Noie e stranezze di Internet e dei social

Così vanno le cose sui social e nel web…

Correttore automatico:

ho un tablet economico. Non ho il PC.  Il mio correttore automatico fa le bizze. Se commetto un errore vero, talvolta non lo corregge.  In compenso mi corregge quando scrivo correttamente. Una volta mi sono fidato del correttore automatico.  Avevo fretta. Dovevo andare a cena fuori. Non controllai. Inviai subito. Stavo rispondendo al direttore di una testata giornalistica online, a cui avrei potuto collaborare. La cosa non andò in porto proprio per i miei errori nel corpo dell’email. Oggi controllo. Sono più avveduto. Però il rischio di una correzione errata c’è sempre, anche se ho fatto l’abitudine. Insomma talvolta uno perde delle opportunità per un’utilità informatica che dovrebbe aiutarlo. Non solo ma le correzioni errate rallentano spesso la stesura dei miei articoli. È una piccola noia quotidiana,  un piccolo contrattempo, che può danneggiarmi. La stessa cosa dicasi anche per il controllo ortografico su Word, che non funziona come dovrebbe. In definitiva farei meglio senza queste diavolerie, che dovrebbero aiutarmi e invece talvolta mi complicano la vita. 

Tutti stalker e stalkerizzati:

i social possono avere dei risvolti psicologici imprevisti e imprevedibili. Certe dinamiche e certi meccanismi interiori sono ancora oggetto di studio. I social dividono le persone in 2 categorie: gli influencer e gli influenced. Inoltre con i social siamo tutti stalker e stalkerizzati virtualmente. Siamo tutti ossessione di qualcuno o qualcuna e al contempo siamo tutti ossessionati da almeno una persona. C’è chi ha moglie e figli e finisce per controllare venti volte al giorno il profilo Facebook del primo amore.  I social permettono di avere informazioni che nella vita reale sarebbe pericoloso chiedere, quasi impossibile. I social sono un’enciclopedia delle futilità,  un immenso archivio delle cose quotidiane altrui. Sui social uno può dare libero sfogo alle proprie ossessioni. Un tempo si diceva: lontano dagli occhi, lontano dal cuore. Oggi nessuno è lontano da nessuno.  Siamo tutti reperibili. Siamo tutti a portata di clic. Infine i social sono una grandissima opportunità per non farsi gli affari propri e per soddisfare la nostra curiosità,  più o meno morbosa.

Le cose alternative:

sul web si può ascoltare la Vaporwave e si possono guardare le backrooms. Insomma di cose strane, eccentriche e innovative è pieno il web. Di strada ne è stata fatta tanta e di acqua sotto i ponti ne è passata tanta dai primi siti negli anni ‘90. 

La password:

ci sono esperti di crittografia.  Ci sono hacker esperti. Per loro è un gioco da ragazzi scoprire le password. Bisognerebbe sempre controllare se le nostre password sono state rese note nel dark web. Ma chi lo fa? Forse siamo tutti spiati, controllati. Forse qualcuno sa tutto di noi e noi ne siamo totalmente ignari, fino a quando non ci chiederanno il riscatto per le password rubate! 

Le fake news:

benvenuti nell’epoca della post-verità! Oggi non si sa più ciò che è vero. Siamo bombardati da notizie false e tendenziose! Ci sono sempre troppe bufale! A volte anche i giornalisti fanno disinformazione, inconsapevolmente. Ma ci sono alcuni siti che la fanno volontariamente e ci marciano su.  Ci sono testate online che fanno titoli a effetto per acchiappare visitatori. Così leggi dell’addio a una nota cantante. Pensi che sia morta e invece alla fine dell’articolo si scopre che si è trasferita all’estero. Leggi dal titolo che un famoso attore è gravemente malato e poi scopri che soffre solo di attacchi di panico. Oppure leggi dal titolo che una figlia d’arte ha avuto un grave lutto e alla fine scoprì che le è morto il cagnolino. 

I chatbot:

vi arrivano centinaia di richieste di amicizia? Forse penserete che non esiste più alcuna bolla di filtraggio. Invece sono chatbot, persone inesistenti, create dall’intelligenza artificiale.  Magari chattate con una presunta bella ragazza, che vi chiede di usare la webcam (per poi ricattarvi sessualmente)! Magari chattate con un presunto direttore di istituto di credito o con una presunta donna malata terminale, che vuole darvi tutti i suoi averi! In realtà state interagendo con un software e vogliono solo truffarvi. Chattate allora per più di mezz’ora e fate molte domande. Vedrete che a un certo punto l’intelligenza artificiale non saprà più rispondervi. Inoltre questi software commettono grossolani errori di ortografia. Attenzione!!!

Lo spam:

ho una casella di posta elettronica invasa dallo spam.  Sono sommerso dallo spam: pubblicità di aziende, siti di incontri, concorsi letterari. Il bello è che la mia mail non sa più distinguere spam e non spam. Così finiscono nello spam email utili che mi interessano e finiscono nella normale posta in arrivo i messaggi spazzatura. Se uno rende pubblica la propria mail su un sito internet visitato, gli arriva di sicuro tanto spam. D‘altra parte non potevo fare altrimenti. Ho iniziato a farmi scrivere su un’altra casella di posta elettronica. Si spera bene. 

Il sosia:

un mio amico mi disse anni fa che giravano nel web alcuni miei video porno. Mi fece vedere. Io dissi che non facevo certe cose. Il protagonista di quei video però  sembravo proprio, io, ma sapevo bene di non essere io. Certo la somiglianza era impressionante. Tutti abbiamo 7 sosia nel mondo e quello era un mio sembiante.  Pensai pure a dei video taroccati da parte di qualcuno che mi odiava. Alla fine scoprii da un tag il nome e cognome di quell’attore porno, mio sosia. Per la cronaca questo pornoattore girava scene gay e con trans. È da anni che questo pornoattore si è ritirato a vita privata. Forse qualcuno che ha visto certi video sarà convinto che ero veramente io. E chi sono io per togliergli questa convinzione, questa certezza assoluta?!? E poi che me ne frega? Pensino quello che vogliono! 

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