Marco Mengoni da venerdì 26 maggio con l’album “Materia (Prisma)”

Milano. «Esiste solo una differenza: l’uomo ha una coscienza, il prisma no».

È la constatazione fatta da Marco Mengoni alla presentazione di “Materia (Prisma)”, il terzo ed ultimo album della trilogia discografica multiplatino “Materia”, da venerdì 26 maggio per Epic Records Italy Sony Music Italy.

Il prisma è come l’uomo, e questo album permette di avere uno sguardo sulla realtà attraverso diversi punti di vista e prospettive, svelando e abbracciando in questo modo un mondo di sfumature nascoste ed uniche.

«Il prisma ha la capacità di scomporre la luce e mostrare i colori che la compongono – ha confidato – Dicono sia fisica, per me è pura magia. L’uomo è un prisma: ha la capacità di assorbire esperienze, filtrarle e scomporle per analizzarne ogni possibilità e ogni significato».

“Materia (Prisma)” conclude così il viaggio musicale di “Materia” (certificato triplo platino), un percorso in tre album che presenta tre anime differenti, ma complementari, iniziato a dicembre 2021 con “Materia (Terra)”, progetto che parte dalle origini e dalle radici di Marco Mengoni, e proseguito ad ottobre 2022 con “Materia (Pelle)”, disco in cui il cantautore presenta le sue ricerche musicali, le contaminazioni e i suoni provenienti da tutto il mondo.

«Da questo progetto ho imparato che è un lavoro su se stessi incredibile e sugli altri – ha precisato – É una continua analisi costantemente proiettata su emotività e sensazioni, per capire quali erano le esigenze degli altri; dovevo seguire quello che avevo sognato e desiderato che non poteva essere concentrato in un disco soltanto».

“Materia (Prisma)” sarà disponibile in digitale, in formato cd, in versione vinile bianco 140gr e in versione cofanetto cd con “Materia (Terra)” e “Materia (Pelle)” greenbox 100% plastic free 100%.

«In questo disco ho dato attenzione alle ritmiche, batteria, percussioni – ha ammesso – Ho cercato di dare prospettive e colori diversi alla mia voce. Sono molto contento del risultato e lo rifarei sicuramente di nuovo, come non accadeva da 13 anni».

“Pazza musica” con Elodie è il nuovo singolo da venerdì 26 maggio, che ci accompagnerà nelle lunghe sere d’estate; è la prima volta insieme di Marco Mengoni ed Elodie, un inno alla libertà, un invito ad assaporare il piacere di lasciarsi andare e non pensare più a niente. L’immaginario di libertà e leggerezza è presente anche nel videoclip, che richiama uno stile street, con dei riferimenti all’attitudine tipica del block party.

«Con Elodie ho in comune l’ansia e speriamo che la musica ci porti bene», ha apostrofato l’artista.

«Oltre all’amicizia con Marco, c’è anche un grande stima artistica – ha aggiunto la cantante – Era da tempo che parlavamo di collaborare, ma non eravamo mai riusciti a concretizzare questo desiderio: ci ha permesso di conoscerci meglio».

L’album prosegue con “Incenso”: una ballad classica sporcata con elementi come synth, vocoder, per darle un carattere più spinto. La quinta traccia è “Un’altra storia, una canzone” e prosegue con “In tempo”, un brano dalle sonorità elettroniche minimali unite agli archi di Rob Moose.

«Ho pensato, vissuto e scritto questo album analizzando stati d’animo e comportamenti, da quelli più carnali o poco razionali, ma anche quelli abituali e conosciuti – ha osservato – Ho cercato di mostrare una visione filtrata di quel che la natura umana mi ha mostrato».

Il disco prosegue con “Fiori d’orgoglio” (feat. Ernia), dal ritmo travolgente che racconta le difficoltà che si presentano quando si sente il bisogno di tornare sui propri passi dopo gli errori commessi in un rapporto.

“The damned of the earth” ha un testo dalla profonda intensità emotiva che si unisce all’energia e alla forza dell’universo melodico e ritmico, ricco di contaminazioni africane e cori che accompagnano la voce di Mengoni per tutta la durata del pezzo, con una visione chiara della condizione inumana in cui versano gli esseri umani che ancora sono sottoposti a forme nuove di schiavitù. A rafforzare il brano anche l’inserimento di una registrazione originale di un discorso di Nelson Mandela, pronunciato nel 1990 in occasione del suo rilascio dalla prigione sudafricana.

«Il caporalato non è solo un problema italiano: l’Europa è sicuramente più avanti di noi – ha riflettuto – Ci sono tantissimi temi all’interno di questo pezzo e io stesso ne sono rimasto sorpreso per quanto trattato: dobbiamo continuare ad essere uomini liberi ed è giusto capire sempre e non distaccarmi dalla realtà nella società che vivo io, e che sento dagli altri».

Dell’album fa parte anche “Due vite” con cui Mengoni ha vinto l’ultimo festival di Sanremo e si è classificato quarto all’Eurovision Song Contest, che ha già raggiunto il doppio disco di platino.

Con 13 anni di carriera, Marco Mengoni è pronto a ripartire quest’estate live con “Marco negli stadi”, il suo primo tour nei principali stadi italiani: è infatti atteso a giugno a Bibione (17, data zero), Padova (20), Salerno (24), Bari (28), e a luglio a Bologna (1), Torino (5), Milano (8) e al Circo Massimo a Roma (15), quest’ultimo un evento unico ed eccezionale in una location deputata ai grandi happening che chiuderà la prossima stagione live estiva.

«Questo tour è una continuazione del precedente ma ci saranno dei cambiamenti dovuti a questo album – ha confessato – Stiamo lavorando ad alcune novità».

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