Niky Marcelli: “Il lockdown mi toglie il piacere della colazione”.

Da domani e fino a dopo Pasqua, l’Italia sarà quasi del tutto in zona rossa. Per la prima volta dopo molto tempo, anche Roma, dove risiede abitualmente lo scrittore Niky Marcelli, da pochi mesi in libreria con La Donna di Lana, terza avventura della saga de La Contessa Rossa.

Come ti prepari a questa nuova clausura?

Ho già incaricato il mio sarto di confezionarmi un saio, perché voglio essere impeccabile anche da eremita! Secondo te, il lino écru può sembrare tela di sacco, se parecchio stropicciato?

Adesso non fare così! Dopotutto, puoi sempre portare il cane a fare un giro del palazzo!

Se è per questo, posso anche arrivare più lontano per comprargli i croccantini! Salvato da Osvaldo! (il suo bassethound. ndr) A parte gli scherzi, non credo che mi peserà molto questo nuovo lockdown, così come – del resto – non mi è pesato granché quello, più lungo, del 2020. Sto lavorando ad un nuovo libro: la seconda indagine della Lince, la protagonista del mio giallo del 2019 La Strega Spiaggiata. Quindi avrò il mio bel daffare per passare il tempo. E sono ormai abbonato a tutte le piattaforme streaming per film e fiction.

Sempre dandyssimo, nel suo ambiente naturale!

Segregato felice, dunque?

Certo che no, perché ad essere “prigionieri” non si è mai felici. Purtroppo è una seccatura inevitabile, dato l’impennarsi della pandemia, le case farmaceutiche che fanno il “gioco delle tre carte” con i vaccini e – soprattutto – migliaia di nostri concittadini che continuano ad ammassarsi nei luoghi della movida come mandrie di mufloni, dimostrando una volta di più che il “popolo-bue” ha il cervello di un anellide.

Non sembri avere un’alta opinione degli italiani…

Le scene surreali che ci sono state rappresentate in questi mesi nei notiziari, ogni volta che si sono allentate le misure di sicurezza, hanno fortemente contribuito alla formazione di questa opinione sui miei connazionali. Per fortuna pare che siamo in buona compagnia, perché anche all’estero mi dicono che la percentuale di “teste di cocco” è piuttosto ragguardevole. Anche se non certo ai nostri livelli, che sono olimpionici!

Cosa ti mancherà in questi giorni?

A parte il mare, che mi manca sempre, soprattutto l’Adriatico che non vedo da settembre, mi mancherà il piacere della prima colazione. Mi sono già messo d’accordo con il bar che frequento abitualmente per la consegna a domicilio del cappuccino tutte le mattine, però berlo nel cartone invece che nella tazzina di ceramica è decisamente tutta un’altra cosa! Ecco, possiamo dire che il lockdown mi toglie il piacere di una prima colazione in grazia di Iddio.

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