Nuovo brano per mikele: altalenante l’amore, metropolitane le lune

Metropolitane le lune da contare per trovare un posto che sia di equilibrio in questo eterno reflusso di esistenza. E piantato a terra ed è concreto il suono di mikele, “Conto le lune” è un brano che dalle consuete soluzioni digitali della nuova scena rap e trap italiana prende il largo verso caratterizzazioni assai interessanti. Siamo nel centro di quartieri ad alto sviluppo cosmopolita… ma siamo anche dentro una perfetta solitudine contemplativa. L’amore passa anche da qui…

La notte, la luna, quel sapore favolistico anche dentro un lettering dagli effetti e dai bordi assai epici. Ma poi il suono rispecchia un cliché urbano dentro trame pop e rap assai metropolitane. Sembra un controsenso non trovi?
Trovo affascinanti associazioni inusuali, come possono essere le tematiche criptiche di “Conto le Lune” con il suono urbano della strumentale. Per me i cliché sono altri. Se ci soffermiamo al basso e alle percussioni, sicuramente ci siamo ispirati alla trap, combinandola poi, però, con strumenti classici, flauti e trombe oltre al piano e alla chitarra…

Un lupo come protagonista figurativo di questa immagine di copertina ma anche del video. Cosa rappresenta?
È l’animale indissolubilmente unito alla luna. A primo impatto, spaventa, ma se si guarda bene si notano gli occhi tristi.

E nel video il lupo come l’hai ripreso?
Non l’ho ripreso io ma ho calcato ambienti di montagna nevosa simili quando ero in Norvegia. Se avessi visto un lupo, mi sa che sarei lentamente fuggito piuttosto che filmarlo!

Le lune anche rappresentano una simbologia esoterica assai importante o sbaglio?
Si, ed è forse questo il vero cliché! Se non fosse stato un tema necessario da affrontare per me in quel momento, non l’avrei fatto.

A chiusa parliamo del disco di mikele?
Realizzare un disco sarebbe un grande sogno, ma mi sento ancora lontano da quel momento. Partiamo da un EP?

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