilibratore ormonale e come afrodisiaco. E’, inoltre, un ottimo decongestionante delle vie respiratorie, antinfiammatorio per l’artrosi reumatica e, udite, udite, valido agente anti-invecchiamento. Inoltre, esso è usato normalmente dagli atleti per la sua capacità di diminuire l’affaticamento muscolare. Dai popoli andini, il Maca è assunto, inoltre, per curare l’anemia, la tubercolosi, i problemi mestruali, il cancro dello stomaco, la sterilità, l’impotenza nell’uomo e la libido in generale e per potenziare la memoria.
Gli effetti benefici, possono essere spiegati dalla concentrazione elevata di proteine ed amminoacidi liberi (fenilalanina, tirosina, istidina ed arginina) essenziali, di minerali, carboidrati, fibre e vitamine (B1, B2, C). Insomma, il Maca è una straordinaria fonte di sostanze nutritive importanti per l’organismo, i cui effetti collaterali sembrano non esistere, anche se, non si può escludere una intolleranza individuale, per cui è sempre opportuno consigliarsi con il proprio medico di famiglia.