Piramidi al cinema: l’Egitto nei film

Da quanto è nato il cinema è stato in grado di far rivivere innumerevoli ambientazioni, trasportando gli spettatori in mondi altrimenti impossibili da visitare. Concentrandosi solo sul periodo storico, è davvero enorme il numero di pellicole che, narrando vicende reali oppure di fantasia, abbiano portato in scena i più svariati periodi della storia dell’umanità. Tra questi, nonostante l’enorme varietà di ambientazioni, ce ne sono alcune che appaiono con maggiore frequenza: l’Egitto è una di queste.

Si tratta peraltro di un’ambientazione che è stata in grado di ispirare non solo film, ma anche giochi, dai videogiochi più tradizionali alle slot presenti su piattaforme come PokerStars Casino, libri, fumetti e così via; il suo fascino inoltre si estende lungo millenni di storia, da quello più distante e misterioso degli antichi Egizi fino a quello molto meno risalente degli anni ’20 del secolo scorso, con il rinnovarsi dell’interesse scientifico e delle spedizioni archeologiche. L’Egitto e le piramidi, quindi, sono comparsi sul grande schermo in innumerevoli occasioni: alcune di queste, inevitabilmente, sono particolarmente impresse nell’immaginario collettivo.

È sicuramente questo il caso de La Mummia, remake dell’omonimo classico del 1932. Il film, uscito nel 1999, riprende la trama del suo ispiratore ed è ambientato durante gli anni ’20, quando un antico sacerdote egizio viene risvegliato da degli archeologi senza scrupoli. L’Egitto portato in scena, in questo caso, è doppio: ai flashback del 1290 a.C., infatti, si affianca la narrazione ambientata durante il periodo delle più famose scoperte archeologiche nel paese. La pellicola rappresenta il primo titolo di una trilogia, nella quale entrano anche La Mummia – Il Ritorno e La Tomba dell’Imperatore Dragone, rispettivamente del 2001 e del 2008.

Non è un caso che lo stesso periodo scelto per la trama de La Mummia faccia anche da sfondo alle vicende di un altro film con il quale l’archeologia ha ben più di un punto di contatto: Indiana Jones. Nel primo film, I Predatori dell’Arca Perduta del 1981, larga parte della trama si svolge proprio in Egitto, dove il protagonista si trova sulle tracce dell’Arca dell’Alleanza. Lo stesso protagonista, inoltre, era stato pensato dai suoi ideatori proprio sulla base dei vecchi film di avventura degli anni ’30, anni che di conseguenza rappresentavano lo sfondo perfetto per la prima pellicola del professore avventuriero.

Ambientazione ben più risalente invece per uno dei primi film della DreamWorks, studio di animazione oggi famoso per le serie di Shrek, Dragon Trainer, Madagascar e Kung Fu Panda: Il Principe d’Egitto. Basato sulla storia biblica di Mosè e remake della pellicola del 1956 I Dieci Comandamenti, alla sua uscita nel 1998 il film infranse i record come film di animazione più costoso della storia del cinema. L’adattamento biblico naturalmente lascia ampio spazio agli aspetti più esotici della cultura egizia, scelta che ha permesso al film di riscuotere un ottimo successo e alla DreamWorks di imporsi come un nome importante nel mondo dell’animazione.

Merita una menzione particolare poi Asterix e Obelix – Missione Cleopatra. Il film, uscito nel 2002, è uno dei quattro in live action dedicati ai personaggi creati da René Goscinny e Albert Uderzo, ed è il secondo adattamento dell’omonimo fumetto con protagonista la coppia di galli più famosi del fumetto. Quest’ultimo infatti uscì nel 1965, trasposto nel 1968 in film di animazione; nel 1999 cominciò quindi il programma di adattamento in film tradizionali, il secondo dei quali fu appunto quello ambientato in Egitto. Nella pellicola l’Egitto trasposto è quello del periodo tolemaico, dove figure di spicco sono Giulio Cesare e appunto Cleopatra.

Infine, nei cinema arriverà il prossimo febbraio, dopo numerosi rinvii, Assassinio sul Nilo. Il film è l’adattamento del romanzo Poirot sul Nilo, facente parte del ciclo di avventure dell’investigatore belga nato dalla penna di Agatha Christie. Si tratta del secondo adattamento del romanzo dopo il primo risalente al 1978 con cui condivide il titolo, ed è il secondo progetto con alla guida Kenneth Branagh dopo Assassinio sull’Orient Express del 2017: il regista nordirlandese, in proposito, non ha mai nascosto la sua visione di una sorta di universo cinematografico basato sui gialli della Christie. Anche in questo caso, le scene che fanno da sfondo alla trama sono costituite dall’Egitto degli anni ’20, e nello specifico il film è ambientato su un battello fluviale impegnato in una crociera lungo il corso del Nilo, attività molto comune in quegli anni.

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