“People of the Underworld” dei NIAMH è un album che colpisce per la sua capacità di trattare temi complessi e oscuri con una musicalità raffinata. L’apertura con “The Unloved” introduce subito l’ascoltatore a un mondo di chitarre potenti e testi profondi, creando un’atmosfera di intensa introspezione. Questo tono si mantiene con “Sons of God”, dove la rabbia e la rassegnazione si intrecciano, offrendo una visione alternativa della spiritualità.
“Shining Like Sirius” porta una pausa nel tumulto emotivo, con una melodia più dolce e riflessiva che permette di tirare il fiato. Segue “I, The Underdog”, un brano energico ispirato alla tifoseria del Milwall, che esprime una sfida contro l’emarginazione sociale con una carica inarrestabile. “A Time for Farewell” esplora la tristezza degli amori perduti, con un’intensità emotiva che tocca profondamente chi ascolta.
“Antibiotic” è un’esplosione di emozioni crude, con le spoken words di Harakiri che aggiungono una dimensione ulteriore alla rabbia espressa nella canzone. “The Wow Effect Prt2” conclude l’album con una nota sognante e malinconica, lasciando una sensazione di riflessione dolce-amara. Ogni traccia dell’album contribuisce a creare un mosaico di emozioni intense e sincere, dimostrando la maturità artistica dei NIAMH. Questo album non solo intrattiene, ma offre anche una profonda connessione emotiva, rendendolo un ascolto essenziale per chi ama il goth metal con una vena poetica.