Malala, lo spettacolo teatrale allo Spazio Officine CreAttive di Zagarolo

Insieme siamo arte

La Città metropolitana fra cultura e sociale

Spazio Officine CreAttive

Zagarolo

 Il Natale sociale

Mercoledi 28 dicembre ore 17,30

 MALALA

con Annalisa Cervellera

Adattamento teatrale e Regia: Teresa Cecere

Regia associata – Acting coach: David Marzi

Insieme siamo arte, La Città metropolitana fra cultura e sociale, progetto nato dalla collaborazione tra Città metropolitana di Roma Capitale e ATCL Circuito Multidisciplinare del Lazio, sostenuto da MIC – Ministero della cultura e Regione Lazio, presenta, mercoledi 28 dicembre, nello Spazio Officine CreAttive di Zagarolo per Il Natale sociale, progetto promosso da APS Off Rome Tour e realizzato in collaborazione con C.A.M.I. (Centro Artistico Multimediale Internazionale), ideazione e direzione artistica di Igor Geat, lo spettacolo Malala con Annalisa Cervellera, regia Teresa Cecere. La storia, raccontata sottoforma di monologo di narrazione, è quella di Malala Yousafzai, attivista pakistana, e della sua lotta per la libertà e per l’istruzione femminile. Valle dello Swat, Pakistan, 9 ottobre 2012, ore dodici. Giornata d’esami, scuola è finita. Malala e le sue compagne sono sul vecchio autobus che le riporterà a casa ma all’improvviso un uomo sale a bordo e spara tre proiettili, colpendola in pieno volto e lasciandola in fin di vita. Malala ha appena quindici anni, ma per i talebani è colpevole di aver gridato al mondo sin da piccola il suo desiderio di leggere e studiare. Per questo deve morire. Ma Malala non muore: la sua guarigione miracolosa sarà l’inizio di un viaggio straordinario dalla remota valle in cui è nata fino all’assemblea generale delle Nazioni Unite. Oggi Malala è il simbolo universale delle donne che combattono per il diritto alla cultura e al sapere. Nel 2014 è diventata la più giovane vincitrice di sempre del Nobel per la Pace. 

Note di Regia

Lo spettacolo vuole ripercorrere alcuni eventi salienti della vita di Malala Yousafzai, per accompagnare il pubblico, tenendolo quasi per mano, alla consapevolezza di quanto ognuno di noi possa essere artefice di un cambiamento importante per rendere il mondo migliore. La storia di questa ragazzina di quindici anni spiazza. Per il suo coraggio. La sua caparbietà. La sua sicurezza nell’affermare l’importanza della cultura come strumento potente di cittadinanza attiva e al tempo stesso come diritto inviolabile per ogni essere umano. La scelta di un’interprete giovanissima (Annalisa Cervellera ha appena quindici anni) è dettata dalla volontà di restituire al pubblico quella semplicità e freschezza con cui Malala ha sfidato tabù e convinzioni sbagliate diffuse e radicate nel proprio paese in nome della libertà. La scenografia, semplice ed essenziale, riporta a un luogo indefinito, marcato spazialmente dalla presenza di cubi neri, proprio a dire che una storia come questa potrebbe ripetersi in qualsiasi momento e in qualsiasi altra parte del mondo. Così come l’attrice nello spazio scenico si muove idealmente da Birmingham alla valle dello Swat con un continuo flusso spazio-temporale sulla scia dei ricordi. Altro elemento protagonista della scena sono i libri: simbolo di istruzione, di cultura, di saggezza, di crescita. Il testo anche si muove su un doppio binario: quello della narrazione e del racconto dei fatti e quello della reviviscenza in cui l’attrice vive e respira dando anima e voce a una delle vicende più emblematiche e significative della storia delle donne. Uno spunto di riflessione continuo che scorre rapidamente, come le pagine di un libro che non riesci a smettere di leggere e che ti lascia una morale chiara ed essenziale che senti il dovere di continuare a portare con te: “Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo”

Insieme siamo arte. La Città metropolitana fra cultura e sociale è un progetto multidisciplinare – laboratori, spettacoli, concerti, presentazioni di libri, cortometraggi – che si estenderà, in questa sua prima edizione fino al 15 gennaio anche in realtà che richiedono interventi di lunga durata per sedimentare lo spettacolo quale strumento di coesione sociale. È in certi casi l’inizio, in altri il proseguimento di un lavoro di realtà ben radicate nei territori in cui operano con soggetti svantaggiati o con disabilità, il cui esito non è immediatamente riscontrabile nella capacità di riempire una sala, quanto nella tipologia di intervento, nel rendere le arti sceniche elemento di relazione tra le persone, qualunque sia la loro condizione, per una ritrovata identità territoriale e di coesione dei sistemi sociali. Il progetto vuole cominciare a realizzare un modello integrato di offerta culturale, al di fuori dei contesti tradizionali di fruizione, per far comprendere quanto le arti dello spettacolo siano compenetrate nel vissuto quotidiano.

Programma completo: www.atcllazio.it

Spazio Officine CreAttive, Via Marzio Colonna, Zagarolo info e prenotazioni: 3393200355

Ingresso gratuito

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