Parte il tour di “Nove Piccoli Sorsi di Mare”, il primo album di AMADA (Annalisa Madonna)
LE PRIME DATE (in continua evoluzione)
Prodotto dal bassista e compositore Giacomo Pedicini, è un progetto di world music in 6 lingue dove i differenti idiomi si fondono con la musica, abbracciati da sonorità popolari e strumenti moderni
L’ALBUM ESCE ACCOMPAGNATO DAL VIDEO DI “La mujér de mi mujér“: AMADA | La mujer de mi mujer – YouTube
Parte il tour di “Nove Piccoli Sorsi di Mare”, il primo disco da cantautrice di AMADA, “voz antigua de viento y de sal” come l’Alfonsina di Mercedes Sosa.
Anche se le date sono in continua evoluzione, si parte domani 29 giugno da Napoli, e precisamente da Castel Sant’Elmo, con lo spettacolo “Dignità autonome di prostituzione”, di cui la cantautrice è ospite. Amada sarà poi il 6 luglio a Montella (Av) per la rassegna Femminile Plurale, l’8 al Restanza di Ottaviano, il 22 alla Piscina Mirabilis di Bacoli, e ancora il 12 agosto in concerto a Villa Fiorentino a Sorrento e il 25 a Ischia nell’ambito di “Incontri mediterranei”. Il concerto del 30 settembre a Porto Petraio, a Napoli, chiuderà la stagione dei concerti estivi.
Amada, al secolo Annalisa Madonna, napoletana, ha sempre mostrato amore per le lingue e i linguaggi del mondo. Nella sua lunga carriera di interprete ha più volte duettato con la cantante israeliana Noa. Nel 2003 è artista Sony con la formazione “Permiso Extraordinario”, nel 2005 fa parte della compagnia teatrale “Stone dancerinc” a Londra e nel 2013 come autrice e cantante debutta a Broadway con lo spettacolo “T’Ammore”.
Amada “vestita de mar” attraverso questi nove piccoli sorsi diviene – è scritto nella presentazione dell’album – “la creatura anfibia di un possibile inferno marino che attraversa quella zona oscura frutto della fertilità dell’inquietudine, interpreta lo spirito dei tempi e ne comunica le radici, le intesse di sofferenza per poi accudirci con il canto che ammalia.
Lingua ferita, che racconta emozioni, conflitti, contrapposizioni di antichissime culture tra vecchie città, porti dimenticati e nuovi paesaggi, il contesto in cui la vita ha la sua ragione d’essere.
Con il sale del mare curerà le ferite che mai si potranno rimarginare”.
“Nove piccoli sorsi di mare” è un progetto di world music nato una canzone dopo l’altra, senza paure ma “a piccoli sorsi, uno dopo l’altro”. Cantato in sei lingue – francese, spagnolo, portoghese, creolo capoverdiano, italiano e siciliano di Catania – è stato prodotto dal bassista e compositore Giacomo Pedicini (che è anche coautore dei brani), già collaboratore di Joe Barbieri, Nino Buonocore, e componente del gruppo Spaccanapoli prodotto dalla Real World di Peter Gabriel. Pedicini è stato membro fondatore e produttore dei Driving Mrs. Satan e dei Kantango. E’ proprio con i Kantango che nasce la voce di Amada, interprete del brano “Dejame”, scritto dallo stesso Pedicini con Joe Barbieri, per “Ida Y Vuelta”, album del 2010, in cui la sua voce si trova accanto a quelle di Lura, Susana Baca, Rupa e alla fisarmonica di Richard Galliano.
Da questo filo rosso origina “Nove Piccoli Sorsi di Mare”, un disco in cui i differenti idiomi si fondono con la musica, abbracciati da sonorità popolari e strumenti moderni.
CHI E’ AMADA
Annalisa Madonna, in arte “Amada”, nasce alle pendici del Vesuvio alla fine degli anni ’70.
Figlia di una pianista classica, viene avvicinata allo studio del pianoforte e del repertorio classico. Ben presto però mostra un naturale amore per il canto e per le lingue e i linguaggi del mondo che la conduce per mano verso studi universitari legati all’antropologia e all’ etnomusicologia.
Nel 1999 firma il suo primo contratto discografico con la C.N.I music di Paolo Dossena.
Il primo disco è con i Vox Populi. Da questo incontro parte la prima tournée europea. Tra le tappe, una su tutte: il Festival “Sete Sois sete luas”: un Festival itinerante dell’epoca che attraversava l’Italia, la Francia, la Spagna e il Portogallo.
Ed è proprio il Portogallo che diventa per Annalisa una nuova casa: in Algarve,la regione più a Sud, ci trascorre due bellissimi anni.
Rientrata in Italia, nel 2003, ottiene un contratto discografico con la Sony Edit, diretta al tempo da Rudy Zerbi, per il progetto discografico dei “Permiso Extraordinario”.
Il singolo “Bailando Bailando esta tarantella” presentato al Festival Bar 2003, resta in vetta alle classifiche italiane per tutta l’estate.
Nello stesso anno, al Teatro Augusteo, duetta con la cantante israeliana Noa, durante un suo concerto. Per Annalisa è la realizzazione di un sogno, cantare con la sua Musa, dopo un lungo rapporto epistolare con la “Nini Band”.
L’anno successivo decide di studiare l’arte del Musical in Inghilterra e per un lungo periodo resta a Londra.
Qui entra a far parte di una compagnia teatrale, la “Stone dancerinc” e calca il palco di diversi teatri londinesi, come l’Hackney Empire e il Chat Palace.
In questo periodo londinese ha la possibilità di conoscere diversi artisti provenienti dal Brasile, grazie ai quali scopre un grande amore per la musica popolare brasiliana, a partire dallo choro fino alle melodie uniche di Chico Buarque.
Nel 2008 inizia una collaborazione con due musicisti napoletani,Giacomo Pedicini e Antonio Fresa: i Kantango, appassionati di tango. Da questo incontro nasce un disco, “Ida y vuelta”, dal respiro internazionale, legato all’elettrotango, con ospiti prestigiosi come Richard Galliano, Susana Baça, Lura, Rupa.
Con i Kantango si esibisce in diverse milonghe italiane; da ricordare il concerto danzante alla Casa della musica di Roma con ballerini argentini.
Amada canta il singolo “ Dejame”, scritto da Giacomo Pedicini e Joe Barbieri.
Come autrice e cantante, partecipa alla realizzazione di un Musical di ispirazione partenopea che coniuga la tradizione e la modernità del folk napoletano.
Nasce così nel 2013 lo spettacolo “T’Ammore” con cui debutta a Broadway,al teatro New York city Center.
Con T’Ammore a Broadway, Annalisa realizza l’aspirazione più grande per un cantante di Musical e l’anno dopo torna in Italia con un bagaglio pieno di mille nuovi desideri. Convinta di essere affetta da “Sindrome di Wanderlust”, ossia la sindrome del viaggiatore perenne, comincia a scrivere canzoni con influenze diverse e fonda insieme a Gianluca Rovinello i “Gatos do mar” e insieme a Elisabetta Serio, Brunella Selo e Fabiana Martone le “Sesèmamà”.
Con entrambe le band comincia uno studio appassionato della musica dal mondo, dal Brasile alla Spagna, dall’Italia all’Africa.
Oggi, a 40 anni sente la necessità di tirar fuori dal suo bagaglio un grande sogno: realizzare un disco da solista, un disco inteso come una fotografia di questi anni pieni di viaggi, incontri, scoperte e leggende.