Si scaldano i motori per la dodicesima edizione di Miss Trans Europa, il concorso di bellezza e portamento con risvolti sociali, ideato ed organizzato da Stefania Zambrano, attrice cinematografica e teatrale, produttrice, influencer, icona del movimento Lgbtqi italiano (gay, lesbiche, trans, queer e gender non conforming e intersessuali), con la fattiva collaborazione di Luigi Papacciuoli, Fabio Cappelli, Marika De Martino e il contributo di Federica Abate.
Due le serate previste presso il Teatro Troisi di Napoli (via Leopardi, 192), nei giorni 8 e 9 settembre, a partire dalle ore 20,30: un’occasione per trascorrere due giorni in totale allegria e divertimento, ma anche un valido pretesto per discutere e riflettere sui diritti del mondo LGBT.
Ventotto le concorrenti in gara, provenienti da tutta l’Europa, che dovranno aggiudicarsi la corona e lo scettro della Trans più bella d’Europa. La manifestazione vedrà la partecipazione di ospiti, personaggi del mondo dello spettacolo, della musica, della politica, di Tik Tok, una giuria composta da giornalisti, blogger influencer, personalità del mondo della cultura e un parterre di tutto rispetto.
“Sono molto delusa e amareggiata dal comportamento del Comune di Napoli, che prima ha promesso il suo appoggio e il suo apporto, e che, poi, alla resa dei conti, ha detto di non avere i fondi necessari e disponibili e di non poterci garantire nulla, inoltre ho preso atto della loro inesperienza e della loro superficialità” – dichiara, delusa, la Zambrano. “Invece voglio ringraziare i miei sponsor, tutte le persone che mi sostengono da sempre, soprattutto i signori Antonio e Margherita di Piccole Magazine e Piccole Trasgressioni, con mia grande soddisfazione ho voluto confermare alla conduzione la vulcanica, briosa ed esplosiva Sofia Mehiel la Papessa, mentre la nostra madrina sarà ancora una volta Stephany De Castro. Ho scelto Floriana Rodriguez come valletta della manifestazione per portare alla ribalta un fatto di cronaca di cui è stata protagonista, che trovo inaccettabile e che porteremo alla ribalta proprio nei giorni del Miss Trans Europa. Per quest’edizione saranno con noi anche Regina Satariano, presidente dell’Associazione Consultorio Transgender, e il prof. Paolo Valerio, Presidente dell’ONIG – l’Osservatorio Nazionale sulle Identità di Genere – e della Fondazione Genere, Identità e Cultura”. Nel corso della due giorni si affronteranno anche delle tematiche scottanti, trattate, però, con leggerezza e buonsenso tra cui il clima di guerra e di distruzione che si respira attualmente, basti pensare agli scontri in Ucraina e i contrasti tra l’Iran e Israele, un messaggio di solidarietà e di comprensione per quello che è successo alla Vela Celeste di Scampia, un plauso per i numerosi gesti di solidarietà del rapper Geolier, che si sta dimostrando un artista dal grande cuore, inoltre si parlerà del caso scoppiato durante le recente Olimpiadi in Francia a proposito della campionessa olimpica di pugilato Imane Khelif, fatta passare per giorni e giorni come una transgender, e si farà un focus sulle unioni civili e sul diritto alle adozioni da parte di coppie gay. “Sono contenta e soddisfatta di questa mia creatura, che rappresenta anche un’occasione per lanciare dei messaggi sociali molto validi e per parlare dei nostri diritti, dell’omofobia, della trans fobia e delle tante cattiverie fatte nei nostri confronti. Vorrei che tutta la comunità Lgbt potesse stare in un Paese accogliente, in cui vivere in modo sereno, senza sentirsi condannati, umiliati o rifiutati non solo dalla società, ma anche dai propri familiari.
Durante la manifestazione presenterò in anteprima Semplicemente Stefania – La mia vita è una sfida, un libro scritto a quattro mani con Enzo Morzillo, in cui si conoscerà il vero volto di Stefania, con le sue gioie, i suoi dolori, il suo passato, il suo presente, il suo futuro, i suoi amori, le sue battaglie a favore dei diritti sociali e la sua bella e numerosa famiglia. Ma non solo, si annuncerà anche l’uscita nelle sale cinematografiche de La Cultura non è Camorra”, un docufilm per la regia di Ciro Grieco con le riprese del fotografo Leandro Felicioni e prodotto dalla sottoscritta.
Il documentario, pieno di momenti dolorosi ed emozionanti, si propone l’obiettivo di trasmettere alle nuove generazioni un messaggio di legalità e vuole sensibilizzare i giovani che la camorra non è cultura.
Un messaggio molto difficile e delicato, ma, purtroppo, sempre attuale e problematica, sono anni che penso a questo progetto, mi auguro di aver fatto un buon lavoro. Voglio far comprendere ai giovani che la camorra non rappresenta la nostra cultura. È un onore portare storie drammatiche e significative sul grande schermo, sperando di fare la differenza” – ha affermato la Zambrano.