Massimo Iosa Ghini lancia il progetto per la creazione di una nuova maschera protettiva in grado di far fronte alla situazione emergenziale dell’epidemia da COVID-19.
La prima fase è stata la creazione di un nuovo team che riunisce professionisti provenienti da vari settori e che mira ad applicare alla maschera una tecnologia che protegga le persone dai virus.
Le infezioni nell’attuale contesto CODIV-19 hanno evidenziato la necessità di avere nuovi scudi di protezione, e l’intento del team Iosa Ghini è di sviluppare un prototipo di maschera immediatamente pronta per essere industrializzata.
“In questo periodo di emergenza sanitaria, dove tutti devono limitare le interazioni tra persone e dove gli spazi sembrano disabitati, ci sono molti fattori da considerare” – spiega Massimo Iosa Ghini – “Qualsiasi ambiente deve essere ripensato e riprogrammato e con loro anche il nostro modo di interagire e i nostri comportamenti. Viviamo la maggior parte del nostro tempo in spazi interni e l’unica necessità vera al momento è quella di andare nei supermercati. In tempo di coronavirus dobbiamo fare i conti con gli spazi che non sono stati pensati per la quarantena. Ad esempio oggi è raro avere lo studio, e invece dovendo dedicarci allo smart working siamo alla ricerca di una superficie per il nostro computer. Adesso abbiamo il tempo di curare, rifinire la casa che prima guardavamo con distrazione, riscopriamo funzionalità che si erano perdute.”
Continua Iosa Ghini “Il design deve dare il suo contributo e la responsabilità del designer è quella di condividere soluzioni tangibili. Ho pensato di progettare una nuova maschera, esteticamente piacevole, facile da usare e soprattutto che possa essere utilizzata ripetutamente”.
La nuova maschera pensata da Massimo Iosa Ghini è trasparente, in grado di creare un ponte sociale immateriale tra le persone, permettendo ancora le relazioni umane in questo periodo in cui è difficile instaurare dialoghi e contatti.