I Mojoshine sono una open rock band che nasce nella Marsica Abruzzese nel 2014. Il gruppo è attualmente composto da Patrizio De Luca (voce/chitarra/testi), Maria Loreta Forgione (voce/testi), Mattia Sabatini (batteria), Pierpaolo Battista (chitarra) e Toni Di Marzio (basso).
L’abrasiva matrice alternative rock del combo, si fonde con atmosfere e suggestioni che affondano le radici in territori, a volte più paludosi e sconnessi, ed in altri più liquidi e profondi. Le liriche cantate in italiano, attraverso l’utilizzo di metafore e figure retoriche, disegnano suggestioni comunicative sempre in bilico tra un’espressività diretta ed un quasi celato simbolismo traslato, ricco di significati, figlio della loro provenienza geografica.
Dopo alcuni cambi di formazione, che consentono alla band di scolpire in maniera più organica e diretta il proprio concept sonoro, vede la luce il primo album “La Colpa Non E’Tua” edito nel Gennaio 2019. Il disco è una commistione caleidoscopica in costante equilibrio tra Alternative, Rock,Post Grunge e Psichedelia.
Grazie a questo lavoro discografico la band inizia una intensa attività live che li porterà a condividere il palco con nomi noti della scena alternativa italiana.
Nel 2022 i Mojoshine entrano nel roster di Overdub Recordings. Il sodalizio artistico tra le due entità porterà la band alla produzione del secondo full lenght, previsto per il 2023, che verrà registrato da Andrea Maceroni (Bram Stalker) presso il suo Slam Studio di Corvaro (AQ) – (www.slamstudio.it).
I Mojoshine sono un’entità artigianale incisa a mano. I loro brani parlano e suonano di apnee nel vivere, di riavvicinamento al respiro. Abituare i sensi all’abisso, per riuscire, poi a non svendersi in superficie.
Abbiamo intervistato la band per saperne di più sul nuovo disco “Parto Naturale”.
Come è nata l’idea di formare la band? Qual è la storia dietro il vostro incontro e la decisione di fare musica insieme?
La passione unisce e abbiamo quindi deciso di provare a farne qualcosa. La band ha cambiato elementi spesso e solo attraverso una primitiva motivazione cerchi di andare avanti e a cambiare naturalmente forma, non sostanza.
Parliamo del vostro processo creativo. Quali sono le fonti principali di ispirazione per la vostra musica e come avviene la collaborazione all’interno del gruppo?
L’ispirazione è ovunque, ti guardi attorno e ti lasci risucchiare. Sta nella curiosità, nel punto dal quale osservi tutto ciò che ti orbita attorno e dentro. Il nostro processo creativo è carta bianca per tutti, tanto la canzone te lo dice sempre quando è pronta!
Come descrivereste il vostro stile musicale?
Alternative rock fatto a mano, di bottega.
“Parto Naturale” è il vostro secondo album che vuole essere una risposta immunitaria all’indifferenza. Potete condividere con noi l’ispirazione dietro questo lavoro?
C’è una deriva abbastanza evidente nel modo in cui la comunicazione si manifesta. Noi crediamo che un azzeramento decisivo di tutti gli errori che commettiamo come ospiti di questo pianeta possa avvenire solo coprendoci le spalle l’un l’altro, essere attenti alle teste e ai cuori degli altri. Dovremmo iniziare darci un’importanza…diversa, più semplice.
Infine, cosa possiamo aspettarci dal futuro dei Mojoshine?
Onestà, sempre e comunque.