Ogni tanto si torna a parlare di canzone di protesta e di attenzioni sociali. Gli Overcardano pubblicano “Green Power” dentro questa realtà digitale, omologata e fintamente trasgressiva. Loro suonano, e sfoggiano un suono che di certo non cerca l’innovazione o la rivoluzione. Loro cercano di sensibilizzare la coscienza media del popolo che ormai si attesta sulla superficie dell’estetica. Ascoltiamo “Green Power” e non lasciamolo fluire come fosse soltanto una canzone. È un urlo per la difesa del nostro ambiente.
Un nuovo singolo dal tema assai imperante: secondo voi si sta facendo qualcosa?
Abbiamo sentito anni fa che l’Onu sosteneva che rimanevano alla terra circa 12 anni di risorse da sfruttare, e poi ci saremmo trovati in serie difficoltà a livello di energia, di clima di cibo. Anche questa estate abbiamo giù visto al nord Italia chicchi di grandine grossi come un limone mentre nello stesso momento nel sud Italia ci trovavamo in piena siccità con l’acqua razionata. Questo è un dato di fatto.
Ma il vero problema per noi persone comuni è il concetto di “consapevolezza”. Mi spiego meglio: tutti conosciamo il problema del clima ma sembra sempre che la cosa non ci riguardi direttamente, cioè non abbiamo la consapevolezza della gravità della cosa. Un po’ come la “canzone del Maggio” di De André in cui parlava di coloro che di fronte alle rivendicazioni di quegli anni “giravano la testa dall’altra parte” ma che invece De Andre considerava “lo stesso tutti coinvolti”.
Ecco sul tema del clima siamo davvero “tutti coinvolti”, è una cosa che ci riguarda davvero molto da vicino. Nessuno si senta escluso. Soprattutto perché sembra che la gravità della situazione non sia realmente percepita. Si tutti conoscono il tema ma quanti hanno capito la gravità della situazione?
Guarda che la canzone GREEN POWER non è una accusa verso qualcuno, non è che noi ci sentiamo miglior di altri, ma semplicemente ci siamo accorti che noi per primi “non ci eravamo accorti” della reale portata della situazione climatica. Perdona il gioco di parole. Noi stessi fino all’anno scorso erravano a conoscenza del problema del clima ma non ne eravamo “consapevoli” questo è il tema vero.
A proposito di green… non sarebbe stato coerente realizzare un brano acustico e senza elettricità?
Bella questa provocazione e staremo al gioco! Le registrazioni di musica anche quelle acustiche richiedono l’utilizzo dell’energia elettrica che di conseguenza avremmo utilizzato in ogni caso. Quando si sente di un concerto “unplagged” cioè non amplificato elettronicamente in realtà non è vero. Inoltre, gli strumenti acustici al pari di quelli elettrici sono comunque costruiti dal legno; quindi, in ogni caso non avremmo fatto il bene del pianeta. Ma se avessimo sempre ragionato così non avremmo le meraviglie della musica classica in cui quasi tutti gli gli strumenti sono di legno. Pensandoci bene avremmo solo i brani cosiddetti “a cappella” cioè solo tramite l’utilizzo della voce. Io sono un fan di Tommaso Ludovico da Victoria un compositore ed organista spagnolo di fine ‘500 autore spagnolo del che ha creato moti brani “a cappella” che sono oggi eseguiti da un gruppo inglese che si chiama “Tallis scholars” e sono brami da brividi. Diciamo che forse la sola ambientalista” sarebbe la “musica vocale”, quella eseguita con il solo supporto della voce. Ovvio che stiamo estremizzando però è una riflessione interessantissima.
E le macchine del futuro? Nel suono degli Overcardano troveranno posto?
Be OVERCARDANO è un progetto musicale che nasce a Roma circa due anni fa, ad inizio 2022. L’idea nasce dal rapporto di amicizia fra due persone, due musicisti che costituiscono il nocciolo del progetto. Maurizio Cardaci voce e chitarre ed è l’autore principale dei testi e della musica e Gianluca Meloni che proviene dal mondo della musica elettronica e che contribuisce con sonorità Synth e moderne e si occupa anche del mixing e del suono finale dei brani. Come vedi Overcardano ha in squadra un elmetto che da sempre lavora con le macchine come i Synth! Gianluca è l’avanguardia del gruppo quello che lavora con i Synth per creare a volte anche suoni mai utilizzati prima. Gianluca è l’anima “moderna” di Overcardano, quello che ha spaziato più di tutti verso tipi di musica anche molto diversi da rock.- Maurizio Cardaci è la matrice Rock della band, quello delle chitarre distorte. Infatti da sempre quando ci chiedono di descrivere la nostra musica noi rispondiamo che siamo una band “Rock ‘n’ Synth”!.
Avete pensato anche ad un video per questo brano?
Assolutamente si ed abbiamo già iniziato le riprese del video. Il regista sarà Simone Serafini che ci sta aiutando ad avere una veste ancora più creativa lato immagine e visual. L’obiettivo del video sarà quello di “far pensare” le persone che lo guardano per a far capire loro che si tratta di un tema che ci riguarda tutti noi da vicino e che la situazione è abbastanza grave. Non voglio anticipare nulla del video ma ci sarà un misto di nostre immagini come musicisti e molti visual che dovrebbero dare da pensare!