#Pietrasanta365: la cultura è gratis e libera tutto l’anno, il Covid spinge l’arte all’aperto (e fai da te)
L’ultima donazione, la numero 75, è “Give” di Lorenzo Quinn. Il sindaco Giovannetti: “visitatori in crescita”.
Pietrasanta è un museo a cielo aperto da visitare con cartina alla mano in autonomia a piedi, in bicicletta o anche in macchina. La cultura è gratis, e soprattutto libera, tutto l’anno. Ed è un pretesto per godersi la città, le sue tante attrazioni, le mostre e gli eventi promossi dal Comune di Pietrasanta.
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Con i suoi cinque musei civici e soprattutto il suo parco internazionale della scultura contemporanea istituito nel 2016, nato progressivamente a partire dagli anni ’50 ed oggi composto da 74 opere sparse in tutto il territorio, dal litorale alle frazioni collinari, dall’antico centro storico alla verde piana, la città di Pietrasanta valorizza, promuove ed avvicina 365 giorni su 365 a turisti ed appassionati al miracolo dei maestri contemporanei.
Ancora oggi Pietrasanta – la nascita della città risale al 1255 – detiene il primato mondiale per la più alta concentrazione di laboratori artistici per la lavorazione del marmo e del bronzo. Un primato che resiste grazie alla capacità delle nuove generazioni di intrecciare l’ineguagliabile lavoro di scalpellini ed artigiani e la tecnologia dei robot. Un “pezzo artistico” di Pietrasanta, della sua storia, della sua tradizione centenaria, si trova in ogni angolo del mondo. Città, piazza o museo che vai, Pietrasanta troverai.
Il Covid ha cambiato rapidamente e radicalmente le abitudini di visitatori e turisti proiettandoli verso spazi culturali senza pareti dove poter muoversi in assoluta libertà. E’ anche questa una delle ragioni della recente scoperta, per tanti turisti, di una delle principali “attrazioni” culturali della Piccola Atene, il parco della scultura appunto, che negli ultimi anni si è arricchita ulteriormente con nuove opere monumentali e nuovi percorsi. L’ultima opera donata, in ordine temporale, che entrerà a far parte del patrimonio artistico e turistico della città di Pietrasanta sarà la scultura “Give” di Lorenzo Quinn. “Il Parco Internazionale della Scultura – spiega il sindaco, Alberto Stefano Giovannetti – è un prolungamento all’aperto del Museo dei Bozzetti che custodisce e preserva una delle collezioni più grandi e variegate al mondo, l’unica in verità che contiene progetti d’artista sia moderni che contemporanei. Il Parco della Scultura è una grande attrazione disponibile tutto l’anno, h 24, da percorrere con ogni mezzo ed in ogni stagione. E’ un pezzo della nostra proposta culturale in forte crescita e molto apprezzato. E’ una delle motivazioni per una visita alla nostra città, per un weekend tra arte e cultura, buon cibo ed eventi”.
Le opere che compongono attualmente il percorso dentro la città sono posizionate per qualificare e rendere preziose ed uniche piazze, luoghi storici e turistici, rotonde e punti strategici della città. In centro storico, in Piazza Matteotti, è per esempio possibile ammirare “Il Guerriero” di Fernando Botero, “Memoria di Pietrasanta” (i celebri bovi in marmo) di Pietro Cascella ma anche “L’eredità” di Stanley Bleifeld, “L’adoratrice del Sole” di Maria Gamundi e “Il Danzatore” di Anna Chromy mentre all’ingresso di via di mezzo, via centrale che si collega a Piazza Duomo, la cornice “Peace Frame” dell’americano Nall diventata una cartolina perfetta per selfie e fotografie. Sempre nel centro storico, è impossibile non cercare “Il Centauro” di Igor Mitoraj che presto, proprio a Pietrasanta, avrà un museo dedicato, l’unico nel mondo, la “Serenata” di Rinaldo Bigi ubicata in Largo Padre Thomas Glynn, “Il Cavalletto” di Romano Cosci e la “Chiave del Sogno” di Kan Yasuda in Piazza della Stazione. In Piazza Matteotti “Il Cerchio del vento” in marmo di Mutu. In via Oberdan, non molto distante, è stata collocata l’opera in bronzo “Flame” di Helaine Blumefeld. Poco distante, nel Piazzale Guiscardo (Terminal Bus) è possibile godere della “Riflessione” di Michele Benedetto.
Dominano sulla rotatorie di collegamento “Il Giudizio del Minotauro” di Franco Adami (via Primo Maggio e la via Aurelia), la “Continuacion” di Deredia (via Unità d’Italia/via Aurelia Sud) e “L’oiseau” di Jean Michel Folon (viale Apua/via Unità d’Italia). Opere che non mancano nemmeno nelle frazioni della città a dimostrazione di un progetto che abbraccia tutto il territorio: a Strettoia, in via Casone, ci sono “I Pellegrini” di Neal Barab, a Capezzano Monte “Ferruccio Bresciani” di Romano Cosci e “Un soffio dalla collina” di Sylvestre Gauvrit e così via. Ai giardini pubblici di Tonfano c’è “Il Flamenco” di Giovanna Battaino realizzato in marmo bianco di Carrara, sul lungomare il monumento-memoriale all’11 settembre di Beatrice Fineschi, nella Piazza XXIV Maggio la “Donna Tartaruga” di Novello Finotti che ha realizzato anche il suggestivo “Sant’Antonio” sul Pontile che “sbuca” dal mare e all’ingresso del Pontile “La Potenza al Cubo” di Stefano Pierotti.
In Piazza D’Annunzio, a Fiumetto, “La Bagnante” di Franco Miozzo. Ed ancora Giovanni Monreale con l’opera in vetroresina “17”, il bambino simbolo del cambiamento degli usi e costumi nell’era digitale si trova allo Skate Plaza, Helidon Xhixha con il suo “Oceano” d’acciaio, il “Nettuno” di Alfredo Sasso all’ingresso di Focette ed infine il Mr. Kiribati di Emanuele Giannelli.
E c’è anche la ZTA (Zona a Traffico Artistico) per chi volesse compiere un’originale visita guidata (per costi e info scrivere a istituti.culturali@comune.pietrasanta.lu.it).
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