Fino al 19 agosto 2021, l’Accademia di Romania in Roma e il Museo Nazionale „George Enescu”di Bucarest, in occasione del 140° anniversario dalla nascita del grade violinista, compositore e direttore d’orchestra romeno George Enescu, presenta online la mostra d’arte„Enescu visto dagli artisti”, mostra che riunisce opere realizzate da artisti comeCorneliu BABA, Fortuna BRULEZ-MAVROMATI, Ninette CARTERET, Fernand CORMON, Horațiu DIMITRIU, Silvan IONESCU, Florica TEIȘANU APOSTOLEANU, Rodica TEODORESCU CIOCÂRDEL e Gheorghe TOMAZIU. Inoltre, nell’ambito della mostra è presentata anche l’opera di un autore sconosciuto intitolata„Ritratto Enescu”, realizzata nel 1946 e che contiene in basso, l’iscrizione:Da parte dell’equipaggio della nave „Ardeal”, cha ha avuto l’onore di accompagnarvi sulle acque dell’Atlantico, 3 ottobre [1]946)
“La figura umana – intera, busto, ma soprattutto ritratto (frontale, di profilo o semi-profilo) – ha rappresentato un tema costante della creazione plastica, dall’antichità fino ai giorni nostri. Dalla fedele resa fotografica della fisionomia del modello e talvolta, con l’esplorazione dei tratti caratteriali, delle sensazioni e dei sentimenti della persona ritratta (“ritratto psicologico”) – si è arrivato, nell’epoca moderna, alle distorsioni espressioniste, al “ritratto-maschera” o ad astrazioni che rendono il personaggio quasi irriconoscibile.
George Enescu (1881-1955), attraverso la sua personalità titanica, in diverse pose – compositore, violinista, pianista, direttore d’orchestra e professore –, ha attirato, durante la sua vita, numerosi pittori, scultori, grafici che hanno desiderato di immortalare nelle loro opere i tratti del Maestro. Anche dopo la sua morte, il famoso musicista ha continuato ad affascinare intere generazioni di artisti.
Il Museo Nazionale “George Enescu” di Bucarest (Palazzo Cantacuzino) conserva nel suo patrimonio un numero significativo di ritratti di George Enescu, maggior parte dei quali donati nel 1967 dalla sua moglie, Maruca Enescu-Cantacuzino (nata Maruca Rosetti-Tescanu). Alcuni sono donazioni dirette di vari artisti (come quello firmato da Fortuna Brulez-Mavromati), e un ritratto (quello firmato da Gheorghe Tomaziu) è stato acquistato ad un’asta pubblica.
La selezione di ritratti inclusa in questa mostra omaggio, che segna, nel 2021, il 140° anniversario dalla nascita di George Enescu, porta in primo piano un nome di grande prestigio, quello del maestro della pittura romena Corneli Baba, che ebbe l’opportunità di vedere Enescu con i propri occhi in un concerto per violino. Il pittore fu poi permanentemente accompagnato dalla cara figura di Enescu” (come avrebbe confessato nel suo diario) e dedicò al geniale musicista un ampio ciclo di opere (disegni e dipinti ad olio – tra cui quello del 1984 qui riprodotto, in cui il musicista è visto dall’alto, come da un balcone di una sala di spettacolo, con il violino sotto il braccio e l’archetto nella mano destra, chinando umilmente la testa di fronte a un pubblico invisibile).
Nella mostra sono presenti altresì opere di artisti meno conosciuti oggi: Silvan Ionescu e Gheorghe Tomaziu (con abbozzi ad inchiostro della testa sorpreso di profilo, impressionante per la spontaneità della linea) o del francese Fernand Cormon (con un olio su tela del 1905, che illustra il volto del giovane Enescu, che in quell’anno aveva composto la sua prima sinfonia, Sinfonia no. 1 in Mi bemolle maggiore, Op. 13, e che si era già fatto un nome sulla scena internazionale, grazie ai suoi concerti a Parigi). Di notevole pregio sono anche le effigie di Enescu realizzate a disegno (matita o carbone) da diverse artiste: Rodica Teodorescu Ciocârdel, Fortuna Brulez-Mavromati (che ha anche illustrato in 32 tavole il volume „Georges Enesco”, pubblicato in francese, nel 1947, con una prefazione di Petru Comărnescu), Ninette Carteret, Florica Apostoleanu Teișanu.
Da segnalare anche un ritratto del Maestro fatto nel 1946: si tratta di un disegno su carta eseguito da un autore rimasto sconosciuto e che, in basso, reca la dedicaDall’equipaggio della nave „Ardeal”, cha ha avuto l’onore di accompagnarvi sulle acque dell’Atlantico, 3 ottobre [1]946), ricordando così uno dei tanti viaggi del musicista negli Stati Uniti.
La figura di Enescu rende così la felice congiunzione tra le arti visive e l’universo musicale.
(Eduard Andrei, storico dell’arte)
La mostra non prevede: orari di apertura, tempi predefiniti di visita, tariffe, prenotazioni. La mostra prevede, invece: indipendenza e sicurezza dei visitatori, numero illimitato di visite, originalità di approccio. Vi auguriamo buona visione!