Moncalieri Jazz. Gran finale con l’omaggio a Dizzie Gillespie di Boltro, Bosso, Rava + Orchestra Sinfonica della Rai

Moncalieri Jazz. Gran finale con l’omaggio a Dizzie Gillespie di Boltro, Bosso, Rava + Orchestra Sinfonica della Rai. Il gran finale all’Auditorium Lingotto di Torino, domenica 19 novembre, dedicato a Dizzy Gillespie, che sarà soprattutto un omaggio a Torino e al Piemonte.

Fabrizio Bosso e Flavio Boltro, infatti, musicisti torinesi diventati famosi in tutto il mondo, realizzeranno per l’occasione un concerto/evento che rimarrà nella storia del jazz italiano e internazionale, con la straordinaria partecipazione dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Raidiretta per la prima volta dal giovane Andrea Ravizza, che ne ha curato gli arrangiamenti. Insieme a loro, il decano delle trombe, il super ospite torinese Enrico Rava, comporrà il trio di trombe piemontesi più famose al mondo per rendere l’appuntamento davvero unico.
Nel corso dello spettacolo, “Dizzylosophy” un testo in onore di Gillespie scritto dall’artista Davì Lamastra verrà letto e interpretato, in video, da venti personalità legate a Moncalieri, tra cui il Presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, il cardinal Severino Poletto, l’imprenditore Fabrizio Giugiaro e l’attore Luca Argentero.

A sigillare infine l’omaggio alle eccellenze piemontesi, sarà presente anche un altro testimonial d’eccezione: il prototipo di supercar ‘made in Italy’ ZeroUno, disegnata e realizzata da Italdesign. La serie ultra-limitata di modello presenta il nuovo marchio Italdesign Automobili Speciali che identifica tutte le vetture realizzate in piccola produzione dall’azienda di Moncalieri.

Flavio Boltro

Fin dagli esordi della sua carriera, veniva considerato il “Dizzyno Italiano”.
In un’intervista fatta a Wynton Marsalis su ” Down Beat” nel novembre del 1998, Marsalis designa Boltro come uno dei migliori trombettisti della scena jazz mondiale insieme a: Terence Blanchard, Wallace Roney, Nicholas Payton, Marcus Printup, Roy Hargrove, Tom Harrell.
Flavio Boltro è nato a Torino nel 1961. Immerso nel jazz fin dalla più tenera età, a nove anni inizia a suonare la tromba, seguito dal padre musicista, a tredici anni s’iscrive al Conservatorio Nazionale “G. Verdi” di Torino, dove studia con Carlo Arfinengo. All’età di venticinque anni entra a far parte di una formazione, nota come Lingomania, con Maurizio Giammarco al sax, Umberto Fiorentino alla chitarra, Roberto Gatto alla batteria e Furio Di Castri al basso, che si aggiudicherà per due volte consecutive il premio per il miglior disco e miglior gruppi dell’anno.
Nello stesso periodo collabora con Steve Grosman, in quintetto con Cedar Walton, Billy Higgins e David Williams alla sezione ritmica, ma anche con Clifford Giordan e Jimmy Coob.
Altra importante esperienza é il trio con Manhu Roche e Furio Di Castri, poi in seguito trasformatosi in quartetto con Joe Lovano. Nel 1988 suona con il grande Freddie Hubbard.
Nel 1984 viene eletto “miglior talento” dell’anno dalla rivista Musica Jazz e l’anno successivo miglior musicista dell’anno.
Nei primi anni novanta, forma un quartetto con Antonio Faraó al piano, Manhu Roche alla batteria e Paolino Dalla Porta al basso e si esibisce al Festival di Calvi in Corsica, dove viene notato dal compositore e arrangiatore Laurent Cugny. Nel 1993 è solisti dell’O.N.J, Orchestra Nazionale di Jazz di Parigi.
Dopo questa esperienza durata tre anni, entrerà nel sestetto di Michel Petrucciani e ne farà parte fino al 1999, l’anno della morte del mitico Petrucciani.
Nel 1997 con Stefano Di Battista formano un quintetto con Eric Legnini al piano, Benjamin Hancock alla batteria e Rosario Bonaccorso al basso. Nel 2000 inizia una collaborazione nel quintetto di Michel Portal, e resterà fino al 2005.
Nel 2007 il cantante Gino Paoli realizza un sogno: formare un gruppo con musicisti di jazz, nasce così il quintetto con Flavio Boltro, Roberto Gatto, Danilo Rea e Rosario Bonaccorso e Gino Paoli alla voce.
Alla ricerca dello spirito degli straordinari anni ‘60, omaggiando il trombettista Lee Morgan, Boltro costitusce un nuovo quintetto nel 2012: Joyful, un quintetto All Star, composto da Rosario Giuliani al sax, Pietro Lussu al piano, Andrè Ceccarelli alla batteria e Darryl Hall al basso.
Nel 2008 forma un quartetto italiano con Giovanni Mazzarino al piano, Marco Micheli al basso e Francesco Sotgiu alla batteria.
Attualmente si produce, con Mauro Battisti al basso e Mattia Barbieri alla batteria.
In ricordo del grande Petrucciani Flavio Boltro quartet ” Play Petrucciani”
Andrea Pozza al piano Paolo Ghetti Al basso e Manhu Roche alla batteria

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Andrea Ravizza

 Nato a Torino, inizia gli studi musicali in giovane età. Dopo un primo periodo di intensa attività come arrangiatore jazz, intraprende gli studi di Composizione, che porta a termine al Conservatorio G. Verdi di Torino, con il massimo dei voti e la lode.
Attualmente compone e arrangia principalmente per orchestra, sinfonica e ritmosinfonica, ma anche per orchestra di fiati, big band, solisti, gruppi strumentali e vocali, trasmissioni radiofoniche e televisive, grandi eventi, sigle e pubblicità. È sempre alla ricerca di sonorità rotonde, sofisticate, ricche di forte impatto emotivo, mediante l’interazione tra il
rigore e l’eleganza della musica classica (dal barocco alla contemporanea) e gli spunti provenienti da altri generi musicali, come il jazz e le sue forme derivate, il rock o il tango argentino. Collabora da anni in qualità di compositore e arrangiatore con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Altre collaborazioni includono: I concerti al Quirinale, Filarmonica 900 del Teatro Regio di Torino, Coro dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia – Roma, Gruppi da camera dell’OSN Rai, Orchestra Sinfonica Mitteleuropea, Orchestra A.Gi.Mus, Orchestra Master dei Talenti CRT, Emilia Romagna Festival – Festival di musica classica, Expo 2015 Padiglione 0, Palomar – Television and Film production, La Reggia di Venaria, Comitato Italia 150, Comune di Torino, Museo dell’automobile – Museo Egizio – Torino, Museo Nazionale del Cinema, Associazione DeSono, Italian Sax Ensemble, CNA – Piemonte, La Nuova Arca, MiTo 2014, MiTo 2012, MiTo 2010, Piemonte in Musica, Romanian Athenaeum, Rotary Piemonte, Teatro Stabile, Torino Classical Music Festival, Toroc – Paralimpiadi, Associazione Musica Insieme, Luciano Pavarotti, Zucchero, Lucio Dalla, Arisa, Il Volo, Stacy Francis, Stefano Di Battista e Nicky Nicolai, Fabrizio Bosso, Francesco Cafiso, Carola Cora, Claudio Chiara, Fulvio Albano, JCT Jazz Club Torino, gli 8 Celli di Torino, Paul Sorvino, Steven Mercurio, Jan Latham Koenig, Timothy Brock. Collabora da anni in qualità di compositore e arrangiatore con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Altre collaborazioni includono: I concerti al Quirinale, Filarmonica 900 del Teatro Regio di Torino, Coro dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia – Roma, Gruppi da camera dell’OSN Rai, Orchestra Sinfonica Mitteleuropea, Orchestra A.Gi.Mus, Orchestra Master dei Talenti CRT, Emilia Romagna Festival – Festival di musica classica, Expo 2015 Padiglione 0, Palomar – Television and Film production, La Reggia di Venaria, Comitato Italia 150, Comune di Torino, Museo dell’automobile – Museo Egizio – Torino, Museo Nazionale del Cinema, Associazione DeSono, Italian Sax Ensemble, CNA – Piemonte, La Nuova Arca, MiTo 2014, MiTo 2012, MiTo 2010, Piemonte in Musica, Romanian Athenaeum, Rotary Piemonte, Teatro Stabile, Torino Classical Music Festival, Toroc – Paralimpiadi, Associazione Musica Insieme, Luciano Pavarotti, Zucchero, Lucio Dalla, Arisa, Il Volo, Stacy Francis, Stefano Di Battista e Nicky Nicolai, Fabrizio Bosso, Francesco Cafiso, Carola Cora, Claudio Chiara, Fulvio Albano, JCT Jazz Club Torino, gli 8 Celli di Torino, Paul Sorvino, Steven Mercurio, Jan Latham Koenig, Timothy Brock.

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THE CHAMP to Dizzy

Fabrizio Bosso 4et e Paolo Silvestri Orchestra

“The Champ – to Dizzy”, è il nuovo progetto targato Fabrizio Bosso 4et e Paolo Silvestri Orchestra, omaggio a Dizzy Gillespie.
Dopo il fortunato omaggio a Duke Ellington, Fabrizio Bosso e Paolo Silvestri celebrano un’altra icona della storia del jazz, in occasione del centenario della sua nascita: Dizzy Gillespie, il più grande trombettista dell’era del bebop e uno dei più importanti in assoluto.
Fu mio padre ad accompagnarmi, quando avevo 10 anni, a sentire Gillespie dal vivo – ricorda Fabrizio Bosso. Era un concerto in piazza, ad Aosta, e pioveva molto ma tutti noi eravamo lì ad ascoltarlo lo stesso. Alla fine del concerto, mio padre si avvicinò a Gillespie, facendogli un gesto per fargli capire che suonavo la tromba. Lui si avvicinò, salutandomi affettuosamente, mettendo una mano sulla mia testa. Ovviamente, seppur breve, per me ha significato molto quel gesto. Suonare oggi un omaggio a lui, all’Auditorium “ G. Agnelli ” Centro Congressi Lingotto di Torino in occasione del ventennale del Moncalieri Jazz Festival, sarà per me un’emozione enorme, dalla quale sarà difficile sfuggire.
Quella con Silvestri, è una partnership artistica assidua, cominciata con il primo disco “fondamentale” di Fabrizio, “You’ve changed”, pubblicato da BLUE note nel 2007, passando per il progetto live “Melodies”, fino all’album Duke, uscito nel 2015 per la Verve Universal.
Per The Champ – To Dizzy, l’organico è sostanzialmente lo stesso di Duke, ma con l’aggiunta di ulteriori fiati; l’unione tra il quartetto del trombettista e l’ensemble di Silvestri, ha dato vita a un’orchestra di 14 elementi. È stata scelta, quindi, la dimensione orchestrale, piuttosto che quella delle piccole formazioni. Nella sua carriera, infatti, Gillespie militò in molte orchestre che scrissero la storia del jazz: Cab Calloway, Lionel Hampton, Earl Hines, Billy Eckstine, più le numerose big band a suo nome.

Formazione
arrangiamenti e direzione di Paolo Silvestri
Fabrizio Bosso, tromba
Julian Oliver Mazzariello, pianoforte
Jacopo Ferrazza, contrabbasso
Nicola Angelucci, batteria

Jazz Orchestra:
Claudio Corvini, Fernando Brusco, Sergio Vitale, tromba
Mario Corvini, Enzo De Rosa, trombone
Gianni Oddi, sax alto
Marco Guidolotti, sax baritono
Michele Polga, sax tenore e soprano
Alessandro Tomei, sassofoni, flauto

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Fabrizio Bosso
Fabrizio Bosso inizia a suonare la tromba all’età di 5 anni e a 15 si diploma al conservatorio Giuseppe Verdi di Torino.
Nel 2000 pubblica “Fast Flight”, il primo disco a suo nome. Nel 2002 esce il primo disco degli High Five intitolato “Jazz For More”, al quale seguirà “Jazz Desire” nel 2004, per la prestigiosa Blue Note “Five For Fun” nel 2008 e “Split Kick” per Blue Note Japan nel 2010.
Fin dall’inizio della sua carriera Fabrizio può vantare collaborazioni importanti come, fra i tanti, Gianni Basso, Enrico Pieranunzi, Rosario Giuliani, Charlie Haden, Carla Bley. Con la Blue Note, pubblica nel 2007 uno dei suoi dischi più importanti, “You’ve Changed”, in quartetto e 13 archi magistralmente arrangiati da Paolo Silvestri, con alcuni ospiti come Stefano Di Battista, Bebo Ferra, Dianne Reeves e Sergio Cammariere, al quale deve l’ingresso nel mondo del pop e la sua prima apparizione al Festival di Sanremo.
Sempre con la storica etichetta Blue Note, pubblica anche “Sol”, primo disco della formazione Latin Mood, nata nel 2006 e che condivide con Javier Girotto. Seguirà poi nel 2012 “Vamos”, pubblicato con la Schema Records. Era sempre di Schema Records anche “Handful Of Soul”, ancora con gli High Five, che consacrerà al successo Mario Biondi.
Nel 2010 pubblica “Spiritual”, con Alberto Marsico e Alessandro Minetto con cui pubblicherà anche “Purple” nel 2013, per la Verve/Universal. Nel 2011, un altro punto di svolta: la registrazione, presso gli Air Studios di Londra, dell’album “Enchantment- L’incantesimo Di Nino Rota” con la London Symphony Orchestra e la ritmica di Claudio Filippini, Rosario Bonaccorso e Lorenzo Tucci. Gli arrangiamenti e la direzione sono di Stefano Fonzi.
A un anno di distanza, esce il disco “Face To Face”, per Abeat Record, in duo con il fisarmonicista Luciano Biondini. Nel frattempo, molte sono le partecipazioni a Festival prestigiosi, in Italia e all’estero. In particolare, raggiunge una grande popolarità in Giappone, dove torna sistematicamente con i suoi progetti.
Negli anni, partecipa ancora a Sanremo, sia con Sergio Cammariere che con Simona Molinari, Raphael Gualazzi e Nina Zilli. Molte sono le collaborazioni cross over (come “Uomini in Frac” dedicato a Domenico Modugno e “Memorie di Adriano”, dedicato al repertorio di Celentano) e anche interdisciplinari con “Il Sorpasso”, sonorizzazione dal vivo di un montaggio di immagini tratte dal capolavoro di Dino Risi, o “Shadows”, un omaggio a Chet Baker con Julian Oliver Mazzariello al piano e Massimo Popolizio voce recitante.
Non mancano le partecipazioni di Fabrizio Bosso come solista, insieme a grandi direttori d’orchestra come Wayne Marshall o Maria Schneider, e nella rivisitazione della Bohème dal titolo “Mimì è una civetta”, ad opera di Alessandro Cosentino e nata da un’idea di Cristina Mazzavillani Muti.
Alla fine del 2014, esce l’atteso duo con Julian Oliver Mazzariello “Tandem” (con ospiti Fiorella Mannoia e Fabio Concato) e nella primavera 2015 pubblica “Duke” (entrambi per Verve/Universal), dedicato a Duke Ellington, con il suo nuovo quartetto composto da Julian Oliver Mazzariello, Luca Alemanno e Nicola Angelucci e una sezione di sei fiati. Gli arrangiamenti e la direzione sono affidati al magistrale Paolo Silvestri.
A Maggio 2016, sull’onda dell’incontro in occasione di Tandem e poi del progetto live “Canzoni”, esce il disco con Julian Oliver Mazzariello e Fabio Concato, “Non Smetto Di Ascoltarti”, pubblicato da Warner Music.  Per la collana dedicata al Jazz italiano dell’Espresso registra nuovamente con Alberto Marsico ed Alessandro Minetto coinvolgendo però a far parte del progetto Spiritual la splendida voce di Walter Ricci. Nel corso dell’anno si dedica in particolare al suo Quartetto, con cui realizza numerosi concerti in tutta la penisola ma anche all’estero. In questo intenso tour matura l’idea della pubblicazione di “State Of The Art”, un doppio album live pubblicato, sempre con Warner Music, in Aprile 2017 sia in CD che in vinile.
L’11 luglio, per il Festival Internazionale Umbria Jazz , Fabrizio Bosso presenta il nuovo coinvolgente progetto dedicato a Dizzy Gillespie, THE CHAMP.
L’ampia formazione, che vede il quartetto di Fabrizio e una sezione di nove fiati, esegue gli arrangiamenti di Paolo Silvestri.

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Paolo Silvestri
Nato a Genova nel 1960, svolge attività come compositore, arrangiatore, direttore d’orchestra, pianista e produttore. Ha composto diverse colonne sonore di film sia per il cinema che per la televisione (RAI e MEDIASET). Nella sua lunga carriera ha collaborato e continua a collaborare con molti artisti; come arrangiatore ha realizzato fra l’altro lavori per orchestra sinfonica e gruppo jazz dirigendo importanti orchestre tra le quali si ricordano l’ORCHESTRA REGIONALE TOSCANA, l’ORCHESTRA ARTURO TOSCANINI, la ROMA SINFONIETTA, l’ORCHESTRA DEL TEATRO LIRICO DI CAGLIARI, l’ORCHESTRA DELLA PROVINCIA DI BARI, l’ORCHESTRA SINFONICA DELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO e numerose altre.
La collaborazione con Fabrizio Bosso è considerata moltto attiva che dura da oltre 10 anni, con progetti superlativi, tra i tanti ricordiamo “ Melodies” , l’album dedicato a Duke e quest’ultimo “ The Champ to Dizzy”.

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SUPER OSPITE: Enrico Rava
Enrico Rava è sicuramente il jazzista italiano più conosciuto ed apprezzato a livello internazionale. Da sempre impegnato nelle esperienze più diverse e più stimolanti, è apparso sulla scena jazzistica a metà degli anni sessanta, imponendosi rapidamente come uno dei più convincenti solisti del jazz europeo. La sua schiettezza umana ed artistica lo pone al di fuori di ogni schema e ne fa un musicista rigoroso ma incurante delle convenzioni.
La sua poetica immediatamente riconoscibile, la sua sonorità lirica e struggente sempre sorretta da una stupefacente freschezza d’ispirazione, risaltano fortemente in tutte le sue avventure musicali. Tra la sua numerosa discografia sono da segnalare gli imperdibili Quartet (ECM 1978) “Rava l’opera Va” (Label Bleu 1993), “Easy Living” (ECM 2004), “Tati” (ECM 2005) e “The Words and the Days” (ECM 2007), “New York Days” (ECM 2009), “Tribe” (ECM 2218) e ” On The Dance Floor ” (ECM 2293) Non è difficile usare i superlativi per raccontare la sua avventura musicale, talmente ricco è il suo curriculum, talmente affascinante il suo mondo musicale, talmente lungo l’elenco dei musicisti con i quali ha collaborato, italiani, europei, americani: Franco D’Andrea, Massimo Urbani, Stefano Bollani, Joe Henderson, John Abercrombie, Pat Metheny, Archie Shepp, Miroslav Vitous, Daniel Humair, Michel Petrucciani, Charlie Mariano, Joe Lovano, Albert Mangelsdorff, Dino Saluzzi, Richard Gallliano, Martial Solal, Steve Lacy, Mark Tuner, John Scofield ecc… Ha effettuato tours e concerti in USA, Giappone, Canada, Europa, Brasile, Argentina, Uruguay partecipando a importanti Festival (Montreal, Toronto, Houston, Los Angeles, Perugia, Antibes, Berlino, Parigi, Tokyo, Rio e Sao Paulo, ecc.) E’ stato più volte votato miglior musicista nel referendum annuale della rivista “Musica Jazz”, risultando vincitore anche nelle categorie “miglior gruppo” e “miglior disco italiano”. Nominato “Cavaliere delle Arti e delle Lettere” dal Ministro della Cultura Francese, nel 2002 ha anche ricevuto il prestigioso “Jazzpar Prize” a Copenhagen. Negli ultimi anni è comparso nei primi posti del referendum della rivista americana Down Beat, nella sezione riservata ai trombettisti, alla spalle di Dave Douglas, Wynton Marsalis e Roy Hargrove, e in quella riservata ai migliori gruppi, con il quintetto denominato TRIBE. Ed è la prima volta che una  formazione italiana  figura in tale  classifica.
Nel gennaio 2004 si è esibito per una settimana nel prestigioso Blue Note di New York, bissando ancora il successo alla Town Hall e poi ancora al Birdland (2006, 2008, 2009, 2012 e 2013).
L’8 Giugno 2011 per  Feltrinelli Editore è uscito il libro INCONTRI CON MUSICISTI STRAORDINARI La storia del mio jazz -La storia degli ultimi cinquant’anni di jazz nelle parole divertite e divertenti di uno dei protagonisti assoluti della musica contemporanea. In questo libro Rava ripercorre la storia della sua carriera attraverso il racconto della sua “vorticosa attività fatta di continui incontri con musicisti straordinari, di storie sempre surreali e talvolta amare, di piccole stranezze e grandi talenti, restituendo uno spaccato vivido, con il sorriso e lo sguardo ironico di chi, alla fine, di cose ne ha viste accadere veramente tante.” Il Luglio 2011 lo ha visto protagonista di un tour europeo con un nuovo grande progetto “Tea for Three” insieme ad altri tre musicisti straordinari come Dave Douglas, Avisahi Cohen e Uri Caine.
Nell’ottobre 2013  è  stato pubblicato per l’editoriale L’Espresso ” Rava On The Road”  con un gruppo costituito da Giovanni Guidi, Roberto Cecchetto, Stefano Senni e Zeno De Rossi  e l’Orchestra Sinfonica del  Teatro Regio di Torino  diretta da Paolo Silvestri. Attualmente, oltre al suo RAVA TRIBE (insieme a Gianluca Petrella, Giovanni Guidi, Gabriele Evangelista e Fabrizio Sferra) ama esibirsi  con il quartetto di recentissima costituzione con Francesco Diodati alla chitarra, Gabriele Evangelista al contrabbasso ed Enrico Morello alla batteria. Con questa nuova formazione, affiancata da Gianluca Petrella, nel Gennaio 2015 ha registrato un nuovo album per l’ECM “Wild Dance”, uscito a settembre 2015, che ha  riscosso un grande successo e apprezzamento di pubblico e critica. Rava New 4et è stato eletto miglior gruppo del 2015 secondo il referendum della rivista Musica Jazz.

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ORCHESTRA SINFONICA DELLA RAI

L’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai è nata nel 1994. I primi concerti furono diretti da Georges Prêtre e Giuseppe Sinopoli. Da allora all’organico originario si sono aggiunti molti fra i migliori strumentisti delle ultime generazioni.
Dall’ottobre 2016 James Conlon è il nuovo Direttore principale.
Lo slovacco Juraj Valčuha ha ricoperto la medesima carica dal novembre 2009 al settembre 2016. Jeffrey Tate è stato Primo direttore ospite dal 1998 al 2002 e Direttore onorario fino al luglio 2011. Dal 2001 al 2007 Rafael Frühbeck de Burgos è stato Direttore principale. Nel triennio 2003-2006 Gianandrea Noseda è stato Primo direttore ospite. Dal 1996 al 2001 Eliahu Inbal è stato Direttore onorario dell’Orchestra.
Altre presenze significative sul podio sono state Carlo Maria Giulini, Wolfgang Sawallisch, Mstislav Rostropovič, Myung-Whun Chung, Riccardo Chailly, Lorin Maazel, Zubin Mehta, Yuri Ahronovitch, Valery Gergiev, Marek Janowski, Semyon Bychkov, Kirill Petrenko, Vladimir Jurowski, Gerd Albrecht, Hartmud Hänchen, Mikko Franck e Roberto Abbado.
Grazie alla presenza dei suoi concerti nei palinsesti radiofonici (Radio3) e televisivi (Rai1, Rai3 e Rai5), l’OSN Rai ha contribuito alla diffusione del grande repertorio sinfonico e delle pagine dell’avanguardia storica e contemporanea, con commissioni e prime esecuzioni che hanno ottenuto riconoscimenti artistici, editoriali e discografici. Esemplare dal 2004 la rassegna di musica contemporanea Rai NuovaMusica.
L’Orchestra tiene a Torino regolari stagioni concertistiche e cicli speciali;  dal 2013 ha partecipato anche ai festival estivi di musica classica organizzati dalla Città di Torino. È spesso ospite di importanti festival in Italia quali MITO SettembreMusica, Biennale di Venezia, Ravenna Festival e Sagra Malatestiana di Rimini.
Tra gli impegni istituzionali che la vedono protagonista, si annoverano i concerti di Natale ad Assisi trasmessi in mondovisione e le celebrazioni per la Festa della Repubblica.
Numerosi e prestigiosi anche gli impegni all’estero: oltre alle tournée internazionali (Giappone, Germania, Inghilterra, Irlanda, Francia, Spagna, Canarie, Sud America, Svizzera, Austria, Grecia) e l’invito nel 2006 al Festival di Salisburgo e alla Philharmonie di Berlino, per celebrare l’ottantesimo compleanno di Hans Werner Henze, negli ultimi anni l’OSN Rai ha suonato negli Emirati Arabi Uniti nell’ambito di Abu Dhabi Classics nel 2011 e in tournée in Germania, Austria e Slovacchia, debuttando al Musikverein di Vienna; ha debuttato in concerto al Festival RadiRO di Bucarest nel 2012 e nel 2013 al Festival Enescu. L’Orchestra è stata in tournée in Germania e in Svizzera nel novembre 2014, in Russia nell’ottobre 2015 e nel Sud Italia (Catania, Reggio Calabria e Taranto) nell’aprile 2016. Infine ha eseguito la Nona Sinfonia di Beethoven alla Royal Opera House di Muscat (Oman) nel dicembre 2016. Ha debuttato come orchestra principale al Rossini Opera Festival di Pesaro ad agosto 2017 ed alla Konzerthaus di Vienna ad ottobre 2017.
L’OSN Rai ha partecipato ai film-opera Rigoletto a Mantova, con la direzione di Mehta e la regia di Bellocchio, e Cenerentola, una favola in diretta, trasmessi in mondovisione su Rai1. L’Orchestra si occupa, inoltre, delle registrazioni di sigle e colonne sonore dei programmi televisivi Rai. Dai suoi concerti dal vivo sono spesso ricavati cd e dvd.
Con il concerto della 20^ edizione, è la quinta volta che l’Orchestra Rai collabora con il Moncalieri Jazz Festival.

MONCALIERI JAZZ FESTIVAL (XX EDIZIONE)
Direzione artistica: Ugo Viola

Auditorium ”G. Agnelli” Centro Congressi Lingotto, Torino
Via Nizza 280 – Torino (TO)

Info e prevendite: www.ticket.it/moncalieri

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