L’Orchestra del Teatro Carlo Felice diretta da Andrea De Carlo porta Mozart l’italiano nei luoghi della spiritualità più significativi e amati di Genova e della Liguria
Basilica di Santa Maria delle Vigne, Genova
Giovedì 28 aprile 2022, ore 21.00
Cattedrale di Nostra Signora dell’Orto, Chiavari
Venerdì 29 aprile 2022, ore 21.00
Ingresso gratuito previo ritiro dei biglietti, fino a esaurimento posti
Info e biglietti: www.teatrocarlofelice.com
Dopo il successo dei primi tre concerti realizzati nell’ambito di Liguria Musica, il tavolo di lavoro promosso dalla Presidenza e dall’Assessorato alla Cultura della Regione Liguria in collaborazione con la Fondazione Teatro Carlo Felice, il Teatro presenta due nuovi appuntamenti sinfonici, giovedì 28 aprile alle ore 21.00, alla Basilica di Santa Maria delle Vigne a Genova e venerdì 29 aprile 2022 alle ore 21.00 alla Cattedrale di Nostra Signora dell’Orto di Chiavari, che s’iscrivono nel filone Mozart l’italiano, ciclo concertistico dedicato all’esecuzione integrale delle sinfonie di Wolfgang Amadeus Mozart, messe di volta in volta in relazione con brani di compositori italiani suoi contemporanei e preclassici nella lettura di direttori specializzati in tali repertori e con organici di dimensioni originarie.
Sul podio dell’Orchestra del Teatro Carlo Felice, Andrea De Carlo, già ospite del Teatro in questa stagione in occasione di diverse produzioni dedicate in particolare all’opera di Alessandro Stradella, di cui è interprete riconosciuto a livello mondiale, accosta le Sinfonie n. 17 in sol maggiore, KV 129 e n. 29 in la maggiore KV 201 di Wolfgang Amadeus Mozart ai Concerti grossi n. 4 in la minore e n. 5 in re minore di Alessandro Scarlatti, oltre che alla Sinfonia introduttiva de La forza delle stelle di Alessandro Stradella.
I biglietti di ingresso ai due concerti sono a titolo gratuito, fino a esaurimento posti, previo ritiro dei biglietti (massimo 4 per persona). I biglietti per il concerto di giovedì 28 aprile alla Basilica di Santa Maria delle Vigne, a Genova saranno disponibili a partire da martedì 26 aprile alla biglietteria del Teatro Carlo Felice negli orari di apertura. I biglietti per il concerto di venerdì 29 aprile alla Cattedrale di Nostra Signora dell’Orto, a Chiavari, saranno distribuiti dallo IAT di Chiavari negli orari di apertura.
La carica innovativa di Alessandro Stradella (Nepi, 1639 – Genova, 1682) si esprime tanto in ambito strumentale quanto in ambito vocale. La varietà e la capacità di abbracciare ogni genere barocco, vocale e strumentale, l’uso precoce della modulazione nel linguaggio della tonalità, relativamente nuovo per la sua epoca, l’innovazione nelle prassi armoniche e nei ritmi, la spigliatezza nella conformazione degli organici, in base ad esigenze sia musicali sia teatrali, come osserva Carolyn Gianturco, Presidente del Comitato di Redazione dell’Edizione Nazionale dell’Opera Omnia di Alessandro Stradella, sono tutte premesse necessarie agli sviluppi musicali del secolo successivo che Mozart, cresciuto alla scuola di Padre Giambattista Martini e frequentatore delle maggiori piazze musicali italiane sino al 1771, non poteva ignorare. In ambito operistico, di Stradella è profondamente moderna e anticipatrice l’adesione profonda della sua musica vocale al significato del dramma e del testo poetico: tanto emerge dalla serenata Il Damone, ovvero La forza delle stelle, dissertazione in musica a più voci sul tema dell’amore, composta a Roma attorno agli anni ‘70 del diciassettesimo secolo su testo del poeta Sebastiano Baldini e ispirata, racconta in un suo saggio la studiosa Isabella Chiarappa, al ciclo pittorico Allegoria D’Amore del Veronese, allora di proprietà della committente di Stradella, la Regina Cristina di Svezia, di stanza a Roma.
La riscoperta della musica strumentale del prolifico Alessandro Scarlatti (Palermo, 1660 – Napoli, 1725), padre del forse più celebre Domenico ed autore di un catalogo pressoché sterminato, tutt’oggi in corso, rivela l’esistenza di una produzione strumentale relativamente esigua, ma che per la qualità della scrittura poco ha da invidiare a quella dei migliori musicisti del tempo. Più di ogni altro suo contemporaneo si ritiene che Alessandro Scarlatti abbia contribuito alla formazione di quel linguaggio agile e vario, ricco di risorse contrappuntistiche da un lato, armoniche e melodiche dall’altro, che da ultimo si risolverà nello stile mozartiano. I concerti grossi n. 4 in la minore e n. 5 in re minore stupiscono in particolare per i loro serrati allegri e incantati larghi. Allo stesso modo degli altri quattro Concerti Grossi che costituiscono la raccolta di sei composizioni per archi, collocabili nei primi due decenni del diciottesimo secolo, e delle Sinfonie per Concerto grosso coeve portano il marchio dello stile del pressoché contemporaneo Arcangelo Corelli, che a sua volta pose basi imprescindibili agli sviluppi sinfonico-concertistici seriori.
La plasticità e la fluidità delle evoluzioni formali in atto in ambito musicale tra Sei e Settecento si insinua e condensa nell’evoluzione dello stile sinfonico del giovane Wolfgang Amadeus Mozart, com’è osservabile anche dall’excursus che conduce dalla Sinfonia n. 17 terminata nel 1772, a pochi mesi dal rientro di Mozart a Salisburgo dall’Italia, fresco del suo incontro con Sammartini, e la n. 29, del 1774, che con il suo bitematismo dal carattere dialettico, la solida costruzione e i raffinati impasti timbrici, ispirati all’insegnamento di Franz Joseph Haydn, assurge già a testimonianza del suo affrancamento in ambito sinfonico dalla lezione italiana.
Il tavolo di lavoro Liguria Musica, istituito dalla Presidenza, dall’Assessorato alla Cultura della Regione e dalla Fondazione Teatro Carlo Felice per lo sviluppo delle attività e delle collaborazioni musicali sul territorio, si rivolge a tutti i Comuni liguri che si dimostrino interessati a realizzare progetti musicali di alto profilo, in collaborazione con il Teatro Carlo Felice e i suoi complessi artistici e tecnici – quali l’Orchestra, il Coro, il Coro di voci bianche, gli ensemble cameristici – di natura concertistica, operistica e di balletto, in una prospettiva site-specific. I concerti sono prodotti nell’ambito dell’attività ordinaria del Teatro, in sintonia con gli obiettivi programmatici enunciati dalla Fondazione nella sua mission. Tra questi, assieme alle fondamentali finalità artistiche e educative, la determinazione ad arricchire il territorio di appartenenza con proposte che diffondano i saperi musicali e teatrali specifici di una Fondazione lirico sinfonica, in accordo con le esigenze espresse dal territorio ed in linea con gli indirizzi della Regione Liguria.
PROGRAMMA
MOZART L’ITALIANO
Alessandro Stradella
La Forza delle stelle: Sinfonia
Alessandro Scarlatti
Concerto grosso n. 4 in la minore
Concerto grosso n. 5 in re minore
Wolfgang Amadeus Mozart
Sinfonia n. 17 in sol maggiore KV 129
Allegro, Andante, Allegro
Sinfonia n. 29 in la maggiore KV 201
Allegro moderato, Andante, Minuetto e Trio, Allegro con spirito
Maestro concertatore e direttore Andrea De Carlo
Orchestra del Teatro Carlo Felice
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BIGLIETTERIA
La Biglietteria del Teatro Carlo Felice è aperta nei seguenti orari:
da lunedì a venerdì dalle 10.00 alle 18.00
il sabato dalle 10.00 alle 16.00
Indirizzo: Galleria Cardinal Siri 6. a Genova.
Info: biglietteria@carlofelice.it
Tel. + 39 010 5381 433 – 334
IAT di Chiavari
Via Cittadella, 1
Orari di apertura:
Da lunedì a domenica, apertura dalle 10.00 -13.00 e dalle 14.30-17.30
Chiuso il martedì
BIOGRAFIE
Nato a Roma, Andrea De Carlo comincia la sua carriera musicale come contrabbassista jazz. Avvicinatosi alla musica classica, svolge per molti anni un’intensa attività concertistica in tutto il mondo collaborando come primo contrabbasso con importanti enti lirici e sinfonici come il Teatro Massimo di Palermo. Parallelamente agli studi musicali, si laurea in Fisica con il massimo di voti presso l’Università «La Sapienza» di Roma. Si dedica quindi alla viola da gamba sotto la guida di Paolo Pandolfo, collaborando con importanti ensemble di musica antica, come “Elyma” di Gabriel Garrido, l’ensemble di viole ”Labyrinto” di Paolo Pandolfo, “Concerto Italiano” di Rinaldo Alessandrini, La Grande Ecurie et la Chambre du Roy” di J. C. Malgoire, con i quali si esibisce in numerosi concerti nei più importanti festival internazionali realizzando più di quaranta incisioni. Nel 2005 crea l’Ensemble Mare Nostrum, con cui incide nel 2006 un’originale orchestrazione dell’Orgelbüchlein di J. S. Bach per la MA Recordings (USA) che riceve il Diapason “Découverte” (maggio 2011), e nel 2009 Le concert des violes, una raccolta di polifonia francese per la casa discografica Ricercar (Belgio, gruppo OUTHERE) premiata con 5 Diapason dalla rivista francese DIAPASON e con il Coup de Coeur 2010 dell’Academie Charles Cros di Parigi. Nel 2012 pubblica Il Concerto Delle Viole Barberini, un Cd di Madrigali e musica strumentale romana del ‘600 per RICERCAR (Belgio) e Nueva España, un Cd di musiche spagnole e messicane per ALPHA (Francia). Nel 2013 Occhi Belli, Occhi Neri, un Cd di cantate inedite di Marco Marazzoli per ARCANA (Italia), inaugura un progetto sulla musica romana che sfocerà nella creazione della collana The STRADELLA PROJECT, una collezione discografica dedicata alle opere del compositore Alessandro Stradella nata in seno al Festival Barocco Alessandro Stradella di Viterbo di cui De Carlo è direttore artistico. I primi cinque volumi, la serenata La Forza Delle Stelle e gli oratori S.G. Crisostomo, Santa Editta, Santa Pelagia (prime registrazioni mondiali) sono pluripremiati dalla critica internazionale e vengono insigniti nuovamente dei 5 Diapason. Dal 2017 si dedica alle opere di Alessandro Stradella; dirige l’ensemble Il Pomo d’Oro al Parco della Musica di Roma nella sua prima opera LA DORICLEA, che esce come V volume di THE STRADELLA PROJECT ottenendo un grande successo di critica e per il quale viene premiato come direttore con il prestigioso riconoscimento della critica tedesca Preis der deutschen Schallplattenkritik. Nel 2018 ha diretto a Varsavia la prima esecuzione in tempi moderni dell’opera di A.Stradella Il Trespolo Tutore, uscito a gennaio 2019 in dvd per l’etichetta DUX. A novembre 2018 ha diretto al 43° Tage Alter Musik di Herne organizzato dalla WDR (Westdeutscher Rundfunk) l’opera sconosciuta di Stradella Amare e Fingere, in uscita nel 2021. Nel 2020 La prima registrazione integrale dell’opera di A. Stradella IL TRESPOLO TUTORE con il suo Ensemble Mare Nostrum ha ottenuto il Diapason “Découverte” della rivista francese DIAPASON. A Giugno 2019 è stato invitato a dirigere l’Orchestra Arturo Toscanini di Parma, e nel 2020 ha diretto l’orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova in occasione dell’apertura della stagione lirica 2020-21 con l’opera di A. Stradella “Il Trespolo Tutore”. A dicembre 2021 ha diretto sempre al Teatro Carlo Felice “l’oratorio S. G. Battista” di A. Stradella. Come direttore dell’Ensemble Mare Nostrum si è esibito in importanti festival internazionali come TAGE ALTER MUSIK, Herne (Germania), DE BIJLOKE, Gent (Belgio), Stockholm Early Music Festival (Svezia), Noites de Queluz (Portogallo, Festival de Música Antigua de Úbeda y Baeza, FeMAUB (Spagna), MAISON DE RADIO FRANCE, Pari(Francia), Festival Internacional de Musica Sacra, Quito (Ecuador), Academie Bach Arques-la-Bataille (Francia), Festival de l’Abbaye de Saint-Michel en Thiérache (Francia), Festival de Sablé (Francia), Festival Internacional Cervantino (Messico), il Festival de Fontdouce (Francia), Festival Concertes d’été a Saint Germain (Svizzera), Festival “LES NUITES BAROQUES” di Le Touquet (Francia), Festival IZMIR (Turchia).Andrea De Carlo ha tenuto masterclass presso l’Academie di Ambronay (Francia), il Festival Esteban Salas a Cuba, Pamplona (Spagna), il Centre de Musique Baroque de Versailles (Francia), la Hochschule di Leipzig (Germania), l’Università di Guanajuato (Messico), L’Accademia Filarmonica Romana, i Corsi di Musica Antica di Fossacesia dell’Università di Austin (Texas) e i corsi dell’Accademia Parnassus a Varsavia. E’ direttore del Festival Barocco Alessandro Stradella di Viterbo e Nepi, membro del REMA, il Reseau Européen de la Musique Ancienne. Dal 2019 è membro del direttivo della Fondazione Pietà de’ Turchini di Napoli e del Consiglio di Amministrazione del REMA.
L’Orchestra del Teatro Carlo Felice ha una storia che inizia nei primi anni del ‘900. La sua attività sinfonica e operistica, che neppure i bombardamenti del ’43, con la distruzione dell’antico Teatro Carlo Felice, sono riusciti a interrompere, è da allora continuativa.
Nel 1965 l’Orchestra si struttura in maniera organica, inizia ad evolversi sviluppando un repertorio che spazia oggi dal Seicento alla musica contemporanea, e si afferma fra le realtà prominenti del panorama nazionale, distinguendosi per produttività e versatilità.
Sin dagli anni ’50, sul podio si avvicendano direttori di rilevanza internazionale tra cui Victor De Sabata, Tullio Serafin, Igor Stravinsky, Franco Capuana, Vittorio Gui, Sergiu Celibidache, Hermann Scherchen, Sir John Barbirolli, Claudio Abbado, Francesco Molinari-Pradelli, Carlo Maria Giulini, Riccardo Muti, Georges Prêtre, Mstislav Rostropovič, Giuseppe Patanè, Vladimir Delman, Gianandrea Gavazzeni, Spiros Argiris, Peter Maag, Rafael Frühbeck de Burgos, Myung-Whun Chung, Yury Aronovič. In tempi più recenti, Daniel Oren (Direttore Principale dell’Orchestra nella seconda metà degli anni ’80 e dal 2007 al 2010), Antonio Pappano, Christian Thielemann, Daniele Gatti, Gary Bertini, Gennadij Roždestvenskij, Gianluigi Gelmetti, Rudolf Baršaj, Bruno Campanella, Lorin Maazel, Zubin Mehta, Nello Santi, Michel Plasson (Direttore Principale Ospite dell’Orchestra nei primi anni 2000), Bruno Bartoletti, Sir Neville Marriner, Lu Jia, Juanjo Mena (Direttore Principale Ospite dell’Orchestra dal 2007 al 2010), Dmitrij Kitajenko, Manfred Honeck, Juraj Valčuha, Kyrill Petrenko, Hartmut Haenchen, Vladimir Fedoseev, Andrea Battistoni (Direttore Principale Ospite dal 2013 al 2016), Daniel Smith (Direttore Principale Ospite dal 2017 al 2019).
Fabio Luisi (dal 2012, Direttore Onorario), a partire dalla stagione 2020-2021, è protagonista di numerosi concerti dedicati al grande repertorio sinfonico romantico europeo – con una particolare attenzione all’opera di Anton Bruckner – che, dal 2022, intreccia con un percorso esplorativo dell’opera sinfonica di Luciano Berio (in vista dell’anniversario del centenario dalla nascita del compositore originario di Oneglia, nel 2025). Donato Renzetti (dal 2022, Direttore Emerito), nel 2021 dirige la prima esecuzione moderna di Bianca e Fernando di Vincenzo Bellini nella versione di “Genova, 1828”, nell’ambito di un più vasto progetto di riscoperta della Civiltà musicale genovese promosso dal Teatro. Dalla stagione 2020-2021, ospite regolare del Teatro, dirige numerosi concerti dedicati alla scoperta dei “Novecenti” musicali europei.
Nel 2022, Riccardo Minasi è nominato Direttore musicale.
Numerose sono le incisioni registrate al Teatro Carlo Felice, in particolare di produzioni liriche, per etichette quali Deutsche Grammophon, Decca, Sony, TDK, Rai-Trade, Nuova Era Records, Arthaus Musik, Dynamic, Bongiovanni, Denon/Nippon Columbia e BMG-Ricordi.
L’alto livello artistico consolidato negli anni consente alla compagine di prendere parte a manifestazioni di grande prestigio quali il Festival dei Due Mondi di Spoleto (2013, 2020), il Ravello Festival (2014, 2019), il Festival di musica sacra Anima Mundi di Pisa (2015), e d’esibirsi in importanti sedi nazionali e internazionali quali il Parco della Musica di Roma (2015), il Teatro degli Arcimboldi di Milano (2012), l’Auditorium della Conciliazione di Roma (2012), il Teatro dal Verme di Milano (2014, 2019, 2021) la Royal Opera House di Muscat (2015, 2017, 2019) la Astana Opera (2017), il Marinsky Concert Hall (2019), la Basilica di S. Francesco ad Assisi, per il Concerto di Natale 2020, trasmesso in Eurovisione dalla RAI.