Premio Massimo Urbani, al via la XXI edizione di solidarietà a Camerino un weekend di grande jazz – “Il terremoto del 26 e 30 ottobre ha messo a dura prova la nostra comunità e con essa l’organizzazione di eventi e progetti culturali e turistici come il Premio Massimo Urbani.
Il Teatro Marchetti e i luoghi dove si svolgeva il Premio sono inagibili pertanto abbiamo dovuto ripensare il format della manifestazione. Sarebbe stato più semplice spostare tutto, abbandonare Camerino, ma noi abbiamo scelto di continuare e di organizzare il Premio in due giornate all’Auditorium Benedetto XIII. Crediamo infatti che ricostruire inizi anche da queste piccole scelte, quella di rimanere, lavorare per restituire al territorio le proprie eccellenze.
Ci siamo chiesti perché continuare nell’organizzazione di questo evento e ci siamo dati una risposta, perché arricchisce il nostro territorio e quindi la nostra vita, perché è un evento che ha una ricaduta economica sulla nostra comunità, perché il mondo del jazz è grato al Premio Massimo Urbani.
In questa XXI edizione di solidarietà facciamo appello anche ai non appassionati di jazz di venirci a trovare e di partecipare, siamo sicuri che vi divertirete, così da sostenere il nostro lavoro.” Daniele Massimi, Musicamdo Jazz
CAMERINO – Nemmeno il terribile sisma che ha colpito il centro Italia mettendo in ginocchio intere città, tra le quali Camerino, ha fermato la XXI edizione del Premio Internazionale Massimo Urbani che continua il suo percorso nella città ducale il 10 e 11 di giugno, per la due giorni del più importante concorso italiano per solisti jazz.
Sarà l’Auditorium Benedetto XIII ad ospitare un’edizione che nonostante tutto si presenta strabiliante, con due personaggi di assoluto spessore a presiedere la giuria: il trombettista Fabrizio Bosso e, direttamente dagli States, il chitarrista Kurt Rosenwinkel. Accanto a loro Paolo Piangiarelli, talent scout e produttore discografico della Philology Records, il pianista Julian Oliver Mazzariello, il contrabbassista Massimo Moriconi e il batterista Massimo Manzi.
La presenza di questi grandi artisti è una risposta solidale concreta alla grave situazione che attanaglia un’intero territorio. I musicisti hanno voluto dare il proprio contributo all’edizione partecipando in maniera gratuita, rispondendo all’appello di solidarietà lanciato dall’Associazione Musicamdo, organizzatrice del Premio.
Tantissime le domande di iscrizione al concorso giunte anche quest’anno e sono in dieci i finalisti a contendersi il titolo. Si tratta di Alessandra Abbondanza (voce, Cesena), Manuel Caliumi (sax alto, Carpi), Massimo Imperatore (chitarra, Casoria-Napoli), Federico Milone (sax alto, Salerno), Davide Romeo (sax tenore, Casagiove-Caserta), Vittorio Solimene (piano, Lariano-Roma), Tommaso Troncon (sax tenore, Treviso), Giuseppe Vitale (piano, Mortara-Pesaro), Lorenzo Vitolo (piano, Quarto-Napoli), Luca Zennaro (chitarra, Chioggia-Venezia).
La due giorni si apre alle 18 nel giardino dell’Auditorium Benedetto XIII con l’appuntamento “Aperiscossa in Jazz”, l’Aperitivo del Territorio in collaborazione con: POP Caffè, Salumeria Montanari, Azienda Agricola Angeli, Pasta di Camerino, Birrificio Agricolo Chiaraluce, Cantina Saputi e Varnelli. Un momento che apre una vetrina sulle aziende del territorio legate all’enogastronomia e lo associa al gusto inconfondibile del jazz.
Sabato 10 alle 21, a salire sul palco sarà il chitarrista americano Kurt Rosenwinkel a Camerino per manifestare la sua solidarietà per la città colpita dal sisma, con lui Dario Deidda e Lorenzo Tucci. Domenica 11, sempre alle 21, torna un amico di Musicamdo e del Premio, Fabrizio Bosso alla tromba con Julian Oliver Mazzariello al piano, Massimo Moriconi al contrabbasso, Massimo Manzi alla batteria e la voce di Walter Ricci.
Accanto al Premio anche Contram, Villa Fornari, Pappafò Country House, B&B Colleridente e il marchio di scarpe Noclaim Lifestyle che hanno voluto offrire il proprio supporto all’edizione del Premio.
Sabato 10 e domenica 11 presso l’Auditorium Benedetto XIII. Giuria d’eccellenza con Bosso e Rosenwinkel