Non rubateci i sogni, l’importanza della fede. In noi stessi, negli altri e nel futuro

Non rubateci i sogni, l’importanza della fede. In noi stessi, negli altri e nel futuro – In questa toccante inquadratura della Napoli più difficile, fatta di gente vera, la camorra una volta tanto è solo sullo sfondo, pretesto per introdurre argomenti e scelte che riguardano tutti, fuori e dentro la Campania. Sonorità e mimica partenopee ci avvicinano a problematiche che non hanno una terra d’accezione. In scena dal 6 al 23 aprile.  

 

Non è per forza la minaccia della malavita organizzata a obbligarci al silenzio, alla resa. Il fatto è che troppo spesso ci rassegniamo prima di tutto a noi stessi, alla nostra incapacità di ascoltarci, di imporci sulla scelta più comoda. La lotta all’illegalità parte da dentro, dall’impegno a essere onesti con noi stessi, dalle nostre ambizioni e dai nostri principi. Ecco perché in sala, sulle note indimenticabili di Pino Daniele, la sensazione è proprio che Napul’è… tutti noi, tutto il mondo. Napoli è unica certo, ma il cliché che la vuole diversa dal resto delle città e dei Paesi è tendenzioso. I temi che irrompono in scena –la legalità, la rivalsa, la fede (in Dio ma anche nei sogni), la frustrazione, il fallimento, la diversità (di carattere, di vissuto, culturale, sociale o sessuale che sia) come valore, la purezza nell’impuro- appartengono a tutti. Per chiunque e ovunque, scheletri del passato, paure del presente, debolezze interiori e ignoranza sono limiti al proprio realizzarsi. Riuscire a reagire è la vera vittoria, indipendentemente dal risultato. Tutti possiamo essere vincitori, anche senza essere eroi.

 

NON RUBATECI I SOGNI è una commedia scritta e diretta da Bernardino De Bernardis, con Luca Buongiorno (Enrico), Bernardino De Bernardis (Don Angelo), Mauro De Maio (Salvatore), Francesca Di Meglio (Maria Grazia), Ciro Formisano (Don Peppino), Martin Loberto (Alessandro), Coky Ricciolino (aiutante del boss locale) ed Elena Verde (Donna Assunta). Produzione La Bilancia.

Scene Maurizio Marchini, Ufficio Stampa Andrea Cova, Luci Alessandro Levrero, Foto Patrizio Cocco, Grafica Elisa Abbadessa.

La vita è uno spettacolo che nessuno può impedirci di mettere in scena. E questo tenteranno di fare i protagonisti della commedia, nonostante i tanti ostacoli. E a ben vedere, ad andare in scena sarà proprio la loro storia, il loro grido di protesta contro la cultura della violenza e della sopraffazione. Don Angelo dalla tranquilla valle Aurina viene trasferito nel quartiere della provincia napoletana in cui è nato, in una realtà fatta di miseria e sotterfugi, in perenne bilico tra il comico e il tragico. Inizia per lui una seconda vita, che lo vede schierato con la comunità contro i soprusi della delinquenza locale. Il prete, la perpetua e un gruppo di ragazzi si trovano a condividere un sogno, quello del proprio riscatto, convinti che la difficoltà sociale non possa tradursi in una condanna inappellabile. Parte così una crociata per salvare il teatro di quartiere, ma anche la dignità umana e soprattutto i sogni… nella consapevolezza che in ogni sfida il vero sconfitto è colui che si ritira senza provarci.

 

Info e prenotazioni:

TEATRO/CINEMA MARTINITT

Via Pitteri 58, Milano – Tel. 02 36.58.00.10  – Parcheggio gratuito.

Orario spettacoli giovedì-sabato ore 21, domenica ore 18. Il sabato anche alle 17.30.

Biglietteria: lunedì 17.30-20, dal martedì al sabato 10-20, domenica 14-20.

Ingresso: 22 euro, ridotto 16 euro. Abbonamenti a partire da 90 euro per 12 spettacoli.

 

Il Martinitt

Un giovane teatro dai grandi numeri (40.000 spettatori lo scorso anno e 2000 abbonamenti in 6 stagioni) che crede davvero nei nuovi talenti di casa nostra, tanto da riservare loro il suo palcoscenico in esclusiva e da aver indetto il concorso “Una Commedia in cerca d’autori”, dedicato ad autori tra i 18 e i 40 anni. Riflettori sempre puntati anche sulla danza. E ora c’è anche il cinema di quartiere!

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