Novità in libreria: il nuovo libro di Sebastian Ruggiero, “Il Fato racconta…”

Il Fato racconta… Il fuoco: Prometeo e Fetonte” è il titolo del terzo libro di Sebastian Ruggiero, pubblicato per l’editore Erickson all’interno di una linea editoriale che raccoglie testi indicati per l’insegnamento e la didattica – ma non solo.

In libreria con l’antologia di racconti curata da Vincenzo Soddu, A cantar d’amore (Janus Editore, 2024) e il retelling mitologico di Persefone, “Intrigo sull’Olimpo (Giovane Holden Edizioni) – la nuova pubblicazione si colloca a metà tra i due libri precedenti. Infatti, se della prima, Ruggiero conserva la forma breve – capace di condensare in poche pagine un’idea e una morale che continuano a vivere oltre il termine della storia –, di “Intrigo sull’Olimpo” rispolvera alcuni personaggi, dal grandissimo e potente Zeus all’affettuosa Atena, e i luoghi dorati e straordinari in cui prendono vita le narrazioni legate alle divinità dell’Olimpo.

Protagonisti di “Il Fato racconta… Il fuoco: Prometeo e Fetonte”, sono gli omonimi eroi mitici, accomunati dalla giovane età e dalla volontà di sfidare i limiti imposti dalla natura e dalle circostanze imprevedibili della vita, pur con una certa dose di incoscienza e inesperienza. Il volume si presenta come il primo di un ciclo di racconti ancora inediti, tramite cui Ruggiero intende ripercorrere gli intrecci mitici più famosi, assimilandone la narrazione ai quattro elementi naturali: fuoco, aria, terra e acqua.

Il fuoco è l’elemento naturale a cui si legano i primi due miti raccontati in “Il Fato racconta…”

Dopo aver affidato al Fato la ricostruzione in prima persona di quei fatti che adesso dona ai lettori e alle lettrici, Ruggiero ci porta in un mondo fatto di creature magiche e mitologiche, di ciclopi e ninfe seducenti, di dei ed esseri mortali che convivono reciprocamente in pace. Il Fato, solo e annoiato da millenni, si rivolge a un tu che coincide con il lettore e lo guida attraverso i racconti all’origine del mondo, eleggendosi testimone affidabile di un tempo che da sempre affascina e spinge alla riflessione gli uomini, le donne e i bambini di tutte le epoche.

In entrambe le parabole, ad attivare la narrazione è un desiderio: da una parte c’è la brama di Prometeo di andare contro i dettami e il volere di Zeus, dall’altra c’è la passione del giovane Fetonte che pur di dimostrare a tutti di essere figlio del dio del Sole, mette in rischio la propria vita.

Tra i racconti di Ruggiero, il desiderio non è demonizzato ma anzi raccontato come qualcosa di positivo e naturale.

L’accento è invece posto sugli effetti e le ritorsioni che avvengono quando si decide di agire solo in funzione di quella fame. Quando non si prendono in considerazione le conseguenze. Allo stesso modo, il fuoco di Prometeo – simbolo della conoscenza e dell’avanzamento tecnologico – è sì una conquista, ma all’occorrenza diventa un pericolo, qualcosa da maneggiare con cura, qualcosa che necessita della supervisione di qualcun altro per essere veicolata.

Pensiamo per esempio a che cosa significhi affidare un telefono alle mani inesperte di un bambino: potrà essere un ausilio, un supporto per lo stesso genitore – ma contemporaneamente esso rappresenta un pericolo, uno strumento da supervisionare con senno e cognizione.

I personaggi che popolano le pagine dei due miti scelti da Ruggiero per l’esordio del ciclo dei racconti sono costruiti in modo che al lettore sia facile entrare in empatia con loro. In qualche modo, mentre leggiamo supportiamo la rivolta, la spinta verso il desiderio sia di Prometeo sia di Fetonte, nonostante fin dall’inizio veniamo avvertiti delle possibili e disastrose conseguenze. Così Ruggiero assurge pienamente al ruolo di cui è investito il mito: raccontare storie molto distanti da noi ma in fondo affini, dietro cui rivedere i nostri errori e i passi compiuti.

Lo stile di Sebastian Ruggiero facilita la diffusione dei messaggi per cui i miti sono nati.

Sebastian Ruggiero, che per professione riveste il ruolo di dirigente scolastico in una scuola media della Sardegna, dimostra di saper padroneggiare con fermezza le peculiarità richieste a chi vuole mettersi in contatto con i più giovani; a chi cerca una via per aprire uno spiraglio tra l’età adulta di chi forma e quella inesperta di chi viene formato.

Foto-ritratto dello scrittore Sebastian Ruggiero, autore del Fato Racconta (Edizioni Erickson) con un maglione arancione e le braccia conserte
Sebastian Ruggiero, scrittore e dirigente scolastico

Il suo tono non risulta mai paternalistico o evidentemente moraleggiante. Lo stile utilizzato è semplice, scevro di ricercatezze letterarie – a esclusione di tutto quell’apparato di metafore e figure retoriche imprescindibili dal genere epico – si serve di locuzioni brevi e di un utilizzo classico della punteggiatura. Inoltre, il buon equilibrio tra dialoghi e descrizioni permette al lettore di procedere spedito nella lettura – favorita anche dalle illustrazioni a colori di Cristian Stenico che, capitolo dopo capitolo, affresca i momenti cardine attorno a cui ruotano le singole storie.

Il Fato racconta… Il fuoco: Prometeo e Fetonte” è un manuale didattico e nel medesimo tempo un libro di intrattenimento. Un’opera universale e senza tempo, che tutti i più giovani dovrebbero leggere per poi convincere i loro genitori a fare altrettanto.

Articolo precedenteI Rivera celebrano Roma con il nuovo singolo “Non è finita”
Articolo successivoDialoghi e danza nell’antico borgo di Tratalias con Cortoindanza Logos e L’Altra Sardegna