Premio Massimo Urbani, un’edizione di grande tenacia e forza di volontà

Premio Massimo Urbani, un’edizione di grande tenacia e forza di volontà – «Grande tenacia e immensa forza di volontà. Questi gli ingredienti della XXI edizione del Premio Internazionale Massimo Urbani di Camerino». Con queste parole il direttore artistico e presidente di Musicamdo, associazione organizzatrice del concorso per solisti jazz, chiude l’edizione camerte, la prima dopo il terribile terremoto che ha distrutto la città ducale.

Una edizione singolare e significativa che ha evidenziato tutto l’impegno del Premio di rimanere ancorato al territorio che l’ha visto nascere e svilupparsi. Dopo la gara dove ha trionfato il sassofonista salernitano Federico Milone di 26 anni e il concerto di sabato del chitarrista americano Kurt Rosenwinkel, volato apposta da Filadelfia per sostenere il Premio, domenica la chiusura è stata affidata al trombettista Fabrizio Bosso. Oltre ai due big presidenti di giuria, tanti i musicisti intervenuti: dal fratello di Massimo Urbani, Maurizio Urbani a Massimo Manzi, Massimo Moriconi, Dario Deidda, Lorenzo Tucci, Julian Oliver Mazzariello, Walter Ricci e numerosi altri.

«Il mondo del jazz ha risposto all’appello e si è raccolto a Camerino per sostenere la città e i terremotati. – continua Massimi – tanti i concerti e i grandi artisti intervenuti anche da oltreoceano. Uno sforzo organizzativo importante per noi che da 21 anni operiamo nel settore e organizziamo eventi di portata nazionale di qualità e richiamo. Ora – conclude – l’unico soggetto che pare non aver risposto alla nostra chiamata è la Regione e l’assessorato alla cultura. Proprio a loro rivolgiamo ancora in nostro appello affinché invece giunga il sostegno sperato e fondamentale per far sì che chi opera per il territorio da molto prima del terremoto possa veder andare avanti e crescere le attività».

Accanto al Premio anche quest’anno il Comune e l’Università di Camerino che ha ospitato l’edizione presso l’auditorium Benedetto XIII e il giardino antistante protagonista dell’aperitivo in jazz con i prodotti di tanti produttori locali. E al clima piacevole si è associata anche l’alta qualità della proposta. «Un buon livello – spiega Fabrizio Bosso – i partecipanti sono già dei buoni musicisti con un promettente percorso di crescita». Anche Kurt Rosenwinkel ha espresso la propria soddisfazione per il livello dei concorrenti e si è poi lasciato incantare dai luoghi e dalle bellezze paesaggistiche della zona. «Ho ricaricato le batterie qui prima di partire per il tour che mi porterà in giro per il Mondo».

Dopo il primo posto di Federico Milone che si aggiudica ance il premio del pubblico, il secondo posto è stato un ex aequo tra due pianisti, Giuseppe Vitale, al quale va anche la Borsa di Studio di Umbria Jazz, e Lorenzo Vitolo. Il terzo posto se lo aggiudica il chitarrista Massimo Imperatore. Il premio della giuria critica composta da Libero Farnè di Musica Jazz e All About Jazz, da Fabio Ciminiera di Jazz Convention, dal direttore artistico del Ferrara Jazz Club, Francesco Bettini, e da quello del 28 Divino Jazz Club di Roma, Mark Reynaud, è andato invece a Giuseppe Vitale. La Borsa di Studio di Nuoro Jazz va invece al chitarrista Luca Zennaro.

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