Neon on the dance floor è il primo Lp del duo elettronico Sour Girl

La libertà e il brivido della scoperta, la dipendenza e il desiderio di controllo, l’amore e la passione più ardente, sono le storie raccontate in “Neon on the dance floor”, primo LP del progetto elettronico Sour Girl, nato nell’ estate del 2022 dall’ unione tra la cantante e songwriter Laura Messina e il musicista e producer Vincenzo Schillaci.  

Dopo varie esperienze live, Sour Girl dà alla luce il primo lavoro, prodotto dal polistrumentista e produttore Gaetano Dragottain arte Go-Dratta, e in uscita il 31 gennaio 2025 per Fat Sounds, che racchiude l’anima del duo, che attinge all’elettro degli anni ‘80, alla electronic dance music e la techno, facendosi accompagnare da una voce dalle sfumature dream pop, a tratti malinconica e sognante, a tratti più concreta e arrabbiata.L’album sarà presentato venerdì 31 gennaio con un concerto a I Candelai.

Sei brani che danzano sinuosamente e vorticosamente tra ritmi incalzanti e momenti di sospensione e di riflessione, tra synth e batterie pulsanti come fossero respiro e battito di un universo caotico ma al contempo armonico, razionale e intriso di un malinconico romanticismo.

Il disco, realizzato con il contributo di NUOVOIMAIE, apre con “Like a Rainbow”: due persone che non hanno nulla in comune se non il desiderio di abbandonarsi anche solo per una notte ai propri desideri più nascosti, incrociano gli sguardi travolti da un fascio di musica e luce che li catapulta in un vortice di emozioni che inebria e stordisce. Prosegue con “Closer”, un viaggio on the road alla ricerca di una vita di ricordi perduti, sgretolati dal tempo e dal destino, e di cui rimane solo l’amore. In “In The Garden”, due cuori hanno imparato a battere all’unisono, due vite si sono incrociate, legate tra di loro da un filo sottile ma forte come le radici di un albero secolare… la terra su cui affondano queste radici parlano però di una vita ormai passata. “Human Touch” racconta di un rapporto dominato dall’istinto, da un’attrazione destabilizzante che indebolisce la ragione, si trasforma rapidamente in una storia di dipendenza e di controllo, di annullamento dell’individualità in funzione del benessere altrui. In “Sitting a bar”  un amore passeggero nasce da uno sguardo rubato, un sentimento giovane, leggero e rinfrescante proprio come la pioggia d’estate. “Turn off the light”: quando il peso della vita diventa insopportabile, la paura, cattiva consigliera, può dare l’illusione che basti smettere di vivere per vivere meglio, anche se chi ci ama tende la mano nel tentativo di tirarci fuori dal baratro in cui ci siamo volontariamente nascosti.

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