Marco Calabrese si racconta
Raccontaci brevemente quando e come hai iniziato a fare musica
Ho iniziato per gioco da bambino quando ricevetti in regalo la mia prima tastiera (che ancora oggi conservo gelosamente). Provavo a imitare i grandi cantautori italiani e pian piano è nata in me la voglia di usare quei tasti per raccontare di me e di ciò che mi stava intorno. Ho iniziato così a comporre i primi brani che solo in questi ultimi mesi ho iniziato a tirare fuori dal cassetto e donare al pubblico.
Quali sono i temi di “Vorrei scrivere di te”?
“Vorrei scrivere di te” è un brano che racconta un amore importante, i pensieri e le emozioni che hanno accompagnato questa storia lunga 10 anni. Racconta con nostalgia di un amore passato, di una presa mollata forse troppo presto, ripercorrendo alcuni momenti importanti che lo hanno caratterizzato. Ciò che rimane è l’amarezza e la malinconia prodotta da questa consapevolezza che ha bisogno, almeno, di essere raccontata.
Cosa pensi dell’attuale situazione musicale? Si tornerà presto sul palco?
Viviamo in un periodo storico difficile dove tanti sentimenti si rincorrono: paure, disperazione, speranza. Occorrerà tempo per tornare a quella normalità che conoscevamo ma non possiamo attendere inermi che quel momento sopraggiunga quindi: rimbocchiamoci le maniche e facciamoci accompagnare dalla musica.
Quali sono i prossimi passi del tuo percorso musicale?
Ho tanti progetti in testa e qualcosa bolle in pentola. Posso dirti ora che all’inizio del nuovo anno uscirà un nuovo singolo e poi.. seguitemi: ci saranno altre novità.