Marco Visentin presenta “I ditteri” al Bibliopoint Vallauri dentro l’Istituto “Enzo Ferrari”, nell’ambito del Maggio dei Libri

Marco Visentin presenta “I ditteri” al Bibliopoint Vallauri dentro l’Istituto “Enzo Ferrari”, nell’ambito del Maggio dei Libri
Faccio l’insegnante, ma il 10 maggio vado per la prima volta a scuola”. È così che Marco Visentin, docente di filosofia e storia nella vita, presenta scherzosamente l’incontro sul romanzo “I ditteri” che ha scritto, incontro che si terrà per la prima volta in un istituto scolastico, l’Istituto d’Istruzione Superiore Enzo Ferrari, al cui interno è presente il Bibliopoint “Giancarlo Vallauri”, aderente al sistema delle Biblioteche del Comune di Roma.
L’appuntamento, che si inserisce nell’ottava edizione del Maggio dei Libri, ha luogo alle ore 9,00 nell’Aula Magna della scuola, che ha accesso da via Grottaferrata, 76.
Benché all’incontro partecipino alunni delle classi dell’istituto, l’evento è rivolto a tutti, nello spirito di una scuola e di un Bibliopoint aperti al territorio.
Quelli che seguono sono alcuni estratti delle recensioni sul libro dalla pubblicazione a oggi:
– “Quello che era partito come un mondo molto vicino alla nostra realtà, si rivela altro, il finale ci spiega e ci sorprende, ci lascia con una strana sensazione, che ci spinge a ripercorrere con la mente quanto abbiamo appena letto, con nuovi spunti di riflessione”. (Linda Sisti, Unfolding Roma)
– “’I ditteri’ è una distopia spesso molto abrasiva che mostra l’alienazione e la schizofrenia di una società che assomiglia anche troppo alla nostra”. (Massimo Luciani, NetMassimo Blog)
– “Stile ammaliante e già maturo dell’autore”. (Alessandra Rinaldi, L’Occhio Che)
– “La scrittura di Marco Visentin è scorrevole e diretta”. (Marianna Zito, Modulazioni Temporali)
– “L’oggettivizzazione che l’uomo raggiunge ne I Ditteri quasi terrorizza per poi intrigare, facendo così procedere la lettura ininterrottamente.”. (Flavia Vittorini, Media & sipario)
– “Un libro adatto ad una lettura pensata, ragionata, riflessa”. (Chiara Pompeo, Isola dei Libri)
– “Stile lineare, senza troppi fronzoli, ma dove trovano posto fantasia e sarcasmo, bilanciati finemente tra loro”. (Francesca Buffo, Periodico italiano magazine)
– “La scrittura è curata nei minimi dettagli, si riesce ad entrare nel libro con i pensieri” (Sara Cacciarini, Culturamente)
– “Una scrittura efficace e ritmata” (Riccardo Muzi, EcoDelCinema)
– “Sullo sfondo di teorie e filosofie, i personaggi vivono l’alienazione dell’attuale società.” (Manlio Triggiani, Gazzetta del Mezzogiorno)
– “Prosa ricercata, scabra, dura, feroce e ammaliante” (Gabriele Ottaviani, Convenzionali blog)
Pagina Facebook dell’evento: La prima volta de I ditteri a scuola

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