Meglio le tempeste, la mostra con le opere di Roberto de Pinto, Oliviero Fiorenzi, Jimmy Milani, Flaminia Veronesi allo spazio Le Misure di Cervia

MEGLIO LE TEMPESTE

Roberto de Pinto, Oliviero Fiorenzi, Jimmy Milani, Flaminia Veronesi

a cura di Viola Emaldi, Gioele Melandri e Alex Montanaro

29 giugno – 31 agosto 2024

Le Misure di Cervia | Favilla

via Circonvallazione Sacchetti 148, Cervia (RA)

Lo scorso 28 giugno ha inaugurato Meglio le Tempeste, progetto espositivo che apre l’attività culturale no-profit di Favilla presso lo spazio Le Misure di Cervia, visitabile su appuntamento fino al 31 agosto 2024, con opere di Roberto de Pinto, Oliviero Fiorenzi, Jimmy Milani, Flaminia Veronesi. 

Dato il contesto, si tratta di una mostra, dedicata al viaggio in mare come metafora della ricerca interiore, all’integrità del pensiero e all’idea umanistica di Fortuna come aiuto agli audaci, siano essi artisti o navigatori. In questo senso, la prima mostra di Favilla rende omaggio alla città che la ospita, usando le parole di Simone Bianchetti, giovane eroe, velista e poeta cervese, la cui passione per le traversate solitarie diventa simbolo di una vita audace, spesa in continua sfida, alla ricerca incessante della propria identità. Come scrive nei suoi diari di viaggio “I problemi che si incontrano in mare sono veramente poca cosa rispetto a quelli che si ha la sventura di affrontare a terra. Meglio le tempeste”.

A livello concettuale, il mare diviene lo strumento magico tramite cui costruire una narrazione che deriva inevitabilmente in altri topoi e in cui le opere degli artisti costruiscono un circuito non privo di felici increspature, frizioni, contraddizioni e differenze. A tal scopo, in questa sede non si è voluto restituire un’immagine didascalica o particolarmente emancipata dello stesso, quanto più evocare l’insieme di sensazioni – antitetiche e contraddittorie – che questo luogo può suscitare.

Spaventoso e affascinante. Indomabile, misterioso, abissale, ma anche placido, assolato e statico. Un luogo dove possono convivere i pensieri più alti e gli istinti più brutali.

Seguendo questa filosofia, i curatori Viola Emaldi, Gioele Melandri e Alex Montanaro hanno scelto di invitare Roberto de Pinto, Oliviero Fiorenzi, Jimmy Milani e Flaminia Veronesi: quattro giovani ed affermati artisti visivi italiani la cui ricerca trova interessanti affinità con la tematica espositiva simboleggiata dagli elementi dello spazio aperto.

Al centro della ricerca di Roberto de Pinto (Terlizzi, 1996) c’è il corpo, un autoritratto che è inno alla Mediterraneità, con tutto il suo bagaglio di sensualità, calma melancolica, sudata ed umida, disinibita e complice.

Clima, territorio, cultura rurale e popolare come ombre si proiettano sulle figure dipinte ad encausto, tecnica che costituisce una parte fondamentale del lavoro che qui presenta in una collezione dal piccolo formato.

Il motore poetico delle opere presentate da Oliviero Fiorenzi (Roma, 1991) è il vento, che investe lo spazio con opere leggere quanto monumentali: si tratta di aquiloni, installazioni scultoree pensate e mosse da una ricerca dell’imprevedibile, e di una variabilità che finisce, come dichiara l’artista, con il modificare opera, sfuggendo completamente al suo controllo.

I dipinti di Jimmy Milani (Savigliano, 1995) sono caratterizzati da un conflitto tra razionalità e intuizione. La ricerca di Milani è caratterizzata da un confronto critico con la tradizione pittorica e da una passione per la composizione. In questo caso presenta un’opera realizzata site specific che rivela il suo interesse legato alla linea dell’orizzonte, all’idea di confine che si innesta tra micro e macro cosmo, dove l’infinitamente piccolo e l’infinitamente grande si confondono. Così, l’opera tende a superare i limiti della tela. Artista poliedrica ed eclettica, Flaminia Veronesi (Milano, 1986) declina qui la sua poetica a livello scultoreo, presentando una piccola collezione di creature marine policrome, preziose come oggetti da Wunderkammer e grandi come puppets, comunque intrise di riferimenti culturali classici e di mitologia, dove psiche e natura si intrecciano svegliando il nostro inconscio collettivo attratto da un immediato appagamento estetico.

FAVILLA è un progetto no profit nato nel 2024 con sede a Cervia, a due passi dal mare, un ambiente di passaggio dedicato alla ricerca artistica contemporanea, la cui organizzazione si concentra su linguaggi multidisciplinari mettendo in scena un programma di mostre, performance e progetti off site. Favilla sostiene artisti emergenti ed affermati, è una piattaforma vivace per il dialogo e l’espressione artistica, un ambiente di passaggio per dare espressione a ricerche sperimentali. Favilla vuole promuovere un dialogo aperto e inclusivo con il pubblico e il territorio, esplorando tematiche contemporanee e offrendo nuove prospettive sulla relazione tra arte, individuo e società. Tali caratteristiche trovano eco anche in una nuova generazione, alla ricerca di nuovi ambienti, di nuove modalità di relazione con il mondo e di interpretazione della propria identità, sia individuale che collettiva. Favilla è un progetto diretto da Alex Montanaro, ospitato e supportato da Le Misure, promosso da MAGMA Aps con il supporto curatoriale di Viola Emaldi e Gioele Melandri.

Informazioni

La mostra è visitabile su appuntamento: hi@spaziofavilla.it | + 39 329 2908680

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