“Ho appreso con grande soddisfazione che il Tar di Trento ha accolto, fino al 5 settembre, la nostra istanza di sospensione della seconda ordinanza del presidente della provincia Maurizio Fugatti per l’abbattimento dell’orsa Kj1. È una grande vittoria per tutti coloro che amano gli animali e che si battono in loro difesa. La battaglia continua”. A dirlo l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente (Leidaa) e dell’Intergruppo parlamentare per i Diritti degli animali e la Tutela dell’Ambiente, commentando la notizia dell’accoglimento dell’istanza cautelare presentata da Leidaa insieme con Enpa, Lav e Oipa.
Il decreto del Tar, oltre a sospendere l’efficacia del provvedimento, elenca le misure alternative all’abbattimento, che possono assicurare la tutela della pubblica incolumità, tra cui “l’eventuale captivazione dell’esemplare identificato come Kj1 ovvero la predisposizione di tutte le cautele per assicurare il costante monitoraggio del territorio e le puntuali segnalazioni alla popolazione che frequenta le zone interessate del pericolo esistente e dei comportamenti da seguire, non ultima l’interdizione all’accesso in determinate aree”.
“Finalmente un organo giudiziario-amministrativo mette nero su bianco l’importanza di attuare misure alternative all’abbattimento – precisa l’on. Brambilla. “Provvedimenti – cui si unisce l’installazione di cassonetti anti-orso – che la provincia non ha mai posto in essere o su cui si è mostrata largamente deficitaria, preferendo dare attuazione a una più comoda politica di abbattimenti indiscriminati. Il decreto del Tar segue la strada maestra che, da anni, cerco di indicare: promuovere la convivenza pacifica fra uomini e orsi, l’unica via possibile e auspicabile”.