In occasione del mese e della Giornata Mondiale dell’Alzheimer, il 21 settembre, il film SANREMO di Miroslav Mandić , che tratta delicatamente questo tema in una storia dai forti sentimenti, sarà in programmazione in alcune sale italiane:
– CINEMA DON BOSCO, San Donà di Piave, dal 19 al 22 settembre. Eventi in collaborazione con l’Associazione Alzheimer di San Donà di Piave;
– CINEMA AI BERSAGLIERI, Spinea (Venezia), 21 settembre. Evento in collaborazione con l’Associazione Alzheimer Venezia;
– TEATRO BENOIS DE CECCO, Codroipo (Udine), 24 settembre. Evento in collaborazione con l’Associazione Alzheimer Codroipo – Sostegno alle Famiglie;
– CINEMA SANT’ANGELO, Perugia. 21 settembre;
– CINEMA ARISTON, Trieste. 21 settembre e dal 22 al 25 settembre. Il 21 settembre evento in collaborazione con l’Associazione De Banfield;
– CINEMA SOLARIS, Pesaro. 21 settembre. Evento in collaborazione con l’associazione A.I.M.A. Pesaro;
– CINEMA SAN SIRO, Nervi (Genova). 22 settembre. Evento in collaborazione con l’associazione Alzheimer Liguria.Il film sloveno che racconta l’amore attraverso una relazione tra una coppia di anziani affetti dal morbo di Alzheimer, sarà nuovamente in proiezione in alcune sale italiane a settembre, mese dedicato a questa malattia, e in particolare il 21 settembre, nell’ambito della Giornata Mondiale dell’Alzheimer, istituita nel 1994 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall’Alzheimer’s Disease International (ADI).
Sanremo, diretto da Miroslav Mandić e candidato per la Slovenia agli Oscar 2022, è un film d’autore romantico, poetico e riflessivo, che indaga sulla perdita di memoria, le emozioni istintive e lo stupore infantile dettato da una condizione di assopimento dalla realtà e dal passato, un mondo in cui l’età non conta in rapporto ai sentimenti e in cui il primo incontro con l’amore, nella sua casualità, innocenza ed impressione sensitiva, può ripetersi all’infinito. Protagonisti del film sono tre noti attori sloveni: Sandi Pavlin, nel ruolo di Bruno, Silva Čušin in quello di Duša e Boris Cavazza che interpreta Dare. Direttore della fotografia è Peter Zeitlinger.
Il film sarà in proiezione al CINEMA DON BOSCO di San Donà di Piave, dal 19 al 22 settembre (in collaborazione con l’Associazione Alzheimer di San Donà di Piave); al CINEMA AI BERSAGLIERI di Spinea (Venezia) il 21 settembre (in collaborazione con l’Associazione Alzheimer Venezia); al TEATRO BENOIS DE CECCO di Codroipo (Udine) il 24 settembre (in collaborazione con l’Associazione Alzheimer Codroipo – Sostegno alle Famiglie); al CINEMA SANT’ANGELO di Perugia il 21 settembre; al CINEMA ARISTON di Trieste il 21 settembre (in collaborazione con l’Associazione De Banfield) e dal 22 al 25 settembre; al CINEMA SOLARIS di Pesaro il 21 settembre (in collaborazione con l’associazione A.I.M.A. Pesaro); infine al CINEMA SAN SIRO di Nervi (Genova) il 22 settembre (in collaborazione con l’associazione Alzheimer Liguria).
Bruno, anziano e affetto da Alzheimer, ospite di una casa di riposo, ogni giorno si innamora di Duša, e ogni sera se ne dimentica. Duša, una gentile signora ospite della stessa struttura, anche lei affetta da Alzheimer, è una figura un po’ ambigua, forse un po’ maliziosa. Talvolta i due si incontrano durante le attività proposte nella struttura e flirtano come se si scoprissero per la prima volta, altre invece non si riconoscono nemmeno. Quando Bruno è in compagnia di Duša, prova un dolce “sollievo” che allevia la sua confusione e nostalgia per il passato. Un passato che riaffiora invece con forza quando è solo, e lo spinge a fuggire dalla casa di riposo. Desidera invano ritornare a casa sua, da sua moglie e dal suo cane, che però purtroppo non ci sono più.
Un film scandito da un susseguirsi di immagini estremamente suggestive, in cui la messa in scena è significativa dello stato d’animo dei protagonisti, a volte confuso, altre nostalgico, ma in tanti momenti anche dolcemente divertente. Una storia in cui i protagonisti non sentono i limiti dei loro anni ed esprimono i propri sentimenti col candore dell’infanzia, accompagnati nei loro innamoramenti e reinnamoramenti da uno stesso brano che ne accomuna il ricordo di gioventù, “Non ho l’età” di Gigliola Cinquetti, vincitrice del Festival di Saremo nel 1964 (da cui il titolo dell’opera).
“Quando ero bambino – afferma il regista – la mia famiglia e le famiglie del circondario amavano riunirsi davanti alla televisione durante il Festival di Sanremo. In particolare, mio padre era follemente innamorato di Gigliola Cinquetti e ricordo perfettamente quando cantò la canzone “Non ho l’età”: mio padre la guardava con un’ammirazione e una devozione incredibili. Per questo motivo ho voluto dedicare una scena ricordando proprio quella performance con le stesse parole usate da mio padre nel 1964.”
Sanremo è prodotto da Filmstovje, Incipit Film e Radio Televiaija Slovenija ed è stato realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura (Direzione Cinema), Slovenski Filmski Center, Viba Film, Friuli Venezia Giulia Film Commission, Fondo Audiovisivo FVG.