La notizia dell’esonero di Josè Mourinho è sulla bocca di tutti e scuote dalla sua classica postura persino la paciosa lupa in Campidoglio.
Quell’allenatore ha saputo animare le folle, tenuti attaccati alla schermo milioni di persone che ne hanno in qualche modo subìto il carisma. Un allenatore seduto in panchina solo per scrivere qualche appunto, ma costantemente in piedi ad incitare e a polemizzare. Una premessa che si lega alla concomitanza dell’evento andato in scena n Campidoglio, presso una gremita Sala della Protomoteca: la seconda edizione del “Premio Antenna d’Oro per la Tivvù”.
Ecco, l’ideatore Fabrizio Pacifici ha saputo come sempre incarnare l’altro stereotipo di “allenatore”: mai agitato, con una “aplomb” di splendida fattura e la capacità dei grandi, quella che attiene in particolare ai migliori organizzatori, impegnati in una delle tante sfide della vita, alle prese con “incontri” non solo agonistici ma soprattutto legati alla socialità e a testimonianze significative da lasciare nell’esistenza terrena.
Per questi motivi, di grande caratura è risultato il lotto dei premiati, puntuali come raramenteaccade in una città imprecisa come Roma e troppo spesso incurante dei valori che Fabrizio Pacifici ha saputo invece radunare intorno a una constatazione ideologica legata al servizio pubblico offerto dalla televisione: un mezzo puntato verso il gusto dell’approfondimento, a debita distanza dalla superficialità che talvolta il piccolo schermo può trasmettere e, più o meno consapevolmente, propagare con scarsa attenzione per i dettami di una sana comunicazione.
A partire dalla precisione chirurgica con la quale Pacifici ha saputo miscelare e coagulare i nomi chiamati sul palco, ciascuno con una propria caratteristica e con storie diverse da raccontare e da divulgare al grande pubblico. Non a caso la dichiarazione dell’ideatore incarna alla perfezione l’organigramma costruito ad hoc per raccogliere quelle che, ancor prima di essere tendenze, rappresentano le esigenze più impellenti del pubblico: “Un Premio che, al pari del Microfono d’Oro, intende qualificare l’impegno che molte persone hanno profuso a servizio dell’intrattenimento e dell’approfondimento pubblici, ruoli che il mezzo televisivo dovrebbe onorare quotidianamente senza cedere alla tentazione delle mode passeggere o al ricatto dei potenti. In una società sempre più disattenta e propensa alla massificazione, è giusto prendersi un’ampia pausa di riflessione e tirare fuori dai titoli di coda i migliori interpreti di una comunicazione televisiva di livello”.
Ecco i nomi dei premiati, accolti dalla padrona di casa Presidente dell’Assemblea Capitolina On. Svetlana Celli, e dal Segretario della stessa sigla l’On. Fabrizio Santori, dinamico e attivissimo Consigliere che ha voluto fortemente questo evento: Claudio Lippi, Marino Bartoletti, Rosanna Lambertucci, Angelo Mellone, Pino Strabioli, Eleonora Daniele, Rajae Bezzaz, Sabina Stilo, Enzo Salvi, Pascal Vicedomini, Sara Ricci, Angelica Massera, Giulia Di Quilio, Elda Alvigini, Marino Collacciani, Claudio Guerrini, Gioacchino Bonsignore, Josephine Alessio, Giammarco Menga, Emanuela Gentilin, Silvia Tocci, Emanuele Carioti, mentre il premio alla memoria è stato consegnato alla famiglia di Massimo Morante.
Nutrito anche il parterre degli ospiti: l’On. Mirco Carloni Presidente della Commissione Agricoltura, Angelica Amodei, Nicola Timpone, Silvia Squizzato, Mary Colapietro, Maria Luisa Anele, Antonella Salvucci, Deneb Antuoni, Piero Pacchiarotti, Andrea Menichelli, Giampiero Canterini, Fabio Giovannelli, Emanuela Fancelli, Alessandro Benardinelli, Raffaela Anastasio, Andreea Duma, Maryam Vizi, Antonio Flamini, Mary Colapietro e Mauro Atturo che in questo contesto di eccellenza non poteva mancare, CEO della Problem Solving ed il suo Human Value, che ha premiato Eleonora Daniele e Pino Strabioli per il grande impegno sempre dimostrato di rendere la tv un mezzo per educare e stimolare.
Atturo noto filantropo ed imprenditore illuminato, da anni persegue nel suo approccio la massima attenzione al valore dell’essere umano in ogni sua forma, dedicando azioni concrete di welfare e filosofie aziendali avanguardistiche ed esemplari.