25 NOVEMBRE
NEANCHE PER FINTA
IL TEATRO REGIO DI PARMA
PARTECIPA ALLA GIORNATA INTERNAZIONALE
PER L’ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE
Scarpe rosse sui gradini e colonnato illuminato di rosso. Tre cucù verdiani e il recital Non lasciarmi in abbandono con le allieve dell’Accademia Verdiana
Zhadyra Abdullayeva, Giulia Costantini, Maria Kosovitsa, Melissa D’Ottavi, Arlene Miatto Albeldas, Qianhui Sun, Elzbieta Maria Warcaba, Yijia Zhong struggenti interpreti delle tragiche arie delle eroine verdiane da La forza del destino, Il trovatore, Il corsaro, Un ballo in maschera,
Simon Boccanegra, La traviata, Don Carlo, accompagnate al pianoforte da Claudia Zucconi e presentate da
Francesco Izzo, Direttore didattico dell’Accademia Verdiana
Teatro Regio di Parma
lunedì 25 novembre 2024
ore 13.00, 15.00, 17.00 Fornici del Teatro Regio
Cucù verdiano
ore 17.30, Ridotto del Teatro Regio, ingresso libero
Non lasciarmi in abbandono
Il Teatro Regio di Parma rinnova anche quest’anno la propria partecipazione alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 25 novembre e fa propri i valori di libertà, dignità, rispetto che la ispirano.
Una giornata di riflessione, ricordo, sensibilizzazione, a cui il Teatro Regio aderisce e che testimonia esponendo sui suoi gradini scarpe rosse e illuminando il colonnato di rosso.
Tre cucù verdiani dai fornici del Teatro alle ore 13.00, 15.00, 17.00 e in Ridotto alle 17.30 il recital a ingresso libero Non lasciarmi in abbandono con le allieve dell’Accademia Verdiana Zhadyra Abdullayeva, Giulia Costantini, Maria Kosovitsa, Melissa D’Ottavi, Arlene Miatto Albeldas, Qianhui Sun, Elzbieta Maria Warcaba, Yijia Zhong struggenti interpreti delle tragiche arie delle eroine verdiane da La forza del destino, Il trovatore, Il corsaro, Un ballo in maschera, Simon Boccanegra, La traviata, Don Carlo, accompagnate al pianoforte da Claudia Zucconi e presentate da Francesco Izzo, Direttore didattico dell’Accademia Verdiana
Nel melodramma verdiano, molte sono le scene in cui personaggi femminili sono vittime di violenza da parte di uomini. Si tratta di violenza fisica, di abuso di autorità paterna, di minaccia, e talvolta di femminicidio perpetrato in scena, davanti agli occhi del pubblico. Il confine tra realtà e finzione, tra denuncia e spettacolo, è a volte difficile da cogliere e da definire. In questa giornata così importante che affronta uno dei temi più tragici della nostra società, il nostro auspicio è che la musica di Giuseppe Verdi ci avvicini alla sofferenza delle donne protagoniste delle sue opere. Ci auguriamo che scene e parole oggi tragicamente attuali possano presto essere percepite come ricordo di passata barbarie e non come rintocchi di una campana che risuonano con agghiacciante regolarità. L’arte di Verdi in questo momento e in questo giorno è per noi soprattutto una denuncia, che tutti dovremmo rendere nostra.
Neanche per finta è realizzata nell’ambito di RegioInsieme, il progetto con cui da anni il Teatro sensibilizza e ispira la comunità rispetto a temi sociali, di inclusività, facendo sì che proprio le nuove generazioni siano i primi testimoni di una cultura che in ogni gesto e in ogni occasione quotidiana rende viva l’uguaglianza e il rispetto. Per questa ragione, il Teatro invita tutti ad aggiungere la propria voce, raccontando e condividendo l’iniziativa sui propri profili social attraverso l’hashtag #neancheperfinta, allargando così la riflessione e la consapevolezza e coltivando la fiducia che ogni giorno anche grazie alla musica e alla cultura si combattano episodi di violenza.
Nata nel 2017, progetto cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo e dalla Regione Emilia-Romagna (Operazione Rif. PA 2023-20162/RER approvata con DGR 2096/2023 del 04/12/2023 e cofinanziata con risorse del Fondo sociale europeo Plus), l’Accademia Verdiana si articola in nove mesi di lezioni, incentrate sullo studio del repertorio e del perfezionamento della tecnica vocale, laboratori dedicati ai movimenti coreografici e scenici, seminari e incontri di approfondimento, moduli dedicati alle materie storiografiche e alle materie contrattualistiche e manageriali volti a formare un artista lirico dal profilo completo. Direttore didattico dell’Accademia Verdiana è Francesco Izzo, musicologo, pianista e coach, professore ordinario di musicologia presso l’Università di Southampton, dove tiene corsi di storia e teoria della musica. Dal 2022 ricopre inoltre l’incarico di Referente scientifico dell’Istituto Nazionale di Studi Verdiani per il Festival Verdi.
La Stagione del Teatro Regio di Parma è realizzata grazie al contributo di Comune di Parma, Ministero della Cultura, Reggio Parma Festival, Regione Emilia-Romagna. Major partner Fondazione Cariparma. Main partner Chiesi. Cultural partner Crédit Agricole. Media partner Mediaset. Main sponsor Iren, Barilla. Sponsor Agugiaro e Figna, CePIM, Grasselli, Parmacotto, Opem, GHC, Poliambulatorio Dalla Rosa Prati, Drill Pac, Rainieri, GloveICT, Amoretti. Security partner Metronotte. Educational partner Parmalat. Wine partner Oinoe. Mobility partner Tep. Radio Ufficiale Radio Monte Carlo. Fair Play partner Zebre. Con il contributo di Ascom Confcommercio Parma Fondazione, Ascom Parma Confcommercio, Camera di Commercio dell’Emilia, Fondazione Monteparma. Legal counselling Villa&Partners. Con il supporto di “Parma, io ci sto!”. Sostenitori tecnici De Simoni, Teamwork, Graphital. Partner artistici e istituzionali Casa della Musica, Coro del Teatro Regio di Parma, Conservatorio “Arrigo Boito”, Società dei Concerti di Parma, Fondazione Teatro Comunale di Bologna, La Toscanini. Il Teatro Regio di Parma aderisce a Fedora, Opera Europa, Operavision, Emilia taste, nature, culture.
Teatro Regio di Parma strada Garibaldi 16/A, 43121 Parma – Italia
Tel. +39 0521 203969
www.teatroregioparma.it
Teatro Regio di Parma
25 novembre 2025
NEANCHE PER FINTA
Giornata contro la violenza sulle donne
Cucù verdiano
ore 13.00, ore 15.00, ore 17.00
Arie verdiane dai Fornici del Teatro Regio di Parma
Allieve dell’Accademia Verdiana
Soprani Maria Kosovitsa, Zhadyra Abdullayeva, Giulia Costantini
Pianoforte Claudia Zucconi
Ore 13.00
Giuseppe Verdi, da Otello “Ave Maria”
Soprano Maria Kosovitsa
Una delle più strazianti scene di femminicidio nel melodramma italiano dell’Ottocento è quella in cui Otello uccide Desdemona. L’isolamento rassegnato della giovane donna è espresso in una celebre preghiera: “Ave Maria”, che comincia e si conclude con un declamato sommesso e sfocia al centro in un episodio lirico di grande intensità.
Ore 15.00
Giuseppe Verdi, da Il trovatore “D’amor sull’ali rosee”
Soprano Zhadyra Abdullayeva
Nell’ultimo atto del Trovatore, Leonora è pronta a sacrificare la propria vita per amore di Manrico e rivolge all’uomo un canto che combina lirismo e profonda malinconia.
Ore 17.00
Giuseppe Verdi, da Luisa Miller “Tu puniscimi, o Signore”
Soprano Giulia Costantini
Luisa è ricattata da Wurm, che chiede alla donna di cedere alle sue voglie per ottenere la libertà del padre. In una preghiera disperata, chiede ripetutamente di non essere abbandonata al furore dei suoi oppressori.
(segue)
Non lasciarmi in abbandono
Recital verdiano, ore 17.30 ingresso libero sino a esaurimento posti
Ridotto del Teatro Regio di Parma
Allieve dell’Accademia Verdiana
Soprani Zhadyra Abdullayeva, Yijia Zhong, Maria Kosovitsa, Elzbieta Maria Warcaba, Melissa D’Ottavi, Giulia Costantini
Mezzosoprani Qianhui Sun, Arlene Miatto Albeldas
Pianoforte Claudia Zucconi
Presenta Francesco Izzo, Direttore didattico dell’Accademia Verdiana
Giuseppe Verdi
da La forza del destino “Pace, pace mio Dio”
soprano Zhadyra Abdullayeva
da Il trovatore, “Condotta ell’era in ceppi”
mezzosoprano Qianhui Sun
da Il corsaro, “Egli non riede ancora! … Non so le tetre immagini”
soprano Yijia Zhong
da Un ballo in maschera, “Morrò, ma prima in grazia
soprano Maria Kosovitsa
da La forza del destino, “Son giunta! … Madre, pietosa Vergine”
soprano Elzbieta Maria Warcaba
da Simon Boccanegra, “Come in quest’ora bruna”
soprano Melissa D’Ottavi
da La traviata, “Teneste la promessa … Addio, del passato”
soprano Giulia Costantini
da Don Carlo, “O don fatale”
mezzosoprano Arlene Miatto Albeldas