Periferie Artistiche coinvolta in due importanti premi nazionali – Periferie Artistiche – Centro di Residenza Multidisciplinare della Regione Lazio è un progetto dedicato all’ospitalità di residenze artistiche volte alla realizzazione di indagini creative nell’ambito delle diverse discipline dello spettacolo dal vivo (danza, musica, teatro, circo contemporaneo). Sono incoraggiati i progetti multidisciplinari e di contaminazione dei linguaggi, è dato ampio spazio alla creazione giovanile e la ricerca artistica si alimenta dall’incontro tra gli artisti e il territorio, attraverso sperimentazioni, indagini, interviste, incursioni e azioni mirate che producono materiale per la scrittura scenica.
Il Centro svolge la sua attività in sedi diverse, operando nelle province di Roma, Rieti e Viterbo. Gli spazi dedicati sono: ad Antrodoco il Teatro Comunale Sant’Agostino, ad Arsoli il Teatro Comunale La Fenice, a Ladispoli il Centro d’Arte e Cultura, a Tuscania il Supercinema, il Teatro Comunale Rivellino – V. Luchetti e l’Ex Tempio di Santa Croce, a Vitorchiano la Sala Escher dell’Ex Convento di Sant’Agnese.
PERIFERIE ARTISTICHE Centro di Residenza Multidisciplinare del Lazio è diretto da Loredana Parrella, Gloria Sapio, Lorenzo Pasquali e Silvana Barbarini.
Nei primi due anni di attività ha ospitato in residenza: Nogu Teatro, Giuseppe Vincent Giampino, Compagnia Malombra, Biancofango, Sabrina Fraternali, Riccardo Sinibaldi, Cr.An.Pi, Sara Angius, Stefano Iagulli ed Elisabetta Raimondi, Cia Altagama, Maria Stella Pitarresi, Tiziano Teodori, Lucia Carrano, Giovanni Impellizzieri, UnterWasser, C&C Company, Enclave Danza, Chiara Taviani ed Henrique Vieira, Giulia Angeloni, Zerogrammi, Dante Antonelli, Jessica Leonello.
Negli ultimi tre mesi del 2019, ben cinque progetti in residenza hanno attraversato PERIFERIE ARTISTICHE. Per il mese di ottobre, la I fase di residenza del progetto All’ombra degli alberi della Compagnia Merli-Pachera, ospitata dal Teatro La Fenice di Arsoli dal 8 al 17.
Dal 21 ottobre al 4 novembre, al Teatro Il Rivellino di Tuscania il danzatore Diego Sinniger ha portato in residenza Coma; mentre dal 29 ottobre al 12 novembre al Supercinema di Tuscania è stato avviato Freetime, un progetto per 10 attori in residenza per la regia di Pierpaolo Sepe e testi di Gian Maria Cervo e dei Fratelli Presnyakov. Prima la musicista Flavia Massimo, impegnata nel progetto Corda Sensibile dal 30 novembre al 14 dicembre, presso il Teatro La Fenice di Arsoli e poi C&C con Beast without beauty hanno concluso il percorso di residenza di PERIFERIE ARTISTICHE nel 2019.
Nel mese di dicembre Periferie Artistiche è stata coinvolta in due importanti premi nazionali: il primo è il progetto CURA, dedicato a tutti quegli artisti che hanno bisogno di tempo e vogliono mettere cura nel proprio lavoro in una prospettiva che vede il loro afflato creativo aprirsi a una forte e irripetibile relazione con l’ambiente artistico e col mondo circostante.
Residenza IDRA di Brescia – capofila del progetto – con R.A.M.I. Residenza Artistica Multidisciplinare ILINXARIUM di Inzago in provincia di Milano, Teatro Akropolis di Genova, PERIFERIE ARTISTICHE – Centro di Residenza Multidisciplinare della Regione Lazio / Settimo Cielo / Teatro di Arsoli, Teatri di Vita di Bologna, Elsinor Centro di Produzione Teatrale di Firenze, Residenza Multidisciplinare Arte Transitiva – diretta da Stalker Teatro a Torino, e Armunia – CapoTrave/Kilowatt Centro di Residenza della Toscana metteranno a disposizione i propri spazi, le proprie competenze e le relazioni sul territorio per sostenere le compagini nella crescita professionale e artistica sia della propria realtà che del progetto presentato al bando.
PERIFERIE ARTISTICHE Centro di Residenza Multidisciplinare della Regione Lazio/Settimo Cielo e Armunia – Capotrave/Kilowatt hanno posato il loro sguardo sulla compagnia Lidelab che ha candidato il progetto Le mille e una notte. Lidelab è un collettivo di artiste indipendenti che opera nel mondo delle performing arts ispirandosi alla letteratura con spettacoli che intrecciano teatro, arti visive e musica in dialogo con la società. Il progetto si sviluppa intorno alla figura di Shahrazade, protagonista e narratrice de Le mille e una notte e si sviluppa in cinque capitoli. Ogni capitolo esplora un tema centrale del classico arabo e rappresenta un’esplorazione delle possibilità espressive del teatro. Danza, teatro di figura, teatro partecipato, teatro musicale, teatro di narrazione, teatro documentario sono i linguaggi che attraversiamo.
Il secondo importante evento di dicembre che ha coinvolto Periferie Artistiche è stato il Premio, organizzato dalla Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine, giunto alla dodicesima edizione che si conferma un punto di riferimento nel panorama teatrale nazionale. Un incubatore di talenti che ogni anno permette al pubblico e agli appassionati di confrontarsi con il teatro del futuro e con gli artisti che tra qualche anno calcheranno le scene nazionali.
La dodicesima edizione ha portato nei locali del seicentesco Oratorio del Cristo sede della Pepe un centinaio di partecipanti provenienti da tutta Italia, che hanno inviato i propri progetti per la messa in scena di uno spettacolo inedito. Il Premio gode della partnership con Periferie Artistiche: a uno dei vincitori verrà offerto un periodo di 15 giorni presso il Centro di Residenza Multidisciplinare della Regione Lazio per preparare la messa in scena dello spettacolo.
Il monologo premiato è stato Sete con l’attore Giorgio Sales che ha vinto il “Premio Speciale” conferito dal Direttore dell’Accademia Claudio De Maglio e da PERIFERIE ARTISTICHE Centro di Residenza Multidisciplinare della Regione Lazio. Sales ha presentato il primo dei cinque personaggi che compongono la pièce in cui ci racconta, attraverso la partitura drammaturgica di Walter Prete, il desiderio, da dove nasce, come si alimenta, come se ne sta, sotto la cenere di ognuno di noi, pronto a fare capolino, ad azzannare, a mordere, a prendersi tutto.