Muri di sabbia, il singolo d’esordio della band I Tremendi è in rotazione radiofonica – A proposito del brano dichiarano: «“Muri di sabbia” è nata da sola, si è impossessata dei nostri corpi e si è manifestata come canzone. È un’urgenza potente e sincera contro quegli ostacoli che spesso obnubilano le nostre menti. Spesso possono sembrare invalicabili, ma basta un’ondata per spazzarli via. Muri di sabbia serve a ricordarci proprio questo».
Il singolo anticipa l’uscita del disco omonimo che sarà disponibile in tutti gli store e su tutte le piattaforme streaming dal 23 febbraio. Un album immediato, diretto, ma pieno di elementi differenti. Tutte le musiche sono state scritte dalla band e tutti i testi da Simone Trabucchi. Il disco è stato registrato e mixato presso il Coffee Studio di Roma, da Mattia del Forno e Francesco Caprara.
I Tremendi sono cinque banditi: Christian “DrFunk” Trabucchi, Simone “Pan-Ic” Trabucchi, Gianluca “Gian” Grasselli, Giovanni “King Joe” Narici e Quetzal Balducci. Si sono incontrati in un piovoso inverno della Capitale. Novembre 2016 per l’esattezza. Nati da un passato tumultuoso che conta non pochi nemici, alcuni eliminati, altri si aggirano con occhi avidi e maligni nelle bettole in periferia. Si racconta che il primo incontro, l’anno zero, la genesi, avvenne sul litorale laziale quando Dr.Funk e Gian, due vecchi compagni di balorde scorribande, decisero di riprendersi tutto quello che sentivano gli appartenesse. I palchi di Roma. Da quel giorno s’è perso il conto dei proiettili sparati e dei bicchieri svuotati. Decisero di chiamarsi I Tremendi perché il terrore e la paura dovevano precedere il loro arrivo, ovunque. Dopo un intenso ma breve periodo di caos, il temibile duo assoldò Pan Ic e King Joe. Il primo, stesso sangue del Dottore, era considerato una delle pistole più veloci di Ostia. Il secondo, invece, la quintessenza dell’essere Tremendo. Chiedete agli amici di chi si è trovato ad affrontare il suo fucile. Perché saranno gli unici che potranno darvi conferma. Ma la banda non era al completo. Qualcosa mancava. Qualcuno che scandisse con dei colpi secchi di tamburo l’arrivo dei predoni in città. Dal silenzio arrivò Quetzal, ma durò poco. Il silenzio, ovviamente. Da quel giorno, I Tremendi hanno iniziato a stendere la trama del loro piano, consumando rum e tabacco, aspirando a ricchezze e successo, bramando il momento in cui, nella calma più totale, avrebbero fatto saltare tutto in aria. Quel momento è oggi.