Sarà un fine settimana ricco di tutti i colori del Jazz a ParmaJazz Frontiere Festival: dal trio con il suggestivo interplay degli NRG Bridges, il progetto dei due fratelli Adalberto ed Andrea Ferrari (Novotono) e Gianluigi Trovesi, il 13 ottobre alla Casa della Musica di Parma (ore 20,30); al vincitore del Premio Gaslini, Daniele Nasi (sax tenore e soprano) con il suo quartetto che vede sul palco Giacomo Marzi (contrabbasso), Jung Taek Hwang (pianoforte), Mattia Galeotti (batteria) e il live painting di Alberto Reggianini, il 14 ottobre sempre alla Casa della Musica (ore 20,30); alla Chironomic Orchestra, formazione alla quale da anni ParmaJazz Frontiere e il suo Direttore Artistico Roberto Bonati lavorano con passione, diretta da Bonati stesso con un progetto dal titolo l’Incanto del suono all’Abbazia di Valserena – Csac: appuntamento domenica 15 ottobre alle ore 17,00.
Spazio anche per l’approfondimento e la formazione: il 12 ottobre presso l’Associazione Remo Gaibazzi alle ore 18,00 in programma il primo appuntamento delle Guide all’ascolto, tradizionalmente condotte dal chitarrista e compositore Luca Perciballi. In questa prima data si parlerà di Sculpting sounds with hands – le pratiche di direzione gestuale nell’improvvisazione orchestrale.
Il duo di clarinetti dei fratelli Ferrari, il cui primo disco è stato prodotto da Parmafrontiere, vede l’ingresso di un terzo clarinetto, il decano della musica creativa italiana Gianluigi Trovesi, per il progetto NRG Bridges, dove il titolo rimanda di per sé al dialogo: dialogo fra le tre generazioni coinvolte, fra formazione clarinettistica classica e il lavoro di ricerca in continuo divenire – dentro e fuori la melodia – di sempre nuovi e diversi mondi musicali, che accomuna il lavoro di tutti e tre i musicisti. Tre generazioni ed un’unica terra d’origine: terra che è madre e punto di partenza per un viaggio costante verso altri mondi ed altri suoni.
Linea guida fondamentale e irrinunciabile della storia del Festival è la promozione dei nuovi talenti internazionali, fertili realtà che meritano tutto il supporto e la visibilità per poter esprimere appieno il loro potenziale. Da questi presupposti nasce la collaborazione con il Premio Internazionale Giorgio Gaslini, fondato da Simona Caucia e dalla città di Borgotaro alla morte del Maestro. Il Premio di quest’anno è stato assegnato al sassofonista Daniele Nasi, già allievo della classe di Jazz del Conservatorio di Parma. Nasi si esibirà in quartetto con il suo progetto BSDE, una formazione, i cui componenti hanno base tra l’Olanda e l’Italia, che sfrutta i variopinti background dei membri per creare un suono sempre fresco attraverso un repertorio di composizioni originali, a cura di Nasi, caratterizzate da una scrittura aperta, dove l’apporto espressivo e personale dei musicisti diviene fondamentale.
I brani, di conseguenza, risultano diversi, cangianti e in evoluzione ad ogni concerto, assurgendo a ruolo di veicolo per comunicare al pubblico l’empatia che si viene a creare nel dialogo tra i musicisti sul palco. Dialoghi che vanno spesso a toccare temi di attualità sociale e politica. La musica mette insieme aspetti del free jazz e dell’hard-bop con scelte ritmiche ed armoniche moderne, ma anche materiale più folkloristico derivante dalla diversa provenienza ed esperienze dei membri.
Il gruppo ha recentemente ricevuto anche il premio Roberto Zelioli 2019.
Per l’occasione, nell’ambito del progetto di relazione e dialogo tra i diversi linguaggi artistici, al quartetto si unisce l’artista Alberto Reggianini in un live painting. Reggianini è pittore mantovano residente a Parma, docente dell’Accademia di Brera e affermato artista da anni parte della vita culturale della città.
Per quanto riguarda la Chironomic Orchestra, ricordiamo che la chironomia è una forma di direzione musicale, in genere impiegata per musica corale, dove l’uso di gesti delle mani dirige l’esecuzione musicale. Pratica antica che si ipotizza risalente alle prime evidenze egiziane attraverso la documentazione geroglifica rappresenta un metodo particolarmente sviluppato nelle tradizioni prive di una notazione scritta, tra cui canti vedici, bizantini e romani.
La chironomia religiosa ebraica può anche essere individuata come segno mnemonico nelle Bibbie ebraiche stampate, che appare in alto, in basso e in mezzo al testo da cantare, al fine di guidare il cantore nella sua interpretazione delle letture bibliche (cantillazione).
Nel panorama contemporaneo il suo impiego nell’ambito della musica improvvisata crea il presupposto per una particolare forma di conduction dove – come nel caso della Chironomic Orchestra diretta da Roberto Bonati – il direttore usa gesti e segni particolari per indicare, stimolare e sostenere l’azione dei musicisti. Non esistono leggii o spartiti a cui i musicisti guardino, la loro attenzione è completamente rivolta alle indicazioni del direttore e all’azione dei loro colleghi. Ciò che accade in questo contesto è diverso da quello che gli stessi musicisti sono soliti fare nei rispettivi ambiti. Ogni performance è unica e irripetibile.
Una produzione originale di ParmaFrontiere di un organico che, negli anni, si è dimostrato essere fertile e prolifico, pubblicando il DVD Il suono improvviso e il disco The Whirling Leaves per l’etichetta del Festival, ParmaFrontiere Records.
Le guide all’ascolto di Luca Perciballi
Come ogni anno la volontà divulgativa di Parmafrontiere si esprime anche attraverso le guide all’ascolto tenute da Luca Perciballi, compositore e musicista, presso l’Associazione Remo Gaibazzi secondo una collaudata e vivace formula che prosegue ben oltre la conferenza stessa, coinvolgendo i canali social in successivi approfondimenti e materiali resi a disposizione degli interessati.
Sculpting sounds with hands – le pratiche di direzione gestuale nell’improvvisazione orchestrale: da sempre l’utilizzo di gesti codificati o evocativi per ottenere risultati musicali si accompagna alla pratica delle musiche d’insieme, in organici più o meno numerosi, sia per ricordare un testo mandato a memoria sia per creare effetti ex novo: la pratica chironomica, ovvero dell’indicazione con le mani, è attestata nella musica rituale dell’Antico Egitto e ancor oggi usata nella direzione del canto gregoriano dove il direttore delinea con gesti delle mani le fioriture dei cantori.
Negli ultimi 40 anni, grazie al lavoro pionieristico di musicisti come Lawrence D. Morris o Walter Thompson, si è andata consolidando la pratica della Conduction, ovvero della performance basata esclusivamente su segnali gestuali per condurre lo sviluppo musicale; grazie ad un insistito e paziente lavoro da parte di una comunità di musicisti la pratica è ormai largamente utilizzata sia in ambito didattico che in quello artistico, creando quasi un vero e proprio genere a sé stante.
La guida all’ascolto ripercorrerà la genesi di questo tipo di idee in seno alle musiche improvvisate del XX secolo e metterà a confronto sistemi e intenti compositivi, andando anche a guardare la sottile relazione fra improvvisazione e composizione che coinvolge tutti i partecipanti, pubblico compreso, ad una performance di Conduction.
Ven 13 ottobre, Casa della Musica, h 20:30
NRG Bridges
Intertwined Roots
Gianluigi Trovesi, clarinetti
Adalberto Ferrari, clarinetti
Andrea Ferrari, clarinetti
Sab 14 ottobre, Casa della Musica, h 20:30
Produzione ParmaFrontiere 2023 Premio Gaslini 2023
Davide Nasi e BSDE 4tet
Con Alberto Reggianini (Live Painting)
Daniele Nasi, sassofoni e composizioni
Giacomo Marzi, contrabbasso
Jung Taek Hwang, pianoforte, moog e Fender Rhodes
Mattia Galeotti, batteria
Alberto Reggianini, live painting
Dom 15 ottobre, Abbazia di Valserena-CSAC, h 17:00
Produzione ParmaFrontiere 2023
Chironomic Orchestra
L’incanto del suono
Roberto Bonati, direttore
Angela Malagisi , voce
Anna Maghenzani, voce
Elena Rosselli, voce
Thomas Marvasi, clarinetto basso
Gabriele Fava, sax soprano
Claudio Morenghi, sax tenore
Fabio Frambati, flicorno
Alberto Ferretti, tromba
Paolo Ricci, violino
Davide Santi, violino
Luca Perciballi, chitarra
Alessio Bruno, contrabbasso
Giacomo Marzi, contrabbasso
Giancarlo Patris, contrabbasso