Michele Canalini – “La ricreazione a distanza. Una manica di studenti alle prese con quei pezzi di insegnanti”
Michele Canalini presenta un’opera a metà strada tra romanzo e saggio, in cui trovano spazio anche delle emozionanti digressioni autobiografiche. L’autore offre uno spaccato di quello che significa essere insegnanti ai giorni nostri, dalle questioni di cui si fanno carico alle responsabilità educative e formative del loro ruolo.
«Ecco il motivo per cui dormo poco e male, anzi non dormo quasi per niente. Nella più totale libertà personale della quarantena domestica, avrei potuto fregarmene di tutto e di tutti e vivere nel più assoluto e disinibito ozio. Invece, da quando è cominciata la chiusura forzata, è nato questo mostro che mi dice cosa fare ogni giorno».
“La ricreazione a distanza. Una manica di studenti alle prese con quei pezzi di insegnanti” di Michele Canalini unisce i generi della narrativa e della saggistica per raccontare il mondo odierno dei docenti, alle prese con tanti problemi tra cui una pandemia che ha fermato tutto, in parte anche l’istruzione.
Nei capitoli dedicati al romanzo, scandito in otto giornate e narrato in prima persona, si racconta di un insegnante del liceo impegnato nei primi, delicati giorni di scuola, quando si devono conoscere i nuovi alunni e allo stesso tempo si deve portare avanti il rapporto con gli studenti che stanno per concludere il loro percorso liceale. Il protagonista è diviso tra l’amarezza per una professione che non viene considerata nella sua importanza e la passione per il suo ruolo di educatore, che emerge quando riesce a fare breccia nella mente e nel cuore di un alunno. Egli è decisamente frustrato e a volte si perde in divertenti elucubrazioni in cui con cinismo e una punta di crudeltà immagina di ribellarsi ai ragazzi strafottenti e ingrati, o anche ai viscidi e invidiosi colleghi. Nei capitoli dedicati al saggio, invece, l’autore presenta la cronaca dell’evoluzione della scuola italiana sullo sfondo della nostra Storia, dal 1859 ai giorni nostri – «Quella che ho raccontato, parallelamente alla storia della scuola, è la storia del nostro Paese, incisa sulla pelle tramite le cicatrici dei nostri nonni». Le due sezioni del testo si intrecciano tra loro e spesso ad unirle sono delle parole chiave che trovano approfondimento anche in una terza parte, in cui Canalini inserisce degli episodi autobiografici sulla sua formazione di uomo e di docente.
Il malinconico e sarcastico protagonista si confessa in un emozionante flusso di coscienza, intervallando i suoi ricordi personali con associazioni libere, con reminiscenze di storie lette su libri che lo hanno ispirato e con riflessioni sul mondo di oggi, lucide e in parte surreali, in cui non manca un’immersione nelle sue insicurezze e nelle sue folli idiosincrasie. Tra precariato, bullismo, bisogno di inclusività e il difficile approccio alla didattica a distanza, un’opera intelligente e profondamente attuale, dai risvolti dolceamari.
SINOSSI DELL’OPERA. Con questo libro, Michele Canalini illustra al lettore qual è il ruolo dell’insegnante nella società odierna e quali sono stati i processi normativi e sociali che hanno portato all’affermazione dell’istituzione scolastica come inclusiva e accessibile. Per farlo, l’autore si serve di due generi letterari: il saggio, che racchiude la sezione storica, e il romanzo, in cui non mancano elementi di autofiction e psicanalisi.
Casa Editrice: Kimerik Edizioni
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 286
Prezzo: 16,00 €
BIOGRAFIA DELL’AUTORE. Michele Canalini è nato a Pesaro nel 1974. Laureato in Lettere moderne e, successivamente, in Filosofia, oggi lavora come insegnante in un istituto professionale della Lunigiana. Da anni redattore e collaboratore presso varie riviste, anche online, ha pubblicato la sua tesi di laurea intitolata “Leopardi e l’angoscia” per Edizioni Quattroventi – vincitrice del concorso Città di Pontremoli 2016 – e nel 2018 “L’insegnante di terracotta. La Buona Scuola… e poi?” per Mimesis Edizioni. È inoltre autore della serie di podcast “Eredi. Storie di talenti e fatalità”, presenti sulle principali piattaforme di streaming.
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