Sabato 10 settembre, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, Alchemilla apre le sue porte al pubblico per l’esposizione conclusiva della residenza-studio che Luca Campestri ha svolto dal 1 luglio al 1 settembre all’interno degli spazi di Palazzo Vizzani, sede dell’associazione bolognese. La residenza, a cura di Gino Gianuizzi, è stata realizzata con il contributo di Fondazione Zucchelli nell’ambito del Concorso Zucchelli 2022, dedicato a studenti e studentesse dell’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Il lavoro che Luca Campestri ha condotto durante i mesi di residenza si edifica attorno ad alcuni temi, fondanti nella sua pratica, che l’ambiente fortemente connotato di Palazzo Vizzani ha plasmato e supportato: tra di essi l’idea di spettro in quanto presenza parziale (né viva né morta), e i temi adiacenti di infestazione, coercizione ed esplorazione interiore, che fanno sì che l’esperienza dell’open studio si conformi come l’esplorazione di un mindscape popolato di catalizzatori narrativi frammentari. La presenza infestante – divisa tra corporeità ostile, coercitiva e lacerante, e fisicità parziale, compromessa – delle opere-ambiente fa riferimento al concetto, centrale nella sua produzione, di hauntology. Il concetto derridiano indica la dimensione virtuale di ciò che non è più ma continua a manifestarsi nella realtà e ciò che non è ancora ma i cui effetti precedono la messa in atto: tali le modalità dell’essere hauntologico, diviso tra coazione a ripetere e disgregazione mnemonica. L’artista ha dunque realizzato degli ambienti all’interno dei quali opere fotografiche dotate di una presenza installativa si vincolano in maniera indissolubile alle sale di Palazzo Vizzani. Campestri si è inserito nelle sale di Alchemilla innestandole e legandovi le sue opere, infestandone gli spazi nel tentativo di evocare una dimensione di soglia, un’eterotopia ambigua quanto la categoria di spettro.
Luca Campestri è il terzo e ultimo artista under 30 – dopo Mattia Pajè e Bianca Zueneli – a prendere parte alla seconda edizione delle residenze-studio di Alchemilla, dedicato alle arti visive e performative. I primi due artisti sono stati individuati dal team curatoriale di Alchemilla, mentre Luca Campestri si è aggiudicato il Premio Zucchelli rivolto agli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna. Ciascun artista ha trascorso un periodo della durata massima di due mesi all’interno di uno degli studi messi a disposizione dall’Associazione, dove ha potuto lavorare, sperimentare e creare nuove produzioni, espressione diretta del suo rapporto con Palazzo Vizzani in una dimensione prettamente legata al site-specific. Nel periodo di residenza l’artista, guidato da un gruppo curatoriale, entra in contatto con esperti del settore artistico (critici, docenti universitari, storici dell’arte, galleristi ed esperti della comunicazione), che gli permettono di ampliare il proprio orizzonte di ricerca, fornendo anche elementi di crescita relativi al suo lavoro abituale. L’interesse principale da parte del gruppo di lavoro di curatori di Alchemilla è quella di individuare e promuovere giovani artisti nei quali la componente manuale/corporea è in equilibrio con quella concettuale.
Il progetto “Residenza-studio” è realizzato con il contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e della Fondazione Zucchelli. Il progetto è proposto in collaborazione con Gelateria Sogni di Ghiaccio di Bologna e Fondazione KunstZ di Anversa e con il patrocinio del Quartiere Santo Stefano.
Luca Campestri nasce a Firenze nel 1999. Trasferitosi in giovane età nel forlivese, approda nel 2018 all’Accademia di Belle Arti di Bologna, nel cui ambito frequenta il corso di Decorazione Arte e Ambiente. Diplomandosi nel 2021, vince il premio Art Up della Critica e dei Collezionisti promosso dalla Fondazione Zucchelli e si aggiudica l’anno successivo il Premio Zucchelli 2022, venendo così selezionato per partecipare ad un programma di residenza presso l’Associazione Alchemilla. Correntemente frequenta il biennio di Pittura Arti Visive nella stessa Accademia di Belle Arti di Bologna. Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private.
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