Mattia Cigalini e Enrico Zanisi Duo in concerto al Bar Italia Jazz Club di Cassino – Sabato 13 Aprile 2013 ore 22:00 Bar Italia Jazz Club, CASSINO, Corso della Repubblica 106.
“Il duo si produrrà in brani originali caratterizzati da una personalissima sonorità di stampo moderno, che non disdegneranno l’uso di effettistica elettronica. Alcuni fra i brani saranno estrapolati dal repertorio di famose pop-stars odierne, mentre invece altri saranno estrapolati da una scelta di tradizionali standards jazzistici che sapranno portare il calore e la vivacità tipici del jazz club.”
Un incontro inedito e prezioso, quello tra Mattia Cigalini ed Enrico Zanisi, e forse inevitabile. Mattia Cigalini è un esponente di primo piano della nuova generazione di jazzisti italiani, a livello mondiale. Nato nel 1989, Mattia si esibisce in pubblico fin dall’età di dodici anni, secondo uno stile personale ed inconfondibile. La sua fluidità nel fraseggio e la sonorità, di notevole impatto, hanno già trovato nei pubblici di tutto il mondo, specialmente in Giappone, degli entusiasti ammiratori. Tra i musicisti che hanno suonato con lui, segnaliamo Stefano Bollani, Paolo Fresu, Uri Caine, Danilo Rea, Tom Harrell, Randy Brecker, Dave Kikoski, Victor Lewis, Francisco Mela. Reduce da un tour negli Stati Uniti, sta per pubblicare il nuovo album “Beyond” (CAM Jazz), già presentato in anteprima in alcuni dei più prestigiosi Festival europei. In tale ambito espressivo va vista l’unione con Enrico Zanisi, il talentuoso pianista romano vincitore del referendum “Top Jazz 2012” come miglior nuovo talento. Vincitore di diversi concorsi nazionali e non solo, sta per pubblicare il suo secondo disco di brani originali, Life Variations, in trio con Alessandro Paternesi alla batteria e Joe Rehmer al contrabbasso, prodotto dalla Cam Jazz e presentato al 12 Points Festival di Dublino. Zanisi può già vantare collaborazioni di grande prestigio, tra le quali Sheila Jordan, David Liebman, Andy Sheppard, Javier Girotto, Giovanni Tommaso, Ares Tavolazzi, Ettore Fioravanti, Fabrizio Bosso e tanti altri. Il duo si produrrà in brani originali caratterizzati da una personalissima sonorità di stampo moderno, che non disdegneranno l’uso di effettistica elettronica. Alcuni fra i brani saranno estrapolati dal repertorio di famose pop-stars odierne, mentre invece altri saranno estrapolati da una scelta di tradizionali standards jazzistici che sapranno portare il calore e la vivacità tipici del jazz club.
MATTIA CIGALINI (sax)
Saxofonista, Compositore. Classe 1989, si esibisce in concerto dall’età di soli 12 anni ed insegna musica dall’età di 15. Per la critica europea specializzata, uno dei più grandi talenti della nuova generazione di musicisti. Diplomato al Conservatorio “G.Nicolini” di Piacenza con il massimo dei voti, vince vari premi e concori internazionali (Premio “L.Zorzella” come “Miglior Nuovo Talento”, Premio Internazionale Massimo Urbani, e tanti altri). Registra il suo primo album da leader a 18 anni: “Arriving Soon” commissionato dal colosso discografico giapponese “Pony Canion”, con Tullio De Piscopo, Fabrizio Bosso, Andrea Pozza e Riccardo Fioravanti. L’album si aggiudica il premio come “Miglior album Jazz del 2010” nella classifica mondiale della rivista giapponese SWING JOURNAL. “Arriving Soon” è stato inoltre votato come miglior album del 2010 da una giuria di critici e giornalisti per la rivista JAZZIST AWARD 2010 (“100 Greatest Album”), e premiato dalla rivista MUSICA JAZZ con l’assegnazione del noto bollino “Consigliato da Musica Jazz”. Nell’Ottobre del 2009 compie il suo primo Tour in Giappone, riscuotendo un grande successo di pubblico e critica. Recensioni entusiastiche furono pubblicate su riviste italiane, francesi (Jazz Hot, SoundWax) ed Inglesi. Raggiunge la maturità artistica con “RES NOVA”, il secondo album registrato nel 2011 per pubblicato da EMI-MyFavorite. “RES NOVA” è stato presentato ufficialmente durante UMBRIA JAZZ Festival 2011 (dove Cigalini è stato artista più giovane ad esibirsi), con grandissimo successo di pubblico e critica specializzata. Umbria Jazz ha in seguito scelto sue composizioni la speciale Umbria Jazz Compilation, dedicata al 150° anniversario dell’Unità d’Italia, contentente anche un suo arrangiamento dell’Inno Nazionale. Il suo nuovo album “BEYOND”, di imminente uscita per la prestigiosa casa discografica CAM JAZZ, è stato presentato in anteprima europea al Festival Internazionale di Münster (Germania), uno dei festivals più importanti d’Europa, registrando il Sold-Out (“tutto esaurito”). Nel 2013 Cigalini si esibisce a New York, invitato da alcuni musicisti americani per suonare assieme a loro, con concerti e partecipazioni al fianco di Curtis Lundy, Richard Johhson, Eric Kennedy, Frank Lacy, Alex Sipiagin, Donald Edwards, Orrin Evans, e tantissimi altri in alcuni dei più importanti jazz club di Manhattan. E’ frequente ospite di vari programmi televisivi RAI, Mediaset, TV Nazionale del Vaticano, RSI TV (Svizzera), BBC (UK), oltre che di svariati programmi radio. Rilascia interviste per riviste di moda quali VOGUE, GQ, popolari riviste quali GENTE, Famiglia Cristiana, Panorama, e quotidiani Nazionali (Repubblica, Corriere della Sera). Attualmente è docente di Saxofono Jazz presso l’Accademia del Suono di Milano, e presso la “Swiss National Music Accademy” in Svizzera. Collabora con i più grandi artisti italiani ed internazionali (Tom Harrell, Uri Caine, Randy Brecker, Stefano Bollani, Paolo Fresu, e tantissimi altri) esibendosi nei più famosi teatri, feastivals e sale da concerto in Europa e nel mondo. Nel 2011 viene nominato “Ambasciatore per i Diritti Umani” da ONLUS – Associazione per i Diritti Umani. Dal 2013 è Direttore Artistico di “Val Luretta Jazz”, Festival con annessi seminari di musica jazz, che si svolgerà ad Agazzano (PC) nel suo paese di residenza. Mattia Cigalini è Endorser Ufficiale dei saxofoni YAMAHA (dal 2010), e delle ance Vandoren.
ENRICO ZANISI (piano)
Provengo da una famiglia di musicisti, mio padre flautista e mia madre pianista entrambi diplomati. Il pianoforte era in casa, un piccolo verticale che mia madre usava per impartire lezioni ed io ero abituato ad ascoltare musica di qualsiasi genere anche se prevalentemente classica. Non ricordo ovviamente il momento esatto, ma venne un giorno in cui decisi di conoscere meglio quel bel mobile in salone. Cominciai a riprodurre brevi melodie, quelle classiche canzoncine che ti vengono insegnate alla materna; mi accorsi di avere intuito e soprattutto mi divertivo molto. I miei mi fecero cominciare il percorso classico con un ottimo insegnante che mi vedeva una volta a settimana; non era difficile imparare la tecnica, come non lo era leggere la musica degli autori classici, perciò passavo molto più tempo a suonare Remo Vinciguerra o a strimpellare qualsiasi cosa che mi passava per la testa. Ho praticato musica da camera fin dagli 8 anni, in duo con violino, flauto, in trio con violino e violoncello, in piccolo ensamble, orchestra; ho ricordi meravigliosi di pomeriggi passati con altri ragazzi a suonare e a giocare a pallone mentre i genitori preparavano le merende. Il contatto con il pubblico fu quasi immediato: iniziai a partecipare ai concorsi e ad esibirmi con le formazioni con cui provavo a casa per abituarmi a imparare a memoria il repertorio e a non aver timore di suonare di fronte ad una platea o ad una giuria. Tra i vari concorsi che ho vinto con un Primo Premio Assoluto ricordo il Piccole Mani di Perugia dove eseguii le Kinderszenen di Schumann e l’Ama Calabria, concorso di una certa rilevanza per giovani pianisti, dove suonai la Suite Bergamasque di Debussy che contiene anche il famoso Claire de Lune. Con mio padre abbiamo girato un po’ tutta l’Italia per i concorsi, e siamo stati anche all’estero quando per esempio mi aggiudicai in trio con violino e violoncello il terzo premio al Concorso Internazionale Jugendmusiziert. Oltre alla musica classica non perdevo occasione per suonare “le mie cose”, per scriverle e sentirle con un programmino facile che mio padre aveva installato sul computer di casa. Sognavo di diventare una rockstar: tra la fine delle elementari e l’inizio delle medie avevo messo su un gruppo con cui suonavamo i Dream Theater, gli Emerson Lake and Palmer, i Genesis e i Led Zeppelin. Ero un fan dei Nomadi, l’unica band italiana a piacermi e scrissi anche qualche canzone poi cestinata per la vergogna. Il jazz. Credo che i miei genitori un giorno si fecero una domanda: ma se nostro figlio invece di studiare Bach suona sempre quello che gli pare, scrive, improvvisa, perché non gli proponiamo un’altra strada? Da musicisti e da insegnanti capirono subito la direzione che stavo prendendo. Mi tolsero dalla scuola calcio e mi iscrissero ad un corso di Jazz presso una scuola di musica; ma in un anno appresi a malapena la differenza tra una scala lidia e una misolidia. I Dream Theater erano comunque il mio sogno, il jazz era una musica vecchia, da ballo. Decisi però di andare fino in fondo alla faccenda, e spronato dai miei tentai l’ammissione a Siena Jazz: con mia grande sorpresa sono state le due settimane più intense della mia vita. Avevo 15 anni, ero da solo in una città meravigliosa ed ero a contatto con centinaia di studenti più grandi di me e con i migliori jazzisti italiani: non avevo dubbi, avrei fatto il jazzista e basta con il power metal! Gli anni che seguirono furono entusiasmanti. Studiai con Marco Di Gennaro, pianista e insegnante fantastico, mi insegnò praticamente tutto in nove mesi. Frequentai i corsi estivi della Saint Louis per tre volte e Umbria Jazz (dove ottenni una borsa di studio di 10.000 dollari per frequentare la Berklee) studiando con Kenny Werner, Marvin Stamm, Joey Calderazzo, Phil Markowitz, Larry Grenadier e tanti altri giganti del Jazz. Nel frattempo mi sono diplomato in pianoforte classico con il massimo dei voti e la lode a L’Aquila sotto la guida di Walter Fischetti. M’iscrissi a concorsi jazzistici: secondo posto al Premio Roma Jam Session, primo premio al Concorso di composizione ed esecuzione pianistica Franco Russo, borsista al Premio Massimo Urbani, Primo Premio e Premio del Pubblico al Concorso Nazionale per Nuovi Talenti del Jazz Italiano Chicco Bettinardi, Primo Premio al Vittoria Rotary Jazz Award concorso indetto dal celebre sassofonista Francesco Cafiso. Nel 2009 sono stato anche ammesso alla Manhattan School of Music di New York; nello stesso anno ho inciso il mio primo disco (Quasi Troppo Serio, prodotto da Nuccia e distribuito da Egea) in trio con Ettore Fioravanti alla batteria e Pietro Ciancaglini al contrabbasso. Da bravo ragazzo ho finito le scuole superiori e mi sto per laureare in Jazz al Conservatorio Licinio Refice di Frosinone. Sta per uscire il mio secondo disco di brani originali, Life Variations, in trio con Alessandro Paternesi alla batteria e Joe Rehmer al contrabbasso, prodotto dalla Cam Jazz. In questi sette anni di jazz ho avuto il piacere di collaborare con musicisti fantastici ognuno dei quali mi ha stimolato a studiare e a ricercare formule personali di espressione musicale, con la più sincera umiltà e grande passione possibili: Sheila Jordan, David Liebman, Andy Sheppard, Stefano Di Battista, Javier Girotto, Giovanni Tommaso, Francesco Cafiso, Ares Tavolazzi, Pietro Ciancaglini, Ettore Fioravanti, Daniele Scannapieco, Fabrizio Bosso, Anthony Pinciotti, Roberta Gambarini, Massimo Nunzi, Marco Siniscalco, Dario Deidda, Gabriele Mirabassi et al.
Tra i nomi annunciati nel Mese di Aprile figurano: Jerry Popolo, Mattia Cigalini, Enrico Zanisi, Claudio Romano, Antonio De Luise, Daniele Germani e numerose altre formazioni. Il programma completo è visibile sulla pagina facebook dell’Associazione “Jazz e Libertà”.
La programmazione prevede concerti ogni Sabato con inizio alle ore 22:00 e ad INGRESSO LIBERO!!!
INGRESSO LIBERO – PRIMA CONSUMAZIONE EURO 5 – Gradita la PRENOTAZIONE.
Informazioni:
Bar Italia Jazz Club
Corso Della Repubblica 106, Cassino (FR)
uscita autostrada A1: Cassino
Tel.: 3898817023
e-mail: jazzeliberta@gmail.com
Associazione culturale ” Jazz e Libertà”
e-mail: jazzeliberta@gmail.com
Twitter: www.twitter.com/JazzeLiberta
Per seguirci su Facebook: www.facebook.com/jazze.liberta
Direttore artistico: Roberto Reale