Mi chiamo Omar. Un appuntamento imperdibile per lo spirito ed il palato. OSSERVATORIO PALESTINA presenta MI CHIAMO OMAR, Spettacolo Teatrale e Cena
Un’intervista lunga e accorata al protagonista Omar Suleiman ha condotto alla scrittura di uno spettacolo che, sin dalla sua struttura scenica vuole riportare la potenza della comunicazione orale: su un telo che “filtra le parole” si fanno, in diversa forma, le immagini evocate dal racconto, mentre gli spettatori – invitati a cena, accolti sul palco e immersi nella scena, assistono al tramutarsi di quelle parole in suggestioni che, nell’impossibilità di eguagliare il reale accaduto, diventano disegni, ombre e immagini rarefatte. Lo stupore, poi, quando si scopre che quelle immagini trovano riscontro, se non nella realtà puntuale di quei ricordi, nella realtà emotiva di chi li custodisce e se ne “commuove”. Una memoria delicata infonde ammirazione e insieme un senso di inadeguatezza, è più forte di qualsiasi denuncia politica o filosofica ; parla di una casa in un remoto villaggio della Palestina, terra di battaglie e soprusi e violenze, di cui quasi nel racconto non c’è traccia, se non come melanconico sottofondo nella consapevolezza di chi ascolta. Viene mostrata una vita quotidiana, lontana, altra, lenta , primordiale, da osservare e ascoltare, per uscire dalla convinzione che il proprio sia l’unico mondo possibile, l’unico plausibile. Omar cammina e attraversa due mondi e non ha più modo di fermarsi! Ciò lo rende speciale e capace di una visione che supera di gran lunga quella di chi vive chiuso nella sua realtà; perchè ogni mondo presuppone le verità che cerca di dimostrare e cammina in tondo, tornando ottusamente al punto di partenza, come immobile. [Luisa Guarro]
In questo spettacolo si cucina in scena alla fine vengono offerte allo spettatore le pietanze cucinate e da bere : posto unico € 20
dal giovedì al sabato ore 21:30 – domenica ore 18